Andrea Caputo – A Ficarra verso una grande ammucchiata, io mi tiro fuori
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Andrea Caputo – A Ficarra verso una grande ammucchiata, io mi tiro fuori

andrea caputo ficarra

Francesco Marchese presidente del consiglio comunale è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e Andrea Caputo sbotta di brutto. Così per lui quell’accordo tra maggioranza e minoranza è sintomo di altro, di un prossimo futuro amministrativo ficarese. Il consigliere comunale, quarto eletto, alle passate amministrative, nella lista di maggioranza vicina a Basilio Ridolfo, che il 30 luglio si era proclamato indipendente spiega ora in una nota le ragioni del suo dissenso. Per Ficarra si disegna un complesso quadro politico-amministrativo dove all’orizzonte si stagliano anche le future elezioni regionali.

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Francesco Marchese da qualche giorno è il nuovo presidente del consiglio comunale di Ficarra.

Un patto trasversale, quello che denuncia ora il consigliere Andrea Caputo, che lo definisce un “inciucio”. Non lo dice chiaramente ma per lui nell’aria c’è odor di accordi futuri.

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“Tale decisione – scrive il consigliere in una nota parlando del suo allontanamento dal gruppo di maggioranza – ora è indipendente – scaturiva da una serie di comportamenti amministrativi non condivisi, fra le quali l’ultima decisione di costituire una sorta di grande ammucchiata, presa al di sopra delle teste dei consiglieri di maggioranza, senza alcun confronto in seno alla compagine e frutto di valutazioni che, – a  parere di Caputo – non hanno niente a che fare con la democrazia ed il conclamato bene del paese”.

Parole certamente rilevanti politicamente.

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Lo stesso Caputo aggiunge “Come ho avuto modo di dichiarare nel civico consesso e anche sulla mia pagina Facebook, non capisco la necessità di questo allargamento, immotivato e senza senso politico-amministrativo.

La motivazione che viene data nel documento, sottoscritto solo da 5 su 8 consiglieri di maggioranza e da 4 su 5 consiglieri di minoranza, non regge se non in funzione di voler costituire la prossima compagine che si presenterà alle elezioni amministrative della primavera 2016.

Del resto come si pensa di realizzare nei 5/6 mesi restanti quella specie di elenco di opere pubbliche per le quali non sono bastati 5 anni?

Per alcune, vedi la scuola media di contrada Natoli, ne sono passati addirittura 10!

E allora non è credibile questa specie di aggregazione che, oltre che mortificare la dialettica democratica, fa pensare male chiunque abbia un minino di buon senso.

Il normale ruolo di controllo che è esercitato dell’opposizione a Ficarra viene svilito in nome di alleanze costruite su rapporti parentali e non di condivisione di scelte e soluzioni da dare ai problemi, numerosi, che permangono al di là delle marchette mediatiche che sono state negli anni costruite”.

E Caputo non alleggerisce la sua filippica quando parla del revisore dei conti e sulla sua revoca richiesta dalla Corte dei Conti come scritto nella proposta di delibera già pubblicata all’albo pretorio, unitamente alla richiesta di una ispezione contabile sui conti del comune.

“Così come la costituzione dell’ammucchiata politica, anche la revoca dei Revisore dei Conti è fatto senza precedenti nella storia amministrativa di Ficarra”.

”Io – conclude il consigliere comunale ficarrese – non aspiro a nessuna carriera politica e non posso far altro che evidenziare le cose che non mi hanno convinto per il rispetto che ho della verità e ancor di più di coloro che mi hanno votato”.

Un complesso quadro politico-amministrativo dove all’orizzonte si stagliano anche le future elezioni regionali.

18 Agosto 2015

Autore:

redazione


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