CI VOLEVA UN ESEMPIO… da De Andrè a “Scilipoti”, ma che bella gioventù a Brolo
Cronaca Regionale

CI VOLEVA UN ESEMPIO… da De Andrè a “Scilipoti”, ma che bella gioventù a Brolo

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Fotocronaca di una giornata che va al di là della contestazione.


Una serie di scatti che documentano una giornata di protesta, urbana, civile, politica, sociale, che è stata in grado, attraverso una sapiente gestione dei media, di rimbalzare sulla cronaca nazionale; ma che al di là dell’uomo e del politico di turno contestato o contestabile, nel caso Domenico Scilipoti, segna la chiave di volta dell’evoluzione “dell’essere giovani” a Brolo.
Segno di come, aggregandosi, discutendo, confrontandosi, anche grazie ai luoghi d’incontro, alle attenzioni, mai distratte, di un’amministrazione comunale intelligente, lungimirante, attenta, nei confronti delle esigenze e delle aspettative dei “ragazzi”, questi possano trovare spazi per esprimere ed esprimersi, dalla politica alla poesia, dalla musica al teatro, dall’impegno sociale all’autoironia.

Così la “domenica antiscilipoti” diventa una bandiera, non di una battaglia per la vittoria, nè di un’assalto all’arma bianca, ma di un riscatto fatto concretamente di idee e d’intelligenza, per affermare proprio la voglia di avere ancora quel sano entusiasmo giovanile, fatto di sogni, di ardore, di romantica voglia di fare, di concretezza e di protesta..
Così Brolo diventa ancora, come già fatto altre volte nel recente passato, un esempio, un laboratorio di idee, un momento di incontro per i “ragazzi” dei nebrodi, … finalmente un buon esempio di modelli e di comportamenti.

Elencare i fatti raccontandoli, vorrebbe rammentare la storia di Brolo degli ultimi  anni. Vorrebbe dire della Consulta e dei laboratori teatrali; delle nuove associazioni e dell’idea di spazi, o meglio “logge”, per poeti e per l’impegno sociale; dell’arte e della musica; di Pasolini e della Merini;  delle animazioni sacre fino ai grandi bagni di folla delle manifestazioni dove i giovani sono coinvolti sempre e direttamente;   …. ma non è questo, qui, l’obiettivo.
Oggi bisogna solo prendere atto che a Brolo l’inquietudine diventa attivismo, l’apatia si trasforma nel “fare”, la piazza diventa Agorà ed i Giovani costruiscono il fronte dell’aggregazione, motivati e organizzati. partecipi e promotori, tutti insieme testimonial di un paese che vuole crescere e che ci crede.

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25 Gennaio 2011

Autore:

admin


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