L’Ars approva un aumento per i deputati regionali di 900 euro al mese. Renato Schifani prende le distanze dall’aumento di stipendio che i deputati si sono concessi ieri. Il presidente della Regione ha commentato la vicenda a margine di un incontro con il presidente dell’Anci da cui è scaturito l’accordo per incrementare l’indennità anche dei sindaci.
I deputati dell’Assemblea regionale siciliana hanno aumentato i loro stipendi per quasi 11 mila lordi l’anno, pari a circa 890 euro al mese. Per settimane a tenere banco è stata la norma sull’adeguamento delle indennità ai sindaci, che aveva ricevuto il via libera in commissione Affari Istituzionali ed è stata stralciata in comissione Bilancio per il parere contrario del governo.
Il documento dei leghisti all’ARS
“Sosterremo in finanziaria la norma che aumenta l’indennità di carica di sindaci e amministratori comunali in Sicilia. Non è ammissibile una disparità di trattamento con i primi cittadini delle altre regioni. Occorre uno sforzo del Parlamento siciliano per allineare il trattamento economico di chi è in prima linea nei Comuni e svolge una funzione essenziale per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e per assicurare loro servizi fondamentali. Riteniamo che per dare una risposta immediata si possa destinare con un emendamento alla legge di stabilità la metà della somma necessaria direttamente dal bilancio regionale. In futuro è auspicabile che i fondi per le indennità di funzione siano a totale carico del Fondo regionale per le Autonomie locali”.
Lo affermano i deputati regionali della Lega, Marianna Caronia, Pippo Laccoto e Vincenzo Figuccia, assieme agli assessori Luca Sammartino e Mimmo Turano.
Il punto di Schifani
Riguardo ai circa 900 euro al mese che arriveranno nella busta paga dei deputati per “l’adeguamento all’indice Istat sull’inflazione” Schifani ha gettato la palla nella metà campo del Parlamento visto che l’aumento è stato deliberato durante la votazione del bilancio interno dell’Assemblea regionale siciliana: «L’Ars, nella sua piena autonomia che va rispettata, ha deliberato l’aumento delle indennità dei parlamentari, per adeguarle al costo della vita, in ottemperanza a una legge. Pertanto – ha proseguito il presidente – ritengo coerente e consequenziale che anche agli amministratori locali siciliani possa essere riconosciuto, al pari degli altri Comuni italiani, un miglioramento delle loro indennità, attraverso un intervento economico che possa essere modulato, in via bilanciata, tra finanza regionale e locale».