Gli impegni presi in campagna elettorale non lasciavano adito a dubbi (con tanto di programma e comizi altisonanti), la nuova amministrazione si sarebbe spesa per portare a compimento il Piano Regolatore e dare così uno strumento per il rilancio di tutto il territorio comunale.
Finita la campagna elettorale l’unico a spingere in questo senso era rimasto Basilio Ridolfo, ingegnere, tecnico preparato, da tutti desiderato.
Tranne qui.
Lui era rimasto orfano di una sponda istituzionale con la quale dialogare. Anzi per dir meglio nessuno lo stava ad ascoltare.
Una situazione di chiarissimo disagio.
Dopo aver atteso invano la possibilità di collaborare e di concordare modalità di intervento ed obiettivi, forse anticipando quello che professionalmente stava diventando una situazione insostenibile, per tutta risposta a febbraio del 2013 Ridolfo si vede esautorato.
Il compito di redigere la VAS e l’incarico del PRG viene dato a Domenico Gaetano Alampi, di professione ingegnere e responsabile dell’Area Urbanistica e Manutenzioni e Area Infrastrutture del comune di Piraino.
La motivazione ufficiale: realizzare il documento programmatico di sviluppo sul territorio sotto il profilo urbanistico a costo zero.
Scelta ineccepibile.
La motivazione di tutto ciò risultava dagli atti, e per questo attenzionata dall’opposizione che con Pino Campisi, non ebbe difficoltà a tacciare quella motivazione “risibile e palesemente falsa”.
Campisi infatti ipotizzava in consiglio che l’obiettivo nascosto e inconfessato dietro questa strategia era quello far decadere il piano o di stravolgerlo.
Infatti una successiva determina adottata dalla giunta diretta dal sindaco Gina Maniaci che di professione fa il medico, lasciava molta libertà discrezionale sulle spese a vantaggio del lavoro che Alampi avrebbe svolto, visto che lo stesso avrebbe potuto acquistare o prendere a nolo la strumentazione necessaria come anche utilizzare personale interno (leggi costi di pagamento del lavoro straordinario, non fatto durante le normali ore d’ufficio) ed esterno a suo piacimento, ovviamente in relazione al lavoro da compiere.
Altro che costo zero.
Mentre l’incarico dell’ing. Ridolfo non prevedeva costi aggiuntivi in quanto conglobati nell’incarico di redazione del piano.
Era quello. Punto e basta.
Alampi, ironizza ora all’unisono il gruppo consiliare di Campisi “ci ha ben presto rasserenati da questo punto di vista, nessuna spesa è stata fatta, nessuna linea tracciata e neanche redatta la relazione introduttiva”.
Siamo al punto zero.
Anzi no, in quanto ad un anno e mezzo dall’incarico,- dice sempre Campisi, certamente e visibilmente soddisfatto di questo “reincarico” all’ingnere Ridolfo, oggi sindaco di Ficarra e responsabile dell’area tecnica del comune di Brolo, ma con sul groppone un’altra miriade di incarichi professionali di grande prestigio, “finalmente, eravamo riusciti ad ottenere dall’Ing. Alampi questa promessa – agli atti del Consiglio Comunale – Lo studio della VAS resta all’ufficio che GIA’ lo ha avviato”
Anche qui tutto da vedere.
Ma la vicenda del PRG pirainese lasci a altre tracce.
Per la verità in questo tempo erano stati registrati e nati malumori interni al gruppo consiliare di maggioranza, per questo modo di “non” procedere.
Aldo Marino, il Presidente del Consiglio Comunale aveva anche chiesto con nota presentata al protocollo lo stato della procedura e non lesinava pesanti critiche, ovviamente a modo suo e per la carica istituzionale che ricopre, la seconda del comune, per questo immobilismo supportato su questo dalla sua cordata consiliare composta principalmente dai due neo assessori Condipodaro e Scaffidi.
Ovviamente prima dell’entrata nell’esecutivo.
Nel frattempo, in una situazione in evoluzione, che guarda alle prossime elezioni, si è anche consumato lo strappo dei 4 consiglieri di Semplicemente Piraino.
Che nel conteggio numerico certamente diventa un ulteriore problema.
Un ulteriore faro di attenzione e controllo teso ad evitare ogni tentativo di affossare o stravolgere il PRG.
Ma siamo ancora all’inizio.
