“E visto che ci siamo scoperti tutti sardine. Eccole fresche fresche di pennello per voi e per i vari gruppi di sardine”. Come Politica diventa stimolo per l’Arte.
Alba La Mantia, pittrice, donna, attenta osservatrice della vita che le rotea intorno, coglie l’attimo. Lo fa con il cuore, con la mente, con impegno sciale, e il suo disegno diventa un manifesto.
“E’ gradita la condivisione”, aggiunge dopo aver condiviso le “sue sardine” sui social.
Allora facciamolo.
Di lei ha scritto Domenica Scalisi:
Figlia d’arte, infatti lo zio ed il padre erano già artisti, Alba dice “era assodato che avrei fatto questo “… Dopo aver frequentato degli studi d’arte a Palermo, debutta ufficialmente in questo mondo soltanto nel 2012, in seguito ad un lungo periodo passato “scarabocchiando qua e là” e sviluppando un senso pittorico molto forte.
Appare eclettica nella tecnica, diretta e decisa verso gli obiettivi. L’artista lavora soprattutto su supporti come: tela, carta e pannelli, facendo sì che l’opera celi dietro quei passaggi qualcosa di misterioso, enigmi che verranno risolti solamente da chi saprà spogliare l’opera dai suoi colori, dai suoi strati e dai suoi vulnerabili dubbi. Le sue pennellate appaiono corpose, un materico vitale che dona all’opera dinamismo e personalità, tinte ben abbinate tra loro che danno all’esecuzione forza e decisione.
I soggetti rappresentati nelle sue opere sono sempre diversi.
Per Alba una delle fonti più importanti di ispirazione è sicuramente l’universo fotografico dell’est e nord Europa precaduta del muro di Berlino, infatti parlando di “Vespa Vintage” afferma: “Amo risco-prire le arti dell’Est precaduta del muro, poiché non erano ancora contaminate dalle influenze esterne che le hanno rese troppo simili alle nostre. Amo gli scarti, i rottami ricchi di storia che fanno risuonare qualcosa dentro di noi. Ridargli una nuova dignità attraverso l’arte”.
L’artista si svela, si denuda sulla tela, si copre e si scopre continuamente, si veste di strati multiformi e si espone agli occhi dell’attento osservatore. Temeraria e disarmante quindi la sua arte, sovrapposta da continui pensieri e cambiamenti del proprio stato d’animo; racconta attraverso il quotidiano il proprio sentire che oscilla tra l’inattaccabile e la vulnerabilità.