Incontriamo un’amica, solare, sorridente, splendidamente bella.
E’ la brava e talentuosa Antonella Nieri, siciliana di nascita, ma cittadina del mondo, che incontrato nella sua crescita artistica Accursio Di Leo, studiato all’Accademia di Belle Arti a L’Aquila, seguito i seminari di Jurij Petrovič Lyubimov e quelli di preparazione sulla tragedia greca con Marisa Fabbri, Luca Ronconi, Dario Del Corno, Paolo Terni, Marice Flach, Claudio Longhi.
Ha fatto doppiaggio diretta da Roberto Ciurluini.
E tra le tante presenze in scena ricordiamo nel 2008 al Festival Pentadattilo – Ettè Avril – La nave della migrazione per la regia G. Nicolò.
Con W. Manfrè ha recitato ne il “Il Borgo ritrovato” tratto da “La Ferita dell’Aprile” e da “Il sorriso dell’Ignoto Marinaio” di Vincenzo Consolo ed ancora si è vista al XXII Premio di Poesia Città di S.Agata di Militello, con Mariano Sigillo, A.T. Rossini, Vanessa Gravina, Edoardo e Silvia Siravo.
Sue le letture, al Parco Letterario Salvatore Quasimodo delle poesie di Quasimodo.
Un’intensa attività quella di Antonellina, come la chiamano gli amici, nel 2006: “Donna de paradiso” a cura di S. Di Fazio con Edoardo Siravo. Regia di W. Manfrè e ancora in quell’anno “Interrogatorio a Maria” di G. Testori con Caterina Vertova. Regia di W. Manfrè. Nefgli anni ha lavorato con Giancarlo Giannini, Paola Quattrini e Roberto Alpi e andata in scena al Kalsart Festival di Palermo, al Piccolo Teatro per il Festival Tramedautore di Milano, a Tao-arte, al Festival di Asti…e protagonista a Tindari (l’esperienza artisica che Antonella ama ricordare di più) nel 97 con “La Regina e i Santi Neri” per la regia di Walter Manfrè ed ancora a Messina suoi i percorsi di poesia e prosa “Echi Letterari”.
Poi le esperienze televisive con Vittorio Sindoni, ed i film icon Italo Zeus ed ancora teatro dove ci piace ricordarla nella recente intensa “maschera” di “Frida, dei dolori” di Rocco D’Onghia per la regia di Matteoi Tarasco dove interpreta superbamente Frida Khalo, la celebre pittrice messicana tanto passionale ed attaccata alla propria vita estrema.
La Nieri si è anche divertita a fare la presentatrice, intelligente ed arguta – mai valletta – e così è stata tra le protogoniste, insieme alle varie band, della scorsa edizione del Musikula a Brolo.
Quest’anno, Antonio, Pierluigi e Francesco – le anime del Festival – l’hanno rivoluta, e lei, chicchierando al bar, tra bioches e cappucino, ne parla così.
Anche quest’anno al Musikula, cos’ha questo festival di speciale?
La caratteristica principale di questo festival, ormai giunto alla settima edizione, è quella di valorizzare un territorio ricco di bellezza paesaggistica e culturale, ma è anche un tentativo di aggregazione tra le forze artistiche siciliane.
Quest’anno il tema che conduce e si inserisce tra un gruppo musicale e l’altro, tra il suono di un tamburo e quello di una chitarra, è quello della Bellezza nell’accezione più ampia, la bellezza della necessità dell’anima di creare, che appartiene a tutte le categorie artistiche.
Ma anche la bellezza delle contaminazioni culturali, esplosivi nel loro mischiarsi. La bellezza dei luoghi e della memoria.
Pensi che ci sia spazio ancora per tutto questo o la crisi economica e la politica stiano schiacciando qualsiasi tentativo di vivere attraverso la cultura?
In un momento storico in cui ci si nutre di bruttezza, di mostruosità, di regresso, in cui al posto di un sole che si chiama “futuro” si addensa prepotentemente la nebbia, l’associazione Sake Be propone come tematica la bellezza e la necessità di resistere a qualunque costo, affinché non ci venga tolta la possibilità di respirare e di esistere.
Quanto bisognerà attendere ancora per capire che la bellezza e il valore della cultura non possono morire ma al contrario possono essere una risorsa su cui investire e far nascere nuove vite?
Cosa ti lega a questo festival?
Innanzitutto sono legata a questa costa, a questi luoghi, a questa gente semplicemente perché qui c’è la mia memoria, una parte della mia vita è stata ed è qui.
Poi tento sempre, quando posso, perché non sempre è possibile farlo, di coniugare il mio lavoro con la motivazione che mi spinge verso la scelta di esserci o non esserci.
E al Musikula scelgo con entusiasmo di esserci. Perché è un ulteriore modo di ribadire insieme che noi crediamo nella bellezza della vita e la vita per essere bella deve essere nutrita.
Quindi facciamo largo alla cultura.
Progetti futuri?
Sto lavorando con entusiasmo ad un progetto teatrale sulla figura di Dyane Arbus, la fotografa che fece del concetto di diversità una naturale intimità con la bellezza.
La regia sarà curata dal regista Italo Zeus e le musiche dal vivo sono di uno straordinario musicista spagnolo Josè Antonio Plaza con il quale abbiamo già collaborato qualche anno fa.
MUSIKULA 2013 Fatti, Gruppi e Programma.

Si inizia l’8 agosto con la presenza di TURE’ MUSCHIO e gli “ALLURAKI'” e di MIMI’ STERRANTINO e gli “ACCUSATI” .
Il 9 agosto, per la seconda serata del festival, sul palco del Lungomare Rizzo di Brolo si esibiranno altri due entusiasmanti talenti artistici. Come già fatto per Turè Muschio e Mimì Sterrantino, quindi, vediamo di scoprire un po’ più da vicino la loro attività.
Iniziamo con un gruppo di prima grandezza: GIANCARLO PARISI &nsamble in TAROCCHI SICILIANI con ANTONIO SMIRIGLIA alla voce.
GIANCARLO PARISI
Nato a Messina vive dal 2005 a Catania.
Inizia la sua attività come autore ed esecutore di musiche per teatro.
Nel 1983 fonda insieme a Giovanni Sollima il gruppo “CARABO” con un repertorio di musiche originali con cui oltre a vincere la I Rassegna di Musicisti Jazz Siciliani (Messina 1983) partecipa al Festival Jazz di PORI (Finlandia 1984) e al LEVERKUSEN Jazz Festival (Germania 1984).
Trasferitosi nel 1986 a Milano, ha insegnato Sax presso il Centro Professione Musica e contemporaneamente entra a far parte della PREMIATA FORNERIA MARCONI; alla rassegna “Indipendenti ’90” risulta vincitore con il progetto musicale “GIAPO WORLD DANCE”.
Collabora, sia in studio come turnista che in attività dal vivo, con molteplici artisti tra cui Eugenio Finardi, Gang, Mia Martini, Pierangelo Bertoli, Fiorella Mannoia, Mauro Pagani.
Dal ’91 al ’98 collabora con FABRIZIO DE ANDRE’ nei tour “LE NUVOLE” 1991, “FABRIZIO DE ANDRE’ IN TEATRO” 1992, “FABRIZIO DE ANDRE’ IN TOUR” 1998 e nel disco live “Concerti 91”.
Nel 1992 esce il suo album solista “L’OTRE DI EOLO” (CGD), seguito nel 1993 da “GIANCARLO PARISI” (CNI).
Nel 1997 partecipa e vince al Folkcontest di CASALE MONFERRATO (AL) e partecipa lo stesso anno al Festival Interceltique di Lorient (Francia).
Il 1998 lo vede al fianco del gruppo Irlandese dei CHIEFTAINS, con cui partecipa come solista al concerto con l’Orchestra del Tetro Massimo di Palermo presso il Teatro di Verdura e che lo invitano successivamente a realizzare il loro album “Natale a Roma” per la BMG.
Ha partecipato con il suo progetto “ASTERISKOS”, di cui è autore di tutti i brani, a numerosi festival nazionali ed internazionali tra cui il WOMAD a Palermo e IL GIARDINO DELLA MUSICA a Milano realizzando i CD “Amanca Luna” e “Asino Siculo”, oltre a numerose pubblicazioni in distribuzione internazionale.
Dal 2003 collabora con il batterista Stewart COPLAND (ex-Police), l’arrangiatore Vittorio Cosma e l’Ensemble della Notte della Taranta” per la realizzazione dello spettacolo e successivo CD “La notte della taranta” di Melpignano. Il concerto è stato in tour in Spagna, Portogallo, Brasile, Svizzera ed Italia.
Nello stesso anno ha lavorato al progetto discografico e live “IL SILENZIO E LO SPIRITO” insieme ad Eugenio FINARDI, V. COSMA e S. PORCIELLO.
Ha realizzato e brevettato un modello di ZAMPOGNA A PARO “CROMATICA” come sviluppo della tradizionale “diatonica”, che permette a questo strumento linguaggi e possibilità musicali finora inaccessibili e impensabili.
Insieme alla “Rampone & Cazzani” ha ideato la ripresa della produzione del SAXELLO.
Nel 2007 ha partecipato al tour teatrale internazionale della cantante Carmen Consoli.
È stato ospite in qualità di solista di Zampogna alla trasmissione “Domenica in” del 23 Dicembre 2007.
Ha partecipato nel Novembre 2008 al WILLIAM PIPING FESTIVAL di ARMAGH (Irlanda) insieme al sardo Luigi Lai come unici rappresentanti della musica tradizionale italiana e nell’agosto 2010 è stato scelto come unico solista italiano di zampogna al FESTIVAL INTERCELTIQUE di LORIENT (Francia).
Nel 2011 ha composto il “Concerto N° 1 per Zampogna a paro cromatica e orchestra” di cui due tempi sono stati eseguiti in anteprima a Corleone (PA) il 10 Giugno 2011 con l’orchestra del Conservatorio V. Bellini di Palermo sotto la direzione del M° Carmelo Caruso.
Nel 2011 è stato co-protagonista del docu-film musicale “SILENCE: all roads lead to music” del regista italo-iracheno Haider Rashid, presentato in prima mondiale all’ 8° Dubai International Film Festival; co-protagonista del docu-film musicale “SULLE ORME DEI SUONI” del regista palermitano Michele Piccione e co-protagonista del documentario “MEDITERRANEA” sulla musica del mediterraneo del regista greco Panos Karkanevatos.
Il 22 aprile del 2012 ha eseguito il “Concerto N° 1 per Zampogna a paro cromatica e orchestra” al teatro Vittorio Emanuele di Messina con la direzione del M° Michele Amoroso.
Proseguiamo la rapida rassegna degli artisti che calcheranno il palco della settima edizione del Musikula è la volta di Mimì Sterrantino e gli “Accusati” che si esibiranno nella seconda parte della prima serata (8 agosto).
MIMI STERRANTINO E GLI ACCUSATI
Domenico Henrik Sterrantino, in arte Mimì: a tale doppio nome di battesimo corrisponde una duplicità d’origine, dai risvolti quasi fiabeschi, che influenzerà la sua formazione ed espressione musicale. Il padre è un cantautore folk siciliano di Castelmola – posta sul monte che sovrasta Taormina, un paesaggio di rara e struggente bellezza che, assieme alle sue ataviche contraddizioni sociali, inciderà sulla sua sensibilità umana e musicale – mentre la madre è svedese.
E proprio sulla sponda di uno ghiacciato fiume svedese del nord viene alla luce per ritrovarsi subito dopo, nell’incoscienza delle prime settimane di vita, al caldo della costa orientale della Sicilia.
Dal padre mutua la passione per la musica e la chitarra mentre dalla madre assorbirà quello slancio al cosmopolitismo che gli consentirà di coniugare felicemente all’interesse per la musica folk e regionale quello per la musica internazionale e di altro genere.
Da adolescente ascolta tutta la musica che può: dal rock alla balcanica, dai canti popolari e folk al jazz, dalla musica melodica zingara ed etnica taraf ai cantautori italiani, un mescolanza che forgia la sua predisposizione artistica che comincia a manifestarsi intorno ai diciannove anni, quando scrive i primi brani personali, che sono appunto espressione della rielaborazione originale delle influenze musicali ascoltate e assorbite.
Ad ispirarlo artisti del calibro di Tom Waits, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè e Vinicio Capossela , oltre, come detto, le meravigliose melodie della tradizione gitana e delle sue varie etnie.
Nel dicembre del 2006 grazie a suo cugino che tanto lo invoglia a farsi sentire in giro e alla Malintenti, una piccola etichetta indipendente, registra un EP di otto brani. Seguono tantissimi concerti in giro per la Sicilia e svariate apparizioni in “continente”.
Dal 2008 collabora con “I Beddi” progetto di musica popolare siciliana allo scopo di preservare e divulgare l´importanza delle tradizioni ormai in balia dell´oblio. Il primo lavoro discografico arriva nell’estate del 2012 e prende il nome dalla canzone “Spengo il televisore”,ed è un chiaro invito alla popolazione di spegnere la cattiva scatola imbambolatrice.
Lo accompagnano “Gli Accusati”, pacifici musicisti prigionieri della musica. Nel frattempo si dedica alla campagna,a risanare una terra che soffre l´abbandono e si fa soddisfare dal silenzio con cui le piante e gli alberi lo ringraziano.
Il taglio e la fisionomia dei suoi brani e della sua musica vanno vieppiù a connotarsi e rivelarsi, esprimendosi soprattutto con lo spirito insofferente, irriverente e contestatario della migliore tradizione cantautoriale italiana, con l’inclinazione poetica che lo avvicina ai grandi autori di tale genere letterario, con una intelligenza e magia creativa che lo inducono a schierarsi e battersi contro obbrobri della società contemporanea, così avida e sazia ma al contempo povera d’animo, inquieta e ingiusta.
Al Musikula si farà accompagnare quindi da “Gli Accusati” Flavio Gullotta al contrabbasso, Francesco Frudà al banjo e alla chitarra elettrica, Sandro Curcuruto allo xilofono ed organo e Andrea Nunzio alla batteria.
Info sulla band : http://www.mimisterrantino.it/
L’8 agosto gli apripista di questa edizione sono Turè Muschio e gli “Allurakì”.
TURE’ MUSCHIO e gli ALLURAKI’
Gruppo siciliano che nasce nei primi mesi del 2010, gli Allurakì sono una band che ama mischiare vari generi dalla musica popolare alle sonorità balcaniche, dallo swing al reggae nel solco della grande musica d’autore italiana ed estera (nello stile di Capossela, Waits, Gaetano, Conte etc. )
Capitanati magistralmente dalla voce di Turè Muschio, al Musikula presenteranno un variopinto spettacolo di soli inediti tratti dal nuovo lavoro “Viaggiante” con musica e parole del cantante stesso, arrangiamenti di Turè Muschio & Allurakì e la straordinaria collaborazione di Tony Canto.
Le continue conferme live, dettate da un tour che tocca varie parti del sud Italia, li porta a sbarcare al XIII Lennon Festival di Belpasso dove presentano “L’Albatros” (brano inedito di Turè Muschio-arrangiamento Allurakì) con il quale vincono un video del brano vincitore e l’accesso diretto al MEI (Meeting Etichette Indipendenti).
Oltre a Turè Muschio (voce-chitarra-ukulele) i componenti sono: Giuseppe Lionetto (contrabbasso-basso), Fabrizio Ribaudo (batteria-percussioni) e Agostino Casella (fisarmonica-Pianoforte).
OTHER MUSICIANS
– Phil Ravì Pinto – Chitarre
– Antonino Vitali – Tromba
– Tindaro Raffaele – Pianoforte
– Fabio Ricciardo – Clarino, Friscaletto
– Dario Cerrito – Violino
Il gruppo “SCIROCCU” concluderà la due giorni berolese.
“ SCIROCCU voci e suoni del Mediterraneo “ nasce nel 1994 dall’idea di alcuni musicisti provenienti da esperienze musicali diverse, uniti dall’intento di intraprendere un percorso che portasse dal recupero alla tutela del canto popolare Siciliano.
Comincia così un intenso periodo di studio, rivolto al recupero di testi, trattanti gli usi e i costumi delle genti di Sicilia.
Questa fase (durante la quale vengono musicati oltre 20 testi) durata circa un anno, fa da preludio ad un esordio che ottiene un successo di critica e di pubblico che va oltre ogni più rosea aspettativa.
Da allora sono passati parecchi anni, durante i quali il gruppo ha eseguito un innumerevole numero di spettacoli, passaggi televisivi in emittenti pubbliche e private, decine di lezioni concerto effettuate nelle scuole, moltissimi interventi in manifestazioni culturali di notevole statura come il Premio M. Francese tenutosi ai cantieri alla Zisa di Palermo e trasmesso anche da Canale 5, Mediterraneo Bianco rassegna internazionale di musica etnica, Lithos (transiti a sud est), Etnie festival, Demo (Radio Rai).
Alcuni loro brani sono stati utilizzati come colonna sonora in diversi films e documentari tra cui: Il volto di mia madre, L’approdo in Sicilia, Danilo Dolci, L’uomo di Piacenza, e per diversi servizi giornalistici di Rai e Mediaset.
Frequenti sono le partecipazioni a rassegne di musica etno-
In teatro nel 2007 hanno realizzato insieme a Galatea Ranzi uno spettacolo intitolato Diario di bordo che ha incontrato l’incondizionato favore di critica e pubblico.
Sono stati registrati ed incisi cinque album: “ PANI E VINU “ in formato MC, registrato nel 1996 e summa delle esperienze fin lì vissute
“TERRA”, registrato nel 1998 in formato CD, rappresenta la svolta artistica del gruppo che privilegia ambientazioni più contaminate, senza per questo allontanarsi dalla cultura musicale siciliana.
L’uscita dell’album ha ottenuto un consenso di critica e di pubblico tale, da avere recensioni altamente elogiative da innumerevoli quotidiani e da riviste specializzate come: Il Mucchio Selvaggio, e Folk Bullettin.
Nel novembre ’99, è stato pubblicato “ REX ANGELORUM “ , registrazione integrale di uno spettacolo di novene Natalizie siciliane eseguite insieme con un coro polifonico di diciotto elementi.
Il cd, andato esaurito è stato ristampato nel 2003 con una nuova veste grafica e rimirato con un nuovo titolo: “ CANTU DI NATALI”,
Nell’Agosto del 2001, viene pubblicato “ TRA CIELU E MARI” e le dieci tracce contenute sono a detta dei critici, la testimonianza di una maturazione artistica che da al gruppo un sound difficilmente assimilabile a quello di altre formazioni di musica etnica.
L’ultimo lavoro discografico si intitola “ CALURA “ , pubblicato nel 2006 è composto da brani registrati interamente dal vivo e contiene quattro inediti.. Le esecuzioni live ricche di momenti d’improvvisazione rendono assolutamente nuovi anche i brani che sono in repertorio ormai da molti anni.
Enzo Augello: batteria.
Certamente uno dei batteristi più affermati della Sicilia, vanta Tour con grandi artisti di fama internazionale, ed insegna presso diverse importanti scuole di musica italiane.
Claudio Giglio sassofoni, flauto traverso, nay ecc.
Diplomato in flauto, ha all’attivo la realizzazione di numerosi dischi di Jazz come compositore, e collaborazioni artistiche con personaggi importantissimi del mondo della musica. Ha suonato con i più noti jazzisti d’Italia ed autore di diverse musiche utilizzate come colonne sonore per sceneggiati televisivi..
Noto ed affermato nell’ambiente musicale, per la grande versatilità artistica che gli ha consentito di spaziare agevolmente nei più disparati generi, dotato di uno straordinario talento e di grandissima creatività
Milena Sanzà: voce.
Proviene dalla musica popolare, ed ha collaborato con artisti di fama, e non disdegna anche altri generi musicali. Ha all’attivo innumerevoli partecipazioni in operazioni discografiche.
Diego Minardi: Djembè, Darbouke, Cajon, Tamburelli.
Nato artisticamente con il gruppo, ha partecipato alle registrazioni di tutti i lavori del gruppo ed ha all’attivo moltissimi concerti. Dotato di un sound estremamente personale, utilizza una notevole quantità di percussioni etniche.
Andrea Vaccarellla: basso e chitarra.
Diplomato in chitarra classica al conservatorio di Pescara, proviene dal rock e dalla musica rinascimentale nell’ambito della quale ha collaborato con artisti di fama internazionale.
Piero Vasile: violino e basso.
Proviene dalla musica celtica ma continue sono le incursioni artistiche nel jazz, nella classica e nella musica pop, sia in qualità di bassista che di violinista e per quanto ancora molto giovane ha partecipato a diverse operazioni discografiche con artisti importanti.
Raimondo Minardi testi, musiche, chitarre, voce.
Anima produttiva del gruppo ed autore di molti dei brani del gruppo, si occupa anche dei rapporti con l’esterno. Cresciuto nel campo della musica popolare, già elemento, nei primi anni ottanta del gruppo ” I Cilliri “, ha all’attivo diverse operazioni discografiche, realizzate con altri artisti nell’ambito della musica popolare.