Dissesto e gestione del territorio. Su quest’argomento si è svolto a Gioiosa Marea l’incontro, una due giorni di serrato dibattito ed argomentare, voluta dall’ordine dei geologi di Sicilia.
Una scelta non casuale se si pensi a quanto nella passata stagione abbia patito il territorio messinese e dove anche il paese ospitante del convegno ha visto mettere alle corde la sua economia e la stessa “sicurezza†del paese a rischio isolamento per frane e smottamenti.
Gioiosa Marea infatti è tra i comuni che ha pagato il caro prezzo, nell’ultimo quinquennio, i danni causati dalle frane e mareggiate.
Al ospitare la trentesima giornata di studi dell’ordine dei geologi di Sicilia è stato l’auditorium comunale ed a fare gli onori di casa ci ha pensato il sindaco Ignazio Spanò affiancato da Giuseppe Buzzanca – sindaco di Messina – che nella qualitàdi componente della commissione territorio all’Ars che ha ricordato la sua esperienza, era presidente della provincia messinese, quando si avviarono i progetti di ripascimento che interessarono numerosi tratti di costa messinese.
Tra gli interventi anche quello di Gian Vito Graziano, presidente dell’Ordine dei Geologi che ha affermato:“Quello che è successo nei mesi scorsi in questa provincia non può spiegarsi soltanto con un eccezionale periodo di piogge. Le ragioni del dissesto sono più complesse e si sconta la mancanza di programmazione della politica†Graziano ha anche evidenziato che “qualcosa potrebbero farla anche i comuni stessi. La figura del geologo manca completamente negli uffici tecnici e questo può essere spiegato con i pochi soldi a disposizione degli enti locali. Penso però all’importanza che un professionista dello studio geologico può avere nelle commissioni edilizie soprattutto in tema di prevenzioneâ€Â, concludendo: “ In attesa di fronteggiare il dissesto si potrebbe evitare di costruire in zone a rischio e programmare meglio il futuroâ€Â.