DIDATTICA ALTERNATIVA – I giorni del “successo” studentesco a Capo d’Orlando
Cronaca Regionale

DIDATTICA ALTERNATIVA – I giorni del “successo” studentesco a Capo d’Orlando

aperturadi Luca Scaffidi Militone.
 Si torna a far lezioni. Cronaca di un momento formativo e costruttivo.
DSC_0008Tornano giovedì, 16 dicembre 2010, alle consuete lezioni , gli studenti del liceo Lucio Piccolo di Capo d’Orlando, a conclusione delle cinque giornate che hanno vissuto in quella che è stata definita “Settimana di didattica alternativa”. DSC_0016A partire da venerdì 10 gli studenti hanno infatti dato vita ad una serie di attività culturali basate sul confronto e sull’originalità di tecniche alternative alle lezioni frontali convenzionali nella trattazione di temi che spesso, per la maniera in cui vengono affrontati, risultano di difficile comprensione o vengono visti con pregiudizio e quindi tralasciati.
DSC_0023Basti pensare alla giornata d’apertura, che ha permesso agli studenti, divisi in gruppi di lavoro autonomi e seguiti da studenti referenti appositamente nominati, di affrontare le diverse sfaccettature dell’argomento “Mafia”,  in modo tale che, alla fine della mattinata, fosse possibile un confronto delle diverse parti nella loro complementarietà.
DSC_0028DSC_0030O il secondo giorno, nel quale è stato particolarmente preso in considerazione un argomento vicino agli studenti, soprattutto in quest’ultimo anno che, più volte, è stato teatro dei molteplici movimenti studenteschi, ovvero  la Riforma Gelmini e le precedenti  riforme scolastiche italiane. Attraverso l’esame di argomentazioni legate alla scuola durante il periodo del fascismo e più in generale al processo di indottrinamento di tutto il popolo, ma in particolar modo dei più giovani attraverso la scuola, e di culto dello stato, proprio dei regimi dittatoriali, la giornata è stata inoltre un’occasione per parlare di libertà inalienabili e di storiche distopie.
Dopo aver discusso temi che spaziano dalla leggenda riguardo la nascita delle tre mafie tratta dal discorso dello scrittore Roberto Saviano  (Vieni via con me, seconda puntata, 15 novembre 2010, Rai Tre) al video realizzato dall’Associazione socio-culturale “Peppino Impastato” di Brolo, dal romanzo “1984” di George Orwell alla storia di Alan More “V for Vendetta”, gli studenti, hanno ripreso le attività il lunedì successivo.
DSC_0039DSC_0104Il liceo ha infatti avuto come ospite il dottor. Sapone, psicologo, che ha trattato l’argomento stabilito per la giornata, droga e tossicodipendenza, all’interno della palestra dell’istituto, in modo da permettere a ciascun alunno di seguire il discorso. Più variegata la giornata di martedì, durante la quale hanno preso vita iniziative diverse spesso totalmente improvvisate.
Così, alcuni ragazzi hanno preferito approfondire la conoscenza su Pier Paolo Pasolini, poliedrico intellettuale italiano spesso totalmente disconosciuto da parte degli studenti e non solo, attraverso la proiezione di documentari come quello realizzato su di lui dall’associazione sopra citata o la lettura di sue poesie, altri invece hanno destinato la loro attenzione ad argomenti più propriamente filosofici come quelli trattati dal professore Pagano durante la stessa mattinata, o si sono spostati al Cineteatro per assistere alla proiezione del film “Mine vaganti”.
DSC_0109DSC_0111Ed è stato mercoledì il giorno conclusivo della manifestazione.Incentrata sul tema della religione, la giornata ha potuto godere della presenza di Fra’ Felice, conosciuto nel comprensorio nebroideo  per pacatezza ed apertura al dialogo, oltre che, indubbiamente, per competenza teologica.
Gli ottimi esiti dal punto di vista culturale di queste cinque giornate e la soddisfazione manifestata dagli studenti e dai docenti, dai rappresentanti d’istituto e dagli organizzatori volontari, oltre che dagli ospiti che hanno preso parte all’evento, lascia sperare in una possibile ripetizione di attività analoghe durante l’anno scolastico. Sebbene l’iniziativa fosse stata vista da parecchi con molta diffidenza, il successo, testimoniato anche, e soprattutto, dalla soddisfazione di tutti coloro che si sono adoperati affinché tutte le attività potessero dar frutto, dà parecchi spunti di riflessione.
Si può infatti affermare che, contro coloro che troppo spesso tendono ad esprimere opinioni negative riguardo agli studenti ed alle nuove generazioni, indifferentemente che ad esprimere ciò siano ministri o vagabondi, esistono ancora oggi le eccezioni.
DSC_0116Come sempre del resto, è sbagliato fare “di tutta l’erba un fascio” e sminuire anche coloro che, magari in maniera eccezionale, sviluppano anche autonomamente una cultura costruita fondamentalmente sulla curiosità e sulla voglia di apprendere e di ricevere. La scuola può far tanto nella formazione di queste eccellenze.
Prima di tutto offrire sempre la libertà di manifestare il proprio pensiero attraverso eventi che permettano a ciascun alunno di “mettersi in gioco” e di far valere i propri argomenti, promuovendo giornate legate all’arte ed alla cultura, eliminando gli ostacoli che troppo spesso si frappongono fra un ragazzo dalla curiosità sopita e l’argomento che potrebbe stimolarlo ad aprire la propria mente ed a sviluppare curiosità e pensiero critico.
Perché diciamocelo, un professore che, alla luce dei risultati ottenibili attraverso un evento ben curato, non permette agli studenti di parteciparvi fissando compiti o interrogazioni, mostra il carattere peggiore della scuola e ne mortifica l’immagine facendo nascere pregiudizi e diffidenze.

DSC_0128Tornano al 16 dicembre 2010, alle consuete lezioni , gli studenti del liceo L.Piccolo di Capo d’Orlando, a conclusione delle cinque giornate che hanno vissuto in quella che è stata definita “Settimana di didattica alternativa”.

A partire da venerdì 10 gli studenti hanno infatti dato vita ad una serie di attività culturali basate sul confronto e sull’originalità di tecniche alternative alle lezioni frontali convenzionali nella trattazione di temi che spesso, per la maniera in cui vengono affrontati, risultano di difficile comprensione o vengono visti con pregiudizio e quindi tralasciati.

Basti pensare alla giornata d’apertura, che ha permesso agli studenti, divisi in gruppi di lavoro autonomi e seguiti da studenti referenti appositamente nominati, di affrontare le diverse sfaccettature dell’argomento “Mafia”,  in modo tale che, alla fine della mattinata, fosse possibile un confronto delle diverse parti nella loro complementarietà.

O il secondo giorno, nel quale è stato particolarmente preso in considerazione un argomento vicino agli studenti, soprattutto in quest’ultimo anno che, più volte, è stato teatro dei molteplici movimenti studenteschi, ovvero  la Riforma Gelmini e le precedenti  riforme scolastiche italiane.

Attraverso l’esame di argomentazioni legate alla scuola durante il periodo del fascismo e più in generale al processo di indottrinamento di tutto il popolo, ma in particolar modo dei più giovani attraverso la scuola, e di culto dello stato, proprio dei regimi dittatoriali, la giornata è stata inoltre un’occasione per parlare di libertà inalienabili e di storiche distopie.

Dopo aver discusso temi che spaziano dalla leggenda riguardo la nascita delle tre mafie tratta dal discorso dello scrittore Roberto Saviano  (Vieni via con me, seconda puntata, 15 novembre 2010, Rai Tre) al video realizzato dall’Associazione socio-culturale “Peppino Impastato” di Brolo, dal romanzo “1984” di George Orwell alla storia di Alan More “V for Vendetta”, gli studenti, hanno ripreso le attività il lunedì successivo.

DSC_0203Il liceo ha infatti avuto come ospite il dottor. Sapone, psicologo, che ha trattato l’argomento stabilito per la giornata, droga e tossicodipendenza, all’interno della palestra dell’istituto, in modo da permettere a ciascun alunno di seguire il discorso.

Più variegata la giornata di martedì, durante la quale hanno preso vita iniziative diverse spesso totalmente improvvisate. Così, alcuni ragazzi hanno preferito approfondire la conoscenza su Pier Paolo Pasolini, poliedrico intellettuale italiano spesso totalmente disconosciuto da parte degli studenti e non solo, attraverso la proiezione di documentari come quello realizzato su di lui dall’associazione sopra citata o la lettura di sue poesie, altri invece hanno destinato la loro attenzione ad argomenti più propriamente filosofici come quelli trattati dal professore Pagano durante la stessa mattinata, o si sono spostati al Cineteatro per assistere alla proiezione del film “Mine vaganti”.

DSC_0217Ed è stato mercoledì il giorno conclusivo della manifestazione.Incentrata sul tema della religione, la giornata ha potuto godere della presenza di Fra’ Felice, conosciuto nel comprensorio nebroideo  per pacatezza ed apertura al dialogo, oltre che, indubbiamente, per competenza teologica.Gli ottimi esiti dal punto di vista culturale di queste cinque giornate e la soddisfazione manifestata dagli studenti e dai docenti, dai rappresentanti d’istituto e dagli organizzatori volontari, oltre che dagli ospiti che hanno preso parte all’evento, lascia sperare in una possibile ripetizione di attività analoghe durante l’anno scolastico. Sebbene l’iniziativa fosse stata vista da parecchi con molta diffidenza, il successo, testimoniato anche, e soprattutto, dalla soddisfazione di tutti coloro che si sono adoperati affinché tutte le attività potessero dar frutto, dà parecchi spunti di riflessione. Si può infatti affermare che, contro coloro che troppo spesso tendono ad esprimere opinioni negative riguardo agli studenti ed alle nuove generazioni, indifferentemente che ad esprimere ciò siano ministri o vagabondi, esistono ancora oggi le eccezioni.

DSC_0248Come sempre del resto, è sbagliato fare “di tutta l’erba un fascio” e sminuire anche coloro che, magari in maniera eccezionale, sviluppano anche autonomamente una cultura costruita fondamentalmente sulla curiosità e sulla voglia di apprendere e di ricevere. La scuola può far tanto nella formazione di queste eccellenze.

Prima di tutto offrire sempre la libertà di manifestare il proprio pensiero attraverso eventi che permettano a ciascun alunno di “mettersi in gioco” e di far valere i propri argomenti, promuovendo giornate legate all’arte ed alla cultura, eliminando gli ostacoli che troppo spesso si frappongono fra un ragazzo dalla curiosità sopita e l’argomento che potrebbe stimolarlo ad aprire la propria mente ed a sviluppare curiosità e pensiero critico.

DSC_0294Perché diciamocelo, un professore che, alla luce dei risultati ottenibili attraverso un evento ben curato, non permette agli studenti di parteciparvi fissando compiti o interrogazioni, mostra il carattere peggiore della scuola e ne mortifica l’immagine facendo nascere pregiudizi e diffidenze.DSC_0297

16 Dicembre 2010

Autore:

admin


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