La sconcertante interruzione era prevedibile ed ovviabile.
A parte l’aspetto comico dell’invito ai cittadini di produrre meno rifiuti, riteniamo inammissibile l’interruzione di un servizio essenziale, figlia della incapacità dell’attuale amministrazione i cui esponenti sono però bravi negli annunci e nel cambiare le carte in tavola.
Avevamo criticato il piano costi suggerendone la riduzione.
I relativi emendamenti a firma del consigliere Rosalia Bernava non sono stati discussi nell’adunanza consiliare di luglio perché la seduta è andata deserta sia in prima che in seconda adunanza.
Simili emendamenti sono stati presentati dalla Bernava in settembre all’adunanza del Consiglio che ha preferito bocciare il piano.
Avevamo subito detto che la bocciatura è stata un errore e che le tasse vanno pagate, ovviamente in misura equa, ma non siamo stati ascoltati. Gli emendamenti, superficialmente ostacolati anche dagli Uffici, offrivano soluzioni, che la proposta di settembre ha fatto proprie.
Allora è stato strumentale non approvare le modifiche proposte dalla Bernava disertando l’aula. Ed è oggi puerile accusare della bocciatura del piano costi altri, che non sia la maggioranza stessa che non ha tenuto.
Accusare poi altri di un mancato confronto mai richiesto prima della formazione degli atti, mentre si è tentato un timido approccio solo dopo la mancata approvazione, per dire che i costi restavano sempre quelli.
Era nell’ordinanza che il servizio si interrompeva e chi doveva provvedere non è intervenuto, se non con alcuni giorni di ritardo creando il panico del paese.
Come si sono trovate le risorse con tre giorni di ritardo si potevano trovare alla scadenza!
Dalle dichiarazioni che risultano rese da esponenti della maggioranza apprendiamo che sono le minoranze a governare il paese. Scusate, ma non ce ne siamo accorti
Movimento per il Cambiamento
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