La manifestazione svolta a Brolo, sabato al palatenda, promossa dal Forum dei Giovani “Principi Lancia” ha colto nel segno, portando al confronto 34 aziende, 5 ordini professionali, tanti giovani, in quella che bel lungi dall’essere la “fiera del cercalavoro” è stata l’expo d’orientamento verso il mondo del lavoro.
Passaggio importante verso l’occupazione e lo sviluppo, la voglia di fare sul territorio, l’esempio di aziende ed associazioni che ci credono ancora, che hanno fatto, che non mollano e che vogliono guardare con ottimismo, verso il futuro.
Un appuntamento, sicuramente perfettibile, perché siamo maniaci della perfezione, ma certamente che può considerarsi un successo e fiore all’occhiello di questo Forum, che ha riversato impegno e attenzione, lavoro ed energie, in una manifestazione cresciuta in poche settimane, e già questo è un miracolo, che guarda avanti e che punta già alla prossima edizione.
A margine di questa, appene smontati gli stand che hanno animato l’Expo, vengono fuori alcune considerazioni, nate anche dall’esperienza dello sportello “informagiovani” che il comune di Brolo, tramite il funzionario , la dottoressa Angela Fogliani, ha allestito proprio destinandolo all’informazione ed all’orientamento, che l’istruzione e la formazione svolgono, in un ruolo chiave nella trasformazione dell’Unione europea in una società ed economia della conoscenza di caratura mondiale.
Da quando nel 2000 è stata adottata la strategia di Lisbona, la cooperazione politica in materia di istruzione e formazione è stata rafforzata prima attraverso il programma di lavoro “Istruzione e formazione 2010” e, successivamente, attraverso il quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione “ET 2020”.
Questa cooperazione ha portato alla definizione di obiettivi e iniziative comuni che abbracciano tutti i tipi di istruzione e formazione e tutte le fasi dell’apprendimento permanente e sono sostenuti da specifici programmi di finanziamento quali il programma di Apprendimento Permanente 2007-2013 , il programma Gioventù in Azione, Erasmus Mundus 2009-2013, Erasmus per Giovani Imprendtiori. ecc. e da alcune reti ed agenzie, in particolare dall’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione e la Cultura e dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia.
“L’esperienza del Job Day – dice Angela Fogliani – è stata un’opportunità importante non solo per parlare dei vari Programmi (“Leonardo”, “Erasmus per Giovani imprenditori” , “Gioventù in Azione” dei loro obiettivi, delle azioni, dei destinatari, e così via, ma è stata soprattutto un’opportunità per testimoniare il valore della mobilità per l’apprendimento nel percorso personale e professionale di chi vi partecipa”.
Negli anni fino al 2020 la generazione di giovani europei, 15-29 anni di età, diminuirà del 10% e questo avrà un profondo impatto sull’educazione, l’economia e la società. Nello stesso periodo i cambiamenti tecnologici saranno sempre più diffusi e la competizione globale aumenterà.
L’Unione Europea dovrebbe creare una generazione attrezzata per far fronte alla nuove sfide globali, con un approfondito senso di identità europea, di apertura e cooperazione.
Questo è il motivo principale per cui la mobilità per l’apprendimento e la formazione dovrebbe diventare una caratteristica naturale degli Europei ed un’opportunità da dare a tutti i giovani per rafforzare la competitività dell’Europa, per costruire la sua società alta intensità di conoscenza e per approfondire il senso dell’identità europea e della cittadinanza nella sua generazione giovanile.
Da queste premesse e considerazione la stessa Fogliani – oggi punto di riferimento nella progettazione europea per la mobilità e la formazione anche per altri enti comunali, grazie all’esperienza maturata in work shop e corsi di formazione all’estero che hanno reso Brolo, spesso unico rappresentante dell’Italia – “Con questo approccio ho cercato di parlare con i giovani che hanno visitato lo stand che il Comune di Brolo ha appositamente allestito per l’occasione. Sono stati soprattutto giovani che vivono una condizione di minori opportunità sotto diversi punti di vista (sociali, geografici, economici, familiari, ecc.) e giovani (ma anche meno giovani) che hanno completato il loro percorso di studi e sono disponibili sul mercato del lavoro ma si sono fermati, incuriositi, anche molti ragazzi che non studiano, non sono impegnati in attività formativa e non lavorano, i cosiddetti NEET. In altre parole – dice la responsabile dell’ufficio comunale “informagiovani”- , i soggetti più deboli nell’attuale crisi economica: persone senza una qualifica professionale o scarsamente qualificate per le quali ,in un mondo sempre più aperto alla concorrenza, trovare un lavoro è sempre più difficile se non addirittura impossibile.
E continuando – A loro mi sono rivolta cercando di fare comprendere che l’Europa può essere una grande opportunità per chi oggi deve affrontare il problema dell’inserimento nel mondo del lavoro ma che per potere accedere al mercato del lavoro europeo è necessario possedere non solo un titolo di studio o una specializzazione che sia riconosciuta anche all’estero e una buona conoscenza delle lingue , ma soprattutto una professionalità che permetta di concorrere a livello europeo e le competenze chiave da sviluppare in tutto l’arco della vita per affrontare con successo un mondo del lavoro in costante e rapida evoluzione”.
Ed ancora “L’Europa ha bisogno di una forza lavoro flessibile, che sappia adattarsi agli sviluppi dell’economia, all’intensificarsi della concorrenza, alla rapida evoluzione delle tecnologia, deve favorire la nascita di attività e industrie sostenibili, ha bisogno di più imprenditori, non richiede più qualifiche formali di livello elevato ma prevalentemente attitudini e competenze più diversificate rispetto al passato anche recente.
Ecco perché la mobilità per l’apprendimento , in tutte le sue declinazioni, formali , informali non formali, dovrebbe diventare la regola (piuttosto che l’eccezione che è oggi) nel percorso di vita, non solo scolastica o professionale di ogni giovane europeo.
Tuttavia permangono ancora troppi ostacoli perchè la mobilità sia realmente accessibile per tutti: ostacoli linguistici, economici, accademici, fiscali, amministrativi.
Sono necessarie risposte pratiche e concertate da parte di tutti i responsabili, a ogni livello, da quello europeo a quello locale.
Rendere la mobilità per l’apprendimento e la formazione una regola e non l’eccezione come avviene oggi , deve essere una strategia politica e quindi deve tradursi non solo in un incremento delle risorse finanziarie destinate ai programmi di mobilità nella prossima programmazione europea 2014/2020 ma deve essere una precisa scelta politica anche a livello nazionale, regionale e locale.
Iniziative come il Job Day di Brolo sono utilissime e vanno incrementate ma non può più bastare la lungimiranza e l’impegno di singoli amministratori o di singoli organismi di partecipazione locale : L’Europa della conoscenza ha iniziato il suo cammino e per raggiungere la meta sono necessarie strategie di informazione mirate e di qualità , accesso facilitato a strumenti d’informazione efficaci , aiuto e sostegno per intraprendere l’avventura di un’esperienza formativa e di apprendimento in Europa.
Solo dando ai giovani opportunità concrete per studiare, formarsi, lavorare, viaggiare, vivere, crescere , emanciparsi possiamo fare dell’Europa della conoscenza una realtà quotidiana per tutti i cittadini”.
Un’attività che ovviamente non si ferma qui.
I nuovi bandi consentiranno anche alle Aziende di poter accedere ai finanziamenti del programma Erasmus per Giovani Imprenditori, che per l’anno 2013 ha una dote finanziaria di circa 5 milioni di euro. In quest’ambito il comune di Brolo sta già lavorando su un grande progetto d’informazione e formazione.
Info Comune di Brolo, Sportello Informagiovani. 0941561224 info: informagiovani@comune.brolo.me.it