Sen. Beppe Lumia – Commissione Parlamentare Antimafia
«I siciliani conoscono bene il presidente Crocetta e chiedono a lui una vera rivoluzione. Il Presidente Crocetta non è stato eletto per garantire la continuità nel governo della Regione ma una vera e propria discontinuità. La politica che lo vuole sostenere deve comprendere che questa è la vera sfida: la discontinuità. L’impresa, difficile e rischiosissima è quella di porre discontinuità nei confronti di quella macchina infernale della Regione Siciliana. Macchina infernale costruita per intermediazione … maledetta intermediazione burocratica e clientelare, spesso affaristico-mafiosa in tutti i settori. Questa macchina infernale deve essere messa da parte. Bisogna costruire un’altra Regione … progettuale … che va nei territori e si metta a servizio dei giovani, delle scuole, della comunità, delle imprese, etc. Questo è quello che si deve fare. Per realizzare tutto ciò occorre una forza, un grande partito che metta da parte quella macchina infernale, che metta da parte la ricerca di rimpasti e si butti con il cuore e con la testa in questa missione e dica al Presidente Rosario Crocetta: “siamo con te, vai avanti, ti accompagniamo, ti sosteniamo e ti proteggiamo nei rischi che stai correndo. Il PD nasce, vive per cambiare la Sicilia, non per sostituirsi (levati tu che mi metto io). Siamo andati al governo per intermediare anche noi o per fare la rivoluzione? Questo è quanto dobbiamo decidere, stabilire».
On. Rosario Crocetta – Presidente della Regione Siciliana
«Un ringraziamento sincero al sindaco Sottile ed agli amici del PD e del Megafono. Un saluto al sindaco di Ficarra, Basilio Ridolfo, candidato come segretario provinciale del PD. Voglio essere molto chiaro. Cito un verso di S. Penna “non aspettatevi da me opere pie”. La rivoluzione, la rivoluzione del governo Crocetta … La rivoluzione non è che si fa puntando ai consensi ma partendo dal consenso. La macchina burocratica deve rinnovarsi … questo non trova consensi, certamente! Abbiamo uno scempio che è stato ininterrotto da 50 anni in Sicilia … scempio che ha snaturato la macchina burocratica, la società siciliana. C’è una linea netta di demarcazione … c’è chi cerca consensi, facendo gli interessi di questo e di quello e chi no. Mi chiedo, dove sono stati coloro che hanno permesso questo scempio? Dove sono stati? Per esempio: no alle discariche … si ovviamente a quelle private … alla gestione dei rifiuti da parte di 4 ditte private … poi ti ritrovi che vogliono fare una discarica nel greto del torrente … Il nostro Partito non ha visto niente? Non sapeva reagire? Quale opposizione garantiva? Bene! La questione, vedete, non è il rapporto fra PD e Crocetta … ma fra PD e la rivoluzione. E’ la prima volta che la Sicilia avvia una riforma, un cambiamento … e lo fa con il governo Crocetta. Ma scusate … è il sistema che cerca i consensi che vogliamo? Il consenso è quello che ti viene libero, pulito, spontaneo; i consensi … Io sono un atto d’insurrezione vivente rispetto al sistema di potere. Io mi considero uno che non ha nulla a che fare con il sistema di potere».
Interviste
Mariella Lo Bello – Assessore Regionale territorio e Ambiente
– Assessore, si riesce a creare un clima di serenità, a superare i dissidi?
«Dalle parole che sono venute da questo dibattito, con le conclusioni di Crocetta, credo ci siano tutti i presupposti. C’è bisogno di parlare non tanto della forma che vogliamo ma dei contenuti che vogliamo affrontare. Il governo Crocetta ha cercato di ristrutturare la Sicilia abbattendo quelle pareti che avrebbero messo in pericolo la stabilità dell’intero “edificio”. Sin ad ora abbiamo costruito dando opportunità: tante donne sono, ora, dentro i Consigli comunali; abbiamo cercato di fare un lavoro che va verso la semplificazione; abbiamo liberato una serie di risorse da parte della Comunità Europea, come mai era stato fatto. Tutte le cose che stanno dentro il lavoro fatto hanno bisogno di trovare un sostegno al di là delle criticità che vengono affrontate e messe sul piatto come se la soluzione del problema debba essere affrontata con un nome che significa rimpasto. Mi pare di capire che il Presidente Crocetta abbia, invece, detto le verifiche si, ma certamente i rimpasti no. Le verifiche vanno fatte sul lavoro svolto, va corretto ciò che non è stato fatto bene, va sostituito chi ha rallentano o non è all’altezza del compito … di certo non perché ci si riunisce dicendo: ciò va sostituito. Io credo che sia stato un errore politico quello di affrontare questa questione in questi termini. Credo che ci sia un’occasione straordinaria che è quella di un governo Crocetta che deve poter continuare a lavorare non perdendo di vista la missione che ha accompagnato la sua elezione. Questo è un governo straordinariamente diverso dagli altri perché ha un Presidente straordinariamente diverso dagli altri. Non equilibrismi … ma equilibrio nel governo, non equilibrismi tra le forze … ma equilibrio nelle scelte che devono guardare all’interesse collettivo. La pratica, invece, per cui oggi paghiamo un prezzo molto caro è quella che guarda gli interessi personali piuttosto che quelli collettivi. Abbiamo bisogno di realizzare una rivoluzione … la stiamo facendo ed abbiamo bisogno di continuare».
On. Davide Faraone – Deputato Nazionale
– Oggi, onorevole, ospite in questa Festa Democratica. Quali le sue impressioni?
«Deve dire che è stata un esperienza particolare, positiva anche perché il PD feste non ne fa più. In tutta Italia il PD fa le feste … in Sicilia le ha annullate dall’ agenda. Essere ospite ad una festa democratica, una vera eccezione, è stata per me una cosa bella … dibattito di qualità … tanta gente … per cui sono davvero molto soddisfatto».
– In merito alle polemiche tra PD e Megafono … sembra che questa Festa voglia dimostrare che queste due forze possano lavorare insieme … è così?
«Qua in Sicilia in questi anni siamo stati veramente pochi nel centro sinistra per politiche fallimentari di gruppi dirigenti che si sono susseguiti … sinceramente fare una polemica fra quelli di sinistra che hanno vinto l’elezioni mi sembra una follia. Credo che la polemica debba essere fatta dal centro destra e vada allargato il fronte del centro sinistra. Il PD deve essere un partito maggioritario che vince l’elezioni … non che partecipa e basta. Purtroppo in questi ultimi anni sia a Roma che in Sicilia siamo stati semplicemente partecipi. Una volta che si vince con Crocetta va sostenuto questo governo vanno create le ragioni per andare avanti insieme … altrimenti si va a votare».
Presidente Rosario Crocetta
– Si riuscirà, Presidente, a superare i dissidi?
«Sicuramente sì. Io credo che tutta la base del partito vuole che si superino queste cose. Bisogna cominciare a guardare ai problemi, obiettivi, progetti … ed andare avanti perché la Sicilia non si può permettere il lusso di perdere tempo».
– Quali gli obiettivi?
«Obiettivi importanti: il disegno di legge sui consorzi, sulle città metropolitane; il bilancio; la legge sullo sviluppo».
– Come vede, Presidente, la riforma del Welfare?
«La concepisco come una serie di misure reali, come una serie di servizi; penso ad un intervento come un contributo per pagare la casa ai più poveri … un servizio a favore degli anziani, dei diversamente abili. In questo momento io credo che sia un problema affrontare l’emergenza povertà insieme a quella dell’imprese, perché su questo creiamo una tranquillità sociale e la possibilità di una ripresa».
Foto:Antonio Visalli. Testo: Alberto Visalli