“Bisogna farlo tutti, così da dare un segnale forte all’Italia e al mondo intero. Incominciamo a farci rispettare!”
Questo in sintesi il diktat – forte e determinato – del progetto di disobbedienza civile proposto dal cultore di storia siciliana, trasformando l’espressione di voto in una forma di lotta politica, attuata da un singolo individuo che nel caso specifico tende a divenire composta da un gruppo di persone, che comporta la consapevole violazione di una precisa norma di legge – il votare – trasformandola in una protersta civile e nel caso mediatica.
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