Il terreno è ceduto proprio nel punto in cui quest’estate si è sviluppato il fortissimo incendio che ha devastato l’intera zona, bruciando diversi alberi e quindi indebolendo non poco le già precarie condizioni della collina.
Da questa mattina gli automobilisti avevano notato che delle pietre rotolavano lungo la carreggiata mettendo in pericolo i passanti.
Secondo una prima ricostruzione, un masso si sarebbe staccato dalla parete rocciosa intorno alle ore 19,30, in località Torre delle Ciavole, centrando un’auto in transito e provocando danni al vetro ed alla carrozzeria.
Per fortuna i passeggeri, anche se spaventati, sono rimasti illesi.
Altra nota dolente, come al solito, la tardiva mancata segnalazione della chiusura della strada al Km 92 ha causato disagio a centinaia gli automobilisti che si sono ritrovati la strada sbarrata e son dovuti arrivare a Patti per prendere l’autostrada e poter scavalcare la frana…………………ovviamente a pagamento.
Proprio una settimana fa la denuncia di Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi che aveva messo in guardia da possibili rischi idrogeologici derivanti dagli incendi:
«Gli incendi – aveva dichiarato Graziano – sono una grande piaga per il nostro Paese, non soltanto perchè sottraggono suolo produttivo all’agricoltura, perchè modificano il nostro straordinario paesaggio, perchè distruggono importanti ecosistemi, ma anche perchè espongono pericolosamente i territori devastati ad ulteriori rischi di frane ed alluvioni. Quando brucia la vegetazione, viene meno la sua proficua azione di drenaggio delle acque, viene meno l’azione di traspirazione delle piante, viene meno la capacità delle stesse piante di trattenere il terreno sottostante».
fonte: www.gioiosani.it