Pubblichiamo la lettera che i ragazzi della III B hanno scritto al sindaco di Parete, subito dopo il suo “no” alla camorra.
Ha abbandonato la processione che il prete del suo paese voleva far passare sotto la finestra del boss locale.
Raffaele è stato ospite dell’amministrazione comunale di Brolo in occasione della commemorazione dell’anniversario – il trentacinquesimo anno – dell’assassinio di Peppino Impastato.
Caro Sindaco Vitale
vogliamo esprimerLe la nostra solidarietà e la nostra vicinanza per il gesto che ha compiuto recentemente, quando ha scelto di non inchinarsi alle logiche distorte del sistema mafioso in occasione della festa patronale.
Per noi la camorra è una realtà lontana, ma sappiamo che non possiamo permetterci di abbassare la guardia sul rispetto della legalità. Sappiamo già da ora che come cittadini dobbiamo trovarci pronti a dare risposte chiare e decise nei confronti di qualsiasi sistema che possa ricondursi alla logica mafiosa.
Per questo riconosciamo nel suo gesto un forte senso di appartenenza allo Stato e alle Istituzioni, e,
più concretamente, sentiamo che la sua scelta può essere un esempio anche per ragazzi come noi: sono proprio le persone che non hanno paura di sostenere i propri ideali coloro ai quali vorremmo assomigliare, quando saremo adulti.
Ci rammarica sapere che chiunque reagisca alla distorta mentalità mafiosa si senta subito isolato, abbandonato spesso dalle persone e dalle istituzioni. Nella certezza che il sostegno delle persone comuni possa esserLe di forza e incoraggiamento, La abbracciamo con riconoscenza.
Gli studenti della IIIB del Liceo Classico di Pontedera (Pisa).
Grazie alla professoressa Lucia Stefanini ed al Dirigente Scolastico del Liceo Classico di Pontedera per la concessione.