PESANTE DISANIMA DEL SINDACALISTA : “GALATI MAMERTINO, UN PAESE ALLO SFASCIO, UNA MACCHINA AMMINISTRATIVA ALLO SBANDO; ASTII, RANCORI, INVIDIE, GELOSIE, RIPICCHE PERSONALI DA PARTE DI CHI DOVREBBE FARE GLI INTERESSI DELLA COLLETTIVITÀ”
Calogero Emanuele non ha remore, un lungo post sulla sua pagina facebook, dove attacca un modo di govcernare e di gestire la res pubblica. Attacca e denuncia, e parla sopratutto del “cerchio magico”, e c’è già aria di campagna elettorale.
Lui aggiunge alla sua disamina:
“Imboscati, raccomandati, inidonei finti, furbetti del quartierino, amici e compari del cerchio magico.
Purtroppo il Municipio di Galati è diventato teatro di (im)parzialità e ripicche personali.
Una macchina amministrativa che non funziona;
Dipendenti qualificati e professionali non utilizzati o ghettizzati;
Un corpo di polizia municipale dilaniato, fatto di gruppi e gruppetti, senza un vero capo al comando;
Dipendenti vessati e bersaglio degli astiosi, rancorosi, invidiosi, gelosi che, nascondendosi dietro “la maschera”, attraverso incolpevoli funzionari e capi operai ossequiosi delle disposizioni, pensano di vessare e perseguitare solo chi non è nelle grazie del cerchio magico e che hanno il solo torto di essere avversari politici o di essere buoni e disponibili.
Certo, per un Comune che conta appena 2750 abitanti i dipendenti in servizio sono tanti e mettiamoci pure i Lavoratori Socialmente Utili che non hanno uno status giuridico di lavoratori dipendenti.
Ma di tutti solo pochi devono rispettare regole, turni, orario di lavoro e subire disposizioni, soverchierie, soprusi e angherie.
Molti che fanno parte del cerchio magico possono assentarsi, possono timbrare quando vogliono, possono starsene a casa, possono fare…. tutto.
Non importa se il patrimonio e i beni comunali vengono spesso dispersi, non sono rinvenibili o giacciono in altri luoghi.
Non importa se autovetture, beni, strumenti informatici, telefoni del palazzo municipale vengono utilizzati fuori dal palazzo e per fini non istituzionali;
Non importa se vi sono conflitti di interesse di vario genere;
Non importa se ci sono evasori, elusori ed abusivi;
Non importa se il territorio è abbandonato;
Non importa se il paese è allo sbando;
L’IMPORTANTE È COMANDARE
Certo la casa comunale non può essere la casa di tutti, deve essere la casa di pochi intimi unti dal signore; ma di tutti si conoscono fatti e misfatti, menzogne e verità.
Purtroppo spetta a chi verrà dopo degli “unti” ripristinare regole, legalità, trasparenza.
Mi dispiace per quelli che pur di ottenere un servizio sono pronti a prostrarsi ai piedi di chi detiene lo scettro del comando e che invece si preoccupa solo di dispensare favori e cortesie a pochi intimi.
Mi dispiace pure per quanti ancora sono convinti che si può dare credito ad amministratori che farebbero bene a curarsi meglio gli affetti familiari.
Quegli amministratori che pur di trarre vantaggi riescono a dilaniare famiglie, parentele, rapporti e il buon vivere civile di una Comunità che ha perso ogni speranza.
Mi dispiace per quegli amministratori che si erano approcciati con grande senso di responsabilità ed abnegazione per mettersi al sevizio della collettività e che hanno dovuto subire la “girandola della rotazione” o devono soccombere per le scelte improprie, inopportune che solo pochi riescono a saper veicolare.
Non importa se il Paese ha perso la leadership e la centralità rispetto al territorio dei nebrodi;
L’IMPORTANTE, per alcuni, è continuare e resistere;
L’IMPORTANTE non perdere la poltrona e potersi gongolare sulle sedie girevoli dei vari uffici.
MA …. AI CITTADINI ELETTORI spetta il compito di giudicare e scegliere da chi farsi amministrare e chi ancora vuole trarre qualche altro vantaggio e mandare il paese oltre la deriva lo faccia presto, perché da qui a maggio 2016 di tempo ne resta poco.
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