Garibaldi era eroe o bandito? Briganti erano i piemontesi invasori o chi era rimasto fedele al Re Borbone? Esiste una questione meridionale o l’esatto contrario. E i libri di storia dicono proprio tutto? Fenestrelle fu un lagher dove furono fatti morire i soldati borbonici, duo siciliani per alcuni? Civitella del Tronto fu l’ultima bandiera? Domande queste a cui si cercherà di dare risposta il due giugno nel corso della 2° edizione della manifestazione “A colloquio con la storia“, fortemente voluta da Enza Caputo e organizzata dall’Associazione “Euravia Onlus” con il patrocinio del Comune di Castell’Umberto, che quest’anno si occuperà di Brigantaggio e questione meridionale
Per l’occasione, una mostra tematica e il “Festival del libro e dell’editoria siciliana”. Si comincerà alle 10 nell’aula consiliare, dopo i saluti dell’assessore alla cultura prof.ssa Sarina Battagliola e la vice presidente dell’Associazione Enza Caputo, con la rassegna “La storia ci parla” curata da Marcello Russo, sul massacro di Bronte ordinato da Nino Bixio, per spostarsi alle 12,30, nella Villa Pertini dove, tra l’altro, sarà presentato il libro di Michelangelo Ingrassia, relatore Mauro Buscemi, ”Braccianti e contadini in Sicilia contro il fascismo”, edito dalla “People&Humanities di Palermo.
Intervallato da un momento dedicato ai bambini, curato dalla libreria “Capitolo 18” di Patti, seguirà “Xarabas, il vigneto del diavolo”(Armenio editore), romanzo introspettivo e non solo, del regista Pino Pullella presentato dal giornalista Enzo Caputo moderatore del successivo dibattito “1861 – Tra brigantaggio e questione meridionale”, cui parteciperanno Sonia Zaccaria presidente del Comitato scientifico “Studi Storici Siciliani” di Gangi, lo storico Gero di Francesco, il giornalista Giuseppe Falcone, Valerio Romitelli scrittore e docente dell’Università di Bologna Dirigente del Gruppo di ricerca di etnografia del pensiero e Dario Pruiti presidente dell’Arci di Catania.
In scaletta anche “Una storia nella storia”, curata dalla passione di Calogero Prestileo.
Alle 20,30 “Jam session” , mentre a rendere il senso della sicilianità di un popolo, stretto tra il blasone e l’aspersorio, sarà l’artista nasitana Oriana Civile e il gruppo ”Spizzicusi band folk”, rispettivamente alle 21 e alle 22,30 che arricchiranno il percorso musicale curato da Nadia Ben Alì.
Non poteva mancare “Arrivaru i cammisi- garibaldi in Sicilia” mostra il cui titolo è tratto dall’omonima canzone del cantautore umbertino Vincenzo Lo Iacono.
Librerie e case editrici presenti
Libreria Euforie – Castell’Umberto Libreria Papershop – Castell’Umberto Libreria Mosca – Capo D’Orlando Libreria Capitolo 18 – Patti Libreria Edicolè – Patti Armenio Editore – Brolo Casa editrice Kimerik – Patti Casa editrice People and Humanities – Palermo Bonfirraro Editore- Barrafranca (Enna)
“Oriana Civile canta la Sicilia”
Il prossimo due giugno alle 21, “Oriana Civile canta la Sicilia”.
L’artista nasitana presenterà una selezione di preziosi documenti etnomusicologici raccolti sul campo dal 1800 ad oggi direttamente dalla viva voce del popolo. “Un’isola consumata e oppressa dalla povertà”- quella che “andrà in scena” nella villa Pertini – in cui la musica accompagnava ogni forma di lavoro e tempo libero”.
Quasi una lezione-concerto in cui Oriana, studiosa e superba interprete di questo repertorio già dal 2005, unisce ai canti, oltre raffinata bellezza dei testi lirici gli spaccati di vita in cui venivano eseguiti.
Un repertorio particolare il tema con la seconda edizione dell’evento “A colloquio con la storia”, giornata di incontri, dibattiti, convegni e mostre che inizierà a nel paesino nebroideo alle 10 del mattino.
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