Cinema a Pirano – A Natale si ricomincia, ma non si deve riscrivere la storia
Cronaca Regionale

Cinema a Pirano – A Natale si ricomincia, ma non si deve riscrivere la storia

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Quindi dopo due anni dalla chiusura il cinema comunale di Gliaca di Piraino, chiamato “Altercinema” proprio da Enrico Caruso che lo tenne a battesimo e lo gestì lungamente e magistralmente, e ciò è indiscutibile e riconosciuto da tutti, riaprirà il botteghino.

Una boccata di ossigeno, si spera, per l’economia locale, che da mesi ne chiedeva la riapertura – non comprendendo i motivi del blocco che, alla luce di quanto ora è avvenuto, evidentemente non esistevano – rammentando che, grazie alll’ottima gestione passata, o non per altri, si erano determinati flussi importanti di persone che poi avevano una ricaduta positiva sul tante attività.

I nuovi gestori, che già hanno in uso la sala del Tyndaris di Patti, gente del mestiere, stanno provvedendo a montare i macchinari per assicurare la programmazione in digitale e tra qualche mese verrà sostituito anche lo schermo per le proiezioni in 3d.

Un grande investimento, un sforzo imprenditoriale importante, difficile da comprendere, in quanto attualmente la struttura è stata data in affidamento diretto per la durata di soli 6 mesi.

Dopo ci sarà da definire un bando per la gestione totalizzante dell’impianto, che la passata ditta che lo aveva curato, in ragione degli accordi presi con l’amministrazione, a scomputo dell’affitto, aveva migliorato creando una seconda sala, ed un ampio spazio per le attività d’intrattenimento (mostre, convegni ….)

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Tornando all’incontro di ieri, al quale l’amministrazione comunale ha voluto solo parte della stampa, quasi ad invito,  è stato detto che nei prossimi mesi parte del Cinema sarà dedicato alle proiezioni cinematografiche ma ci sarà spazio anche per il teatro, per le attività convegnistiche  e per le iniziative di ogni genere (ma qui, vista la storia della struttura – a meno chè non la si voglia riscrivere –  non ci si vende alcuna novità, nè innovazione).

Diventa difficile, comprendere, in un momento in cui l’amministrazione corona quello che definisce un suo obiettivo, decifrare quelle punti di astio e cattiveria colte oggi nei confronti di passate amministrazioni e trascorse gestioni, che hanno solo dato lustro, con impegno e professionalità a questa struttura.

Nè tantomeno addebitargli gravi mancanze contrattuali, includendo morali buone solo davanti le telecamere, negligenze agli uffici competenti e dimenticando che in passato, altre amministrazioni, e non certo quella di Giancarlo Campisi, hanno lasciato al paese oltre ad una montagna di debiti, alcuni per liti temerarie, per le quali la collettività ha pagato centinaia di migliaia di euro senza vincere mai una causa.

Ma c’è di più.

Pare infatti che altre gestioni si erano fatte avanti per ottenere quest’incarico.

Forse con offerte ancor più convenienti per l’ente.

In maniera informale contatti e colloqui anche con l’allora assessore al turismo, Nino Dovico Lupo, successivamente esautorato in malo modo dal sindaco Maniaci, poi direttamente con lo stesso sindaco e con l’attuale vicesindaco Enzo Princiotta a fine dell’estate 2013, offrendo un ventaglio di opportunità per dare continuità alla programmazione cinematografica, subito dopo la morte del gestore.

Insomma non far fermare un treno in corsa.

Non far perdere nulla all’economia del paese.

Non far chiudere un’attività.

Scelte  di cui forse, in coscienza, bisogna pur dare risposte.

E per eventuali distrazioni, pagare un pegno, pagare un biglietto.

Come quello che forse quella gestione della sala faceva pagare a chi ne pretendeva la gratuità dell’ingresso.

Comunque, allora, quelle discussioni, quelle offerte, si erano tramutate anche in proposte concrete.

Ed ancora alla fine del 2013 l’amministrazione comunale pirainese riceveva una comunicazione a tutt’oggi inspiegabilmente inevasa, tesa all’ottenimento\affidamento della struttura, in attesa di definire un bando decennale,  e qui si precisavano anche i dettagli in merito alle strutture e alle attrezzature presenti in quei locali, non di pertinenza del comune pirainese, nè di chi al tempo aveva gestito il cinema.

Ora nella delibera di affidamento dei locali sembrerebbe che inspiegabilmente venga concesso l’uso di tali attrezzature che non sono di proprietà comunale. Cosa che se riscontrata definirebbe un gravissimo e gratuito errore.

E parafrasando Vujadin Boskov “Se io sciolgo il mio cane, lui gioca meglio”, come ben dice Giancarlo Campisi, ex sindaco che su quest’affaire ha tanto da dire sia come amministratore, sia come perfetto conoscitore delle carte amministrative, si può riassumere un concetto dove ristrettezze di idee, gestioni miopi, forse anche aria di ripicca possano penalizzare economicamente, culturalmente, idee propositive, crescita dell’economia.. e sopratutto la dignità e la professionalità di Belle Persone.

Ciao Enrico.

 

 

23 Dicembre 2014

Autore:

admin


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