Nessuna deroga prevista a conclusione dell’ennesima conferenza di servizio. L’alternativa sarebbe il blocco di due gruppi. La protesta dei lavoratori.
di Giovanni Petrungaro – Milazzo
Ambientalizzare i gruppi 5 e 6 per il rispetto della normativa sulle emissioni.
Questo quanto “prescritto” all’Edipower dalla commissione ministeriale nella conferenza di servizi svoltasi ieri a Roma che ha completato l’istruttoria preliminare alla firma del decreto relativo all’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) da parte del ministro dell’Ambiente.
Un adeguamento agli impianti in linea con quanto previsto dalla legge, senza alcun’altra possibilitàdi deroga.
L’intervento riguarda in pratica i due gruppi più grossi, visto che per gli altri quattro, i dirigenti Edipower hanno presentato la documentazione relativa agli interventi.
Secondo le notizie trapelate dalla riunione, dopo l’emissione del decreto la societàelettrica avràsei mesi di tempo per far conoscere le proprie determinazioni.
Ossia se intende ambientalizzare oppure procedere, ex lege, all’ obbligata fermata degli impianti.
Nell’incontro di ieri, al quale hanno partecipato tra gli altri i rappresentanti dell’assessorato regionale al Territorio ed ambiente, il Sindaco di San Filippo del Mela, Giuseppe Cocuzza, l’Assessore provinciale Pietro Petrella coi rispettivi esperti ed i rappresentanti dei sindacati, non è stata formalizzata da parte del gruppo Edipower alcuna nuova proposta in merito.
Dopo quest’ultimo incontro, sostanzialmente la Centrale termoelettrica di San Filippo del Mela otterràl’autorizzazione integrata ambientale ed entro circa un mese da oggi il Ministero dovràemettere il decreto autorizzativo, ma non ci saranno deroghe.
Il decreto ministeriale conterràle prescrizioni determinate dalla commissione istruttoria e definite appunto nella conferenza di servizio.
Nel verbale della riunione che saràdiramato nei prossimi giorni sono evidenziate le prescrizioni. In generale – secondo le indiscrezioni emerse ieri – il Gestore dovràadoperarsi affinchè per i gruppi 1,2,5,6 venga attuato il trattamento del 100% dei fumi prodotti da detti gruppi entro il 31 dicembre prossimo, mentre entro il primo settembre 2009 dovràpresentare all’amministrazione competente il progetto combinato di cogenerazione, così come previsto nella convenzione stipulata con il comune di San Filippo del Mela che sostituisce uno dei due gruppi del 3 e 4.
Edipower dovràanche rispettare i tempi per l’ottenimento delle autorizzazioni per adeguare gli impianti entro il 31 dicembre. Qualora non ci fosse l’adeguamento dovranno essere dismessi e le aree bonificate entro i successivi 18 mesi.
Inoltre, in linea con quanto ribadito dai rappresentati dell’assessorato regionale al territorio, il sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni ai camini deve essere conforme alla norma Uni En 14181:2005 e dovranno essere misurati i microinquinanti organici ed inorganici presenti ai camini.
A questo punto – come si prevedeva tutto dipenderàdalle strategie aziendali di Edipower.
Al tavolo romano non sarebbe emerso sostanzialmente nulla di nuovo rispetto a quanto si conosceva.
E cioè che la Centrale sarebbe obsoleta e che gli investimenti non sarebbero stati ammortizzati entro il 2014, epoca prevista per l’ entrata in funzione del cavo sottomarino.
Una sorta di “fuori gioco” di questo impianto che non potrebbe competere in termini di redditivitàrispetto alle centrali calabresi di ultima generazione.
E in tal senso anche ieri Edipower avrebbe chiesto una ulteriore dilazione dei tempi per l’adeguamento degli impianti, contestando alcune prescrizioni ritenute particolarmente restrittive
A Roma ieri erano presenti con un presidio anche diversi lavoratori che ribadiscono la necessità, di difendere i posti di lavoro. «Vedremo nei prossimi giorni – hanno affermato a caldo i sindacalisti – comunque sia, siamo pronti a scendere in campo per la difesa dell’occupazione».
Fonte: Gazzetta del Sud del 13 giugno 2009