Le Colombe d’oro di quest’anno hanno come filo rosso la pandemia da coronavirus.
E’ giunto alla XXXVI edizione il Premio Colombe d’oro per la Pace, organizzato da Archivio Disarmo con il sostegno delle Cooperative aderenti a Legacoop.
Il prossimo 8 ottobre verranno premiati a Roma i seguenti giornalisti:
Nello Scavo – Giornalista di Avvenire, è autore di clamorose inchieste, tra cui quella sulla trattativa Italia-Libia in materia di immigrazione che ha coinvolto anche trafficanti di esseri umani.
Osserva Scavo: “Un giornalismo di pace deve raccontare i conflitti. Ancora di più oggi, quando le guerre «iper-tecnologiche» sembrano suggerire la consolatoria narrazione di battaglie «chirurgiche», quasi senza vittime. Non di rado trasformando le vittime in colpevoli, giustificando così nuovi muri e nuovi campi di prigionia sotto i nostri occhi. Il nostro dovere non è solo esserci, ma essere «voce di chi non ha voce», concedere agli «ultimi della fila» almeno il diritto di parola“.
Francesca Nava – Su The Post Internazionale, è stata la prima giornalista a indagare sull’epidemia di Covid 19 a Bergamo e sulle drammatiche conseguenze della mancata zona rossa ad Alzano Lombardo e a Nembro.
Dichiara Francesca Nava: Fare luce sulle responsabilità e sulle negligenze commesse durante la pandemia 2020, a partire dal focolaio bergamasco mai isolato, non è solo un dovere morale di ogni cronista, ma è anche una battaglia di civiltà che riguarda ognuno di noi. Per me è stato anche un profondo momento di dolore e di rielaborazione del lutto. Per riflettere tutti insieme, per cambiare rotta e per non commettere mai più gli stessi errori”.
Ed il “nostro” Antonio Mazzeo. Blogger e giornalista freelance, esponente del comitato NO MUOS a Niscemi, Mazzeo si è occupato della militarizzazione del territorio in Sicilia e del ruolo della criminalità organizzata nell’edificazione di opere dannose per l’ambiente.
Lui così commentato: “Sono davvero felice per questo prestigioso premio è il riconoscimento più autorevole di un percorso di vita dedicato alla ricerca e documentazione sui processi di militarizzazione e riarmo dei territori, contribuendo alla promozione delle campagne per la pace, il disarmo e la nonviolenza”. aggiungendo ancora: “GRAZIE DI CUORE A CHI IN TUTTI QUESTI ANNI MI E’ STATO VICINO E HA CONDIVISO L’IMPEGNO PER UN’INFORMAZIONE DI PACE E DISARMO!”
La Giuria – formata da Fabrizio Battistelli, Dora Iacobelli, Riccardo Iacona, Dacia Maraini, Andrea Riccardi e Tana de Zulueta – ha inoltre assegnato un premio speciale a Paolo Miranda, infermiere dell’Ospedale di Cremona e appassionato di fotografia. In prima fila al culmine dell’emergenza, con la sua Reflex ha documentato l’eroismo e la quotidianità del memorabile sforzo espresso dagli operatori sanitari.
“Sono onorato di ricevere un premio così importante per una motivazione altrettanto importante – dice Paolo Miranda – mi sento di riceverlo anche a nome di tutti i miei colleghi. Spero che la mia testimonianza sia servita a mostrare alle persone il momento di estrema difficoltà che stavamo attraversando e la gravità della situazione”
La Colomba d’oro per la pace, opera dello “scultore dei Papi” Pericle Fazzini, viene assegnata ogni anno a personalità del mondo dell’informazione che si sono distinte nel far conoscere casi virtuosi di gestione nonviolenta dei conflitti e di cooperazione internazionale e, nella società civile, si sono fatte portatrici di ideali di empatia, solidarietà e dialogo fra le persone.
La Colomba d’oro per la pace viene assegnata ogni anno a personalità del mondo dell’informazione che si sono distinte nel far conoscere casi virtuosi di gestione nonviolenta dei conflitti e di cooperazione internazionale e, nella società civile, si sono fatte portatrici di ideali di empatia, solidarietà e dialogo fra le persone.
Tanti i nomi prestigiosi ad aver vinto il Premio anche Gino Strada, Hans Blix, Yeduha Paz, Don Luigi Ciotti, Jane Goodall, l’Associazione dei Pescatori di Lampedusa, premiata per l’opera di soccorso ai migranti nel mar Mediterraneo. l’ICAN, coalizione di organizzazioni non-governative in favore del TRATTATO PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI, Zerocalcare (Michele Rech) e Steve McCurry.
Significativamente, in quattro occasione le personalità premiate con le Colombe d’oro sono poi risultate vincitori del premio Nobel per la Pace: ciò è avvenuto nel 1987, nel 1989, nel 1997 e nel 2017 quando i vincitori delle Colombe sono stati, rispettivamente, Nelson Mandela, Michail Gorbacev, John Hume e l’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons.
Gli auguri a Mazzeo ed a tutti i premiati dalla redazione di scomunicando.it