Riceviamo, pubblichiamo e ci confrontiamo … perché queste sono le regole del dibattito, della libertà, dell’informazione.. sono lo spirito di questo nostro “fogliaccioâ€Â.
La lettera postata è anonima… peccato, l’avremmo pubblicata integralmente ed i puntini (….) attengono a quelle parti che “taglianoâ€Â, passaggi che riteniamo, proprio perché scritti da un anonimo, temerari .
Ma andiamo per ordine.
Questo è il commento anonimo al nostro articolo ( del 13 giugno 2009 – sezione Comunicati dal Palazzo) dal titolo:
“CAPO D’ORLANDO – Il comune non sborseràun euro di risarcimento alla Vodafone, oppure ne dovràdare tanti da andare in dissesto?â€Â
“Ho letto l’editoriale su Scomunicando a proposito del caso Vodafone. Come si suole dire, caro Direttore, un colpo al cerchio e uno alla botte. Si fa bene a parlare dei rischi ambientali collegati alle onde elettromagnetiche e però si fa meno bene a non ripassare le carte processuali dove viene trattata tutta la tiritera e dove, in conclusione, secondo gli organi preposti dalla Legge (non il sindaco, non l’ufficio tecnico ….), il rischio ambientale non sussisteva (tra parentesi, non si sta parlando di un pericolo in stile Muos di Niscemi). Ma quand’anche il primo cittadino fosse diventato un ambientalista, mal si
accorda questa rinascita con la proposta …… dei tre siti alternativi, per ammortizzare gli effetti della sentenza TAR (qualunque sia la somma finale) in caso di bocciatura da parte del Cga (ribadita in ben due occasioni). Insomma, caro Direttore, il caso è quello ben noto delle “tre carte”, una volta dico una cosa, una volta un’altra….. Che la cosa non abbia una valenza politica, è inutile e fuorviante ignorarlo, o dobbiamo accontentarci delle veline licenziate dal palazzo, giusto per dare l’impressione di essere imparziali (o servi della gleba)?
Da troppo tempo, Capo d’Orlando è ipnotizzata dalla politica degli annunci
e dei palloni (non troppo) volanti. Che qualcuno, …, pensi di approfittarne per guidare il dito nella presa elettrica fa parte della dialettica politica. Che si
costituiscano in gruppo delle persone per dare una voce diversa dal rumour
di fondo fa parte della democrazia. E la democrazia è soprattutto informazione, dire come stanno le cose e soprattutto fornire gli opportuni strumenti di valutazione. Senza diventare supini di questo o quell’altro gruppo o leader o avvocato o et cetera. Chiaro che, in determinati casi, si sta o da una parte o dall’altra. Ciò non significa necessariamente stare dalla parte di un colosso qual è la Vodafone, anzi dei suoi problemi francamente ci frega poco, ma dalla parte del Diritto sì. Quello che in questa storia è stato calpestato più di una volta: …. .
Quindi, solo per una pudica questione di “politically correctness” … è stato solo il rapimento di Elena la causa della guerra di Troia. Ma anche in assenza di questa pulce nell’orecchio rimangono tutte le carte processuali (che certo
costa fatica leggere più delle comode veline di palazzo) a testimoniare
puntualmente gli atti ed i comportamenti di un uomo affetto ….. Peccato che siamo di fronte al rovescio della storiella di Davide contro Golia. Per questo, personalmente, non mi va giù che una vicenda tanto complessa venga liquidata – …. – sotto la bandierina dell’ambientalismo caciarone. E sennò l’autore dell’editoriale moralista lo voglio sotto le antenne di Radio Vaticano a protestare!
(Kitchenstories)
Un caro saluto e sempre buon lavoro.
Questo è quanto, urge nostra precisazione.
LE GUERRE SONO SEMPRE CAUSATE DA AVIDITÀ E POTERE
Non vogliamo far polemiche o repliche, né propinare ai lettori una difesa di facciata, piuttosto sottolineare il perché di un editoriale che non vuol dare un colpo al cerchio e uno alla botte, ma semplicemente, stare dalla parte del Cittadino, la terza via tanto osteggiata dalla logorroica monotonia del chiacchiericcio sterile, caro tanto, purtroppo, a chi fa oggi un certo tipo di politica.
E su questa linea possiamo, non essendo magistratura, uomini politici, amministratori o Cristo in terra, anche contestare il “Diritto†se questo, nella sua applicazione, risulta iniquo .
In Italia ci apprestiamo a votare per un referendum abrogativo di una legge dello Stato e perché allora non contestare un codicillo se riteniamo possa attuare o rendere operativa un’azione che lede la salute od un diritto oggettivo della collettività.
Caro Kitchenstories, perché è così che ti firmi, non siamo negli anni ’50, né in uno sperduto paesino della Norvegia, non siamo un gruppo di ricercatori incaricati dal governo svedese di svolgere un’indagine sociologica sul comportamento delle persone nello limitato spazio di una cucina, come prevedeva la trama del film a cui ti ispiri per firmare la nota, possiamo però provare a dare voce ai pensieri di tanta gente che, da fuori, non comprendono tanto fervore, ma soprattutto la mancata convergenza di opposte fazioni su temi di carattere generale.
Non vogliamo tracciare storie di solitudini, né vivere nella stamberga di Isak (sempre parlando del tuo film), il giornale nasce per il confronto, per accogliere le opinioni di tutti, le tue, che ospitiamo ben volentieri, perfino le nostre.
Riteniamo che non bisogna essere con il Sindaco o con l’avvocato, o parteggiare con un colosso della comunicazione, o essere dalla parte degli ambientalisti titolati, si è coerenti anche se, semplicemente, si dice che l’ambiente va difeso, sempre, senza pensare di usarlo artatamente, parlando chiaro alla gente, stando dalla parte della gente.
Una terza via, una chiave di lettura utile a capire, un servizio ai cittadini che possono sempre e comunque dissentire, palesemente, inviando alla redazione i commenti o semplicemente non frequentando le pagine del fogliaccio.
Certo, l’antenna incriminata non è come le grandi parabole circolari del sistema MUOS che la Marina Militare degli Stati Uniti sta per realizzare a Niscemi, Caltanissetta, che tu ben richiami e che noi abbiamo ampliamente trattato con articoli puntuali, ma questo alla fine cosa importa, se per te il Diritto è sacro, lo stesso vale per i Principi, una battaglia va combattuta per il gusto di una scelta, il diritto sacrosanto d’avere una posizione … a noi piace così e ti assicuro che le veline da noi non circolano.
Le antenne del Vaticano? A tempo debito, dopo Striscia e le Iene, se saràil caso ne parleremo, scriveremo anche di questo così come abbiamo fatto col GayPride, sulla necessitàdi indignarsi alle sortite di Berlusconi, sul silenzio della sinistra, abbiamo scritto di Falcone e direttamente al Presidente della Repubblica, quel “caro Giorgio†che ti invito a leggere, ed ancora, abbiamo provato ad accendere i riflettori su alcool e bullismo, tanti argomenti che ci appassionano, che certamente molti non hanno mai pubblicato.
Rigettiamo quel termine “moralista†nella sua accezione negativa.
Abbiamo una nostra morale intesa nel senso etimologico del termine, “moraliaâ€Â, dal significato quasi coincidente ad “eticaâ€Â, che rappresenta la condotta diretta da norme, la guida secondo la quale l’uomo agisce, spingendoci perfino oltre al significato greco εθοÂ/ηθοÂ, “èthos”, che riporta al comportamento in funzione dei principi, caratteristiche della condotta umana che influiscono sulla collettività.
Così ci piace fare.
Scrivici ancora, firmati, collabora.
Ascoltare altre voci, confrontarsi e dibattere, sono certamente modi per partecipare, al di làdelle appartenenze.
Leggi sempre il “fogliaccioâ€Â, magari ascoltando la splendida colonna sonora jazz che inframezza piacevolmente le scene di Kitchenstories, film totalmente fuori da ogni logica di mercato, dal mondo patinato, esempio di un cinema finalmente indipendente (di nome, ma anche di fatto), che se ne frega di tutto e tutti, scegliendo di articolare un alfabeto che in pochi comprenderanno, ma certamente singolare, toccante fino al violento zampillo dell’emozione… un film che ci piace, che sentiamo simile a noi.
Il Direttore & la Redazione
n.b. anche qui ci piace essere pluralisti
foto: podoff.splinder.com, www.ulissenews.org