GIOIOSA MAREA – Rischiano di rimanerci “secchi” dentro un lava a secco
Cronaca Regionale

GIOIOSA MAREA – Rischiano di rimanerci “secchi” dentro un lava a secco

La lavanderia è sul corso di Gioiosa Marea, qui stamani, per cause da definirsi, sei persone sono rimaste intossicate. Tra queste anche la titolare dell-esercizio commerciale.

Tutto a causa ella fuoriuscita una notevole quantità di perclorato di sodio, prodotto utilizzato nel lavaggio a secco degli indumenti.

La prima a sentirsi male è stata la titolare del lava a secco, poi due passanti che tentavano di portarla fuori dal locale, si sono accasciati per le eccessive esalazion, quindi si sono sentiti male altri volontari che sono intervenuti a loro volta per soccorrere i primi.

Immeditamente sono scattati i soccorsi e le persone intossicate sono state trasportate al pronto soccorso dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti.

Sono stati, alla fine, quindi sei i ricoverati tra cui un carabiniere non in servizio che è intervenuto a prestare soccorso ma fortunatamente nessuno corre pericolo di vita.

Per saperne di più scarica il manuale

http://www.lavorosano.eu/guide/Guida%20INAIL%20-Rischi%20per%20settore%20lavanderie.pdf

COSASAPERE

Principali rischi per la salute: il ripetuto contatto con il liquido può causare dermatiti.

Alte concentrazioni possono produrre irritazione agli occhi ed al naso.

Esposizioni acute possono causare depressione del Sistema Nervoso Centrale, lesioni epatiche e morte anestetica. Sintomi di sovraesposizione includono malessere, capogiri, mal di testa, aumento della sudorazione, barcollamento e rallentamento della capacità mentale.

Principali rischi per l’ambiente: la sostanza è tossica nei confronti degli organismi acquatici.

• Presenta solo un pericolo limitato per l’ambiente:

• scarsa persistenza (t 1/2 globale = 5 mesi);

• basso potenziale di bioaccumulazione;

• alta volatilità;

• biodegradabilità (in condizioni anaerobiche adattate).

Sotto l’azione del calore si decompone emettendo gas tossici.

Misure di primo soccorso
Non somministrare liquidi o indurre il vomito se il paziente è in stato di incoscienza oppure ha le convulsioni.

In caso di contatto con gli occhi

Lavare con acqua abbondante

In caso di inalazione

Trasportare all’aria aperta. In caso di arresto respiratorio, praticare respirazione bocca a bocca. In caso di respirazione difficile, far somministrare ossigeno da personale qualificato. Chiamare un medico o trasportare al pronto soccorso

In caso di ingestione

Non indurre il vomito. Chiamare un medico e/o trasportare immediatamente al pronto soccorso.

Contatto con la pelle

Lavare con acqua corrente o con doccia

Avvertenze per il Medico

Poiché, quando inspirato, può verificarsi un rapido assorbimento attraverso i polmoni con effetti sistemici, la decisione se indurre o meno il vomito deve essere presa da un medico.

Se viene praticata lavanda gastrica si suggerisce controllo endotracheale e/o esofageo.

Pericoli da aspirazione polmonare devono essere valutati nei confronti della tossicità quando si prende in considerazione la lavanda gastrica.

In presenza di ustione, trattare come ustione termica dopo decontaminazione.

L’esposizione può aumentare l’irritabilità miocardica. Non somministrare farmaci simpaticomimetici, se non in caso di assoluta necessità. Nessun antidoto specifico. Praticare una terapia di supporto. Il trattamento deve essere basato sulla valutazione del medico in risposta alle reazioni del paziente.

Misure antincendio

Mezzi di estinzione

Acqua nebulizzata

Prodotti di combustione pericolosi

Esposto al calore del fuoco il prodotto può decomporsi rilasciando acido cloridrico e piccole quantità di cloro e di fosgene.

Equipaggiamento di protezione per gli addetti all’estinzione

Indossare autorespiratori autocontenenti del respiro a pressione positiva ed indumenti protettivi antincendio (comprendenti casco, giacca, pantaloni, stivali e guanti).

Misure in caso di fuoriuscita accidentale

Precauzioni collettive

Arrestare la perdita se l’operazione non rappresenta un pericolo. Portare, se possibile, il contenitore danneggiato all’esterno in una zona isolata e ben ventilata e trasferire il contenuto in un altro recipiente chiuso e correttamente etichettato.

Predisporre una adeguata ventilazione. Delimitare l’area contaminata.

Fare allontanare tutte le persone non indispensabili. Eliminare le fonti di accensione (fiamme libere, scintille, superfici calde, ecc..) onde evitare la possibile decomposizione.

Precauzioni individuali

Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi e proteggere le vie respiratorie: usare autorespiratore ad aria, se si opera in ambiente chiuso, se l’ossigeno è insufficiente o in caso di rilevanti emanazioni di prodotto.

Precauzioni ambientali

Impedire la contaminazione dell’acqua di falda e di superficie.

Metodi di pulizia

Piccoli spargimenti: assorbire con materiale assorbente (sabbia o terra) e mettere in un contenitore chiuso e correttamente etichettato per lo smaltimento

Grossi spargimenti: evacuare l’area. Contenere il liquido e trasferire in contenitori chiusi correttamente etichettati per lo smaltimento.

Ridurre lo sviluppo di vapori mediante acqua nebulizzata.

Manipolazione e stoccaggio

Manipolazione
Usare ragionevole cura e cautela. Evitare di respirare i vapori.

I vapori di questo prodotto sono più pesanti dell’aria e si raccolgono in zone basse come buche, serbatoi di deposito e altre zone circoscritte.

Stoccaggio

Immagazzinare in un’area fredda, asciutta, ben ventilata, lontano dalle fonti di incendio e di calore

23 Giugno 2012

Autore:

admin


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