Cos’ Marzia Mancuso approda direttamente alla tavolzza degli oli e degli acrilici su tela, persone e luoghi della Sicilia, per questo nuovo periodo dell’artista singarese, tra suggestioni che spaziano dentro il realismo italiano
È una pittura di colore la sua, dove c’è tanto.
Così dopo averci regalato paesaggi eoliani; i pesci e gli animali che prendono corpo dai sassi raccolti nelle fiumare.. ora il tratto di Marzia Mancuso diventa vibrante anche nella sua apparente linearità ed è espressione di un sentire antico, di ancestrali rituali
“Carmiluzza” è la prima figura, anzi il personaggio, di questa nuova serie di dipinti.
La “mamma” o il “figlio primogenito”, il volto di un dipingere dal tratto duro e forte in cui la pennellata è carica di un carattere che sfuma nel contorno che definisce; che è essenziale e grafico; e le figure solitarie che introducono le atmosfere di un espressionismo più recente, dal respiro europeo, trovano posto tra orizzonti che protebbero essere in ogni Sud del mondo.
Ed i Sud sono tutti uguali; dimenticati e bellissimi.
Carmiluzza è il connubio di immagini astratte, bidimensionali, dove la prospettiva non è necessaria, ma che diventa il segno di una pittura coinvolgente a livello sensoriale.
Ed i nuovi segni di Marzia Mancuso sono ricerca di armonia cromatica che sanno di terra e di mare; di sole e di isole, dove la percezione del colore è netta, definita.. quasi un marchio.
Colori decisi, primari, quasi senza i mezzi toni, manifestazione concreta di una creatività senza confini.
I soggetti restano quelli siciliani, dei pescatori, dei contadini, delle donne “oppresse” dai lavori domestici ma serene, dai “compari”, dalle motoapi che si portano dietro un mondo.
MSM