La vicenda di Castell’Umberto merita raccoglimento e riflessione. Ecco quel che pensa Francesco Calanna.
La storia dell’umanità è cadenzata da migrazioni storiche per cause diverse: carestia, guerre, persecuzioni e altro.
Si narra che anche Roma venne fondata da un popolo in fuga, dopo che la loro città era stata distrutta e bruciata.
Anche i nostri avi e antenati Siciliani sono stati costretti per fame e disperazione a cercare in massa altrove il proprio futuro, siamo stati accolti dai popoli europei e d’oltreoceano e oggi siamo il vanto di quei paesi che ci hanno accolti, senza innalzare frontiere e senza avere paura del diverso.
Ecco perché non condivido l’azione del sindaco di Castell’Umberto, che rischia di scatenare le paure più profonde e i sentimenti più negativi.
La parola di FRANCESCO, il PAPA umile, ci incoraggia a non aver paura del diverso ad ospitare il viandante e il migrante e dare da mangiare e bere a chi non ce l’ha.
Orsù dunque caro Sindaco non nasconderti dietro ad irrilevanti pretesti, riponi nella teca la FASCIA TRICOLORE che è simbolo di un’altra storia e racconta del cuore grande e solidale del POPOLO ITALIANO.
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