L’INTERVISTA – 21 domande a Gaetano Scaffidi, dai momenti belli a quelli più brutti di 16 anni di vita da amministratore brolese
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L’INTERVISTA – 21 domande a Gaetano Scaffidi, dai momenti belli a quelli più brutti di 16 anni di vita da amministratore brolese

21 domande a ruota libera all’ormai ex consigliere comunale brolese. Gaetano Scaffidi Lallaro infatti, dopo 16 anni di vita amministrativa, si è dimesso dal ruolo di consigliere comunale ed ora si racconta, senza filtri, e racconta la sua storia amministrativa. Lo fa sefgiendo la logica di 21 domane, mai fatte a caso. Dai goiudizi sulla politica nazionale, a quella brolese. Dal suo futuro “pubblico” al suo pensiero sulla prossima campagna elettorale. Da leggere.

vorrei chieder scusa a Anna Ricciardi

  1. Può raccontarci brevemente la sua esperienza come consigliere comunale a Brolo e le principali iniziative di cui è stato parte durante i 16 anni in cui ha servito la comunità?

Raccontare 16 anni di esperienza politica, in breve, non è semplice, gran parte della mia esperienza politica si è svolta ricoprendo il ruolo di consigliere di opposizione.

Per 5 anni, quelli più belli ma decisamente molto impegnativi ho svolto il ruolo di assessore e vice sindaco quindi le iniziative hanno riguardato sia il ruolo di controllo e vigilanza da consigliere di minoranza sia quello di amministratore.

Ritengo di avere dato il mio contributo in particolare per quanto riguarda le problematiche enormi all’interno del cimitero comunale sia quella altrettanto importante inerente i bilanci comunali (fermi da anni e totalmente inattendibili ) e la sistemazione dell’ufficio tributi , con la regolarizzazione di tutti gli iter, le banche dati, le riscossioni etc.

Che giova ricordarlo, quando ci siamo insediati, nel 2014 erano letteralmente all’anno zero, con dipendenti che non sapevano nemmeno cosa fosse il ruolo Tari, giusto per fare un esempio.

  1. Cosa l’ha spinto a intraprendere una carriera politica locale a Brolo e quali obiettivi si era prefissato all’inizio?

Sinceramente quando nel 2007 mi sono candidato per la prima volta non mi ero prefissato alcun obiettivo particolare.

Era per me un’esperienza nuova e mi ci sono avvicinato con molta accortezza e umiltà, cercando di apprendere e seguire i consigli di chi aveva più esperienza del sottoscritto.

  1. Nel fare il bilancio della sua attività politica qual è la cosa o l’obiettivo che avrebbe voluto raggiungere e perché non ci è riuscito? Cosa non rifarebbe? E cosa rifarebbe ancora?

Da assessore ai tributi non nascondo che avrei voluto tenere un approccio più intransigente sulla riscossione dei tributi.

Ritengo infatti che non sia corretto che nel nostro paese ci sia un 40% che paga regolarmente i tributi comunali ed un 60% che se ne frega altamente e usufruisce di servizi garantiti dalle tasse di chi paga regolarmente.

Ho sempre pensato che, al netto di coloro che oggettivamente hanno reali problemi economici, per i cosiddetti “furbetti” sarebbe stato necessario un approccio più deciso. Cosa che non mi è riuscita perché non ho avuto il sostegno (diciamo così per non entrare nei dettagli) di tutta la maggioranza che sosteneva il nostro esecutivo.

Non rifarei mai più

Non rifarei mai più un “accordo” di programma che feci, in assoluta buonafede, nel 2009 se non ricordo male, con l’allora sindaco Salvo Messina. È stata la cosa di cui vado meno fiero della mia lunga esperienza politica.

Ma mi ha anche aiutato perché dagli sbagli si impara e si cresce.

  1. Qual è l’obiettivo che ha, invece, raggiunto e del quale va più fiero?

La realizzazione di oltre 300 loculi all’interno del cimitero comunale che ha permesso di eliminare la vergognosa situazione dei loculi in “prestito” (ricordo che ad un certo momento all’interno del deposito del cimitero vi erano 6 defunti in attesa di tumulazione, una cosa vergognosa per un paese civile.)

  1. Nel suo messaggio finale ha chiesto scusa ai cittadini per questi mesi, gli ultimi, di quello che chiama disimpegno. Un passaggio apprezzato da tanti. Dovendo chieder scusa ad una persona che ha incontrato nel suo cammino politico, se la sentirebbe ora di chieder scusa per uno sbaglio politico fatto durante questi sedici anni?

Sbagli politici ritengo che ne abbiamo commessi tutti, compreso ovviamente il sottoscritto.

Ma fanno parte di un percorso politico normale, io oltretutto ho un carattere abbastanza focoso quindi svariate volte ho avuto “discussioni” anche abbastanza accese con colleghi di giunta, consiglieri comunali, dipendenti comunali e cittadini, ma, come ho avuto modo di dire, sempre nell’ottica del rispetto reciproco e nell’interesse generale.

Se dovessi chiedere scusa ad una persona direi ad Anna Ricciardi, che nel 2014 ci permise, con un suo grande personale risultato elettorale, di vincere le elezioni. Non gli abbiamo dato, nel tempo, il giusto riconoscimento personale e anche politico (a prescindere dalle scelte prese in quel momento che ritengo siano state corrette).

  1. Durante il suo mandato, ha svolto ruoli sia nell’opposizione che nella maggioranza. Questa duplice esperienza pensa sia stata costruttiva e la consiglierebbe ad un futuro consigliere comunale?

Ritengo che l’esperienza politico amministrativa sia bella se fatta con passione e con la consapevolezza che non è una cosa semplice.

Spesso, infatti, si parte con grande entusiasmo ma dopo pochi mesi, di fronte alla realtà dei fatti, arriva la disillusione.

Spesso si pensa di poter far chissà cosa, parlo del ruolo di consigliere comunale, quando in realtà se non si è bravi incisivi, studiosi e determinati, non si ottiene nulla. Ci si trasforma in meri “alzatori di mano” in consiglio comunale.

  1. Quali sfide ha affrontato e come è riuscito a lavorare in modo costruttivo in entrambi i contesti?

vedi sopra

  1. Ha ricoperto la posizione consigliere d’opposizione. Quali sono state le responsabilità e i risultati più significativi che ha raggiunto in questo ruolo?

Il ruolo del consigliere di opposizione può sembrare sia totalmente ininfluente che molto semplice a seconda dei punti di vista.

Io ritengo di averlo svolto quasi sempre in maniere efficace e anche costruttiva.

Ho sempre segnalato problemi, anomalie, disservizi ed ho sempre fatto anche proposte non demagogiche ma concrete.

Il risultato lo si è ottenuto tutte le volte che dopo una mia segnalazione l’amministrazione ha provveduto a porvi rimedio. E gli episodi sono tantissimi.

  1. Ha ricoperto la posizione di vicesindaco. Quali sono state le responsabilità e i risultati più significativi che ha raggiunto in questa veste?

Ho avuto deleghe molto importanti e di responsabilità nei 5 anni di amministrazione: bilancio, tributi, servizi cimiteriali, contenzioso, patrimonio etc. In tutti questi ambiti ho dato il massimo impegno ottenendo credo risultati importanti: dalla problematica che ho elencato prima del cimitero, alla sistemazione dei bilanci, alla macchina dei tributi, a tutti i contenziosi risolti utilizzando, come legale dell’Ente, un dipendente comunale e quindi evitando aggravi di onerosi incarichi legali (ai soliti noti) molto in voga prima e dopo la nostra amministrazione.

  1. La politica locale è spesso associata a polemiche e risse. Come è riuscito a mantenere un approccio costruttivo in tali situazioni durante la sua carriera?

Onestamente ammetto di non esserci riuscito sempre. Per diversi anni, infatti, il clima a Brolo, per gli strascichi personali di vicende giudiziarie abbastanza note, è stato pesantissimo. Personalmente ho vissuto sulla mia palle anni di denunce, insulti, accuse, diffamazioni e calunnie. E non essendo un “santo” spesso ho sbagliato reagendo alle provocazioni.

Ma devo dire che poi con il tempo la situazione è cambiata, il clima sociale/politico è migliorato, ovviamente con le normali schermaglie e diatribe politiche, che comunque fanno parte del gioco.

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  1. Quali iniziative ha preso, se ne ha prese, per promuovere la collaborazione e il dialogo tra i vari attori politici e le diverse fazioni a Brolo?

Personalmente ho sempre cercato di dialogare con (quasi) tutti gli attori politici ma forse, per il mio modo di essere, non sono stato visto come la persona adatta a svolgere tale ruolo, ma sono sempre stato assolutamente disponibile al dialogo.

  1. Rosso o nero? (e non solo politicamente)

Non amo il rosso, né come colore di abbigliamento né come coloro politico.

Il nero è il mio colore preferito ma non in politica.

Gli estremismi, in ogni ambito, sono il male della politica e della società. Io ritengo che bisogna sempre ascoltare con attenzione le idee e le opinioni altrui, ma senza farsi condizionare.

Ascoltare, valutare e poi decidere solo con la propria testa.

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  1. Politicamente è passato dall’essere vicino a Forza Italia a militare per la Lega, mai messo in dubbio il suo essere del grande centro, ma non ha mai perso di esser critico e caustico commentando i fatti politico, compresi quelli internazionali degli ultimi giorni. Oggi tra Meloni e Elly Schlein chi voterebbe? Tra Salvini e Conte?

La Meloni è la più brava per distacco, paga però le troppe promesse fatta quando era all’opposizione (da lì è sempre facile) la Schlein è oggettivamente imbarazzante per pochezza di argomenti ma soprattutto perché utilizza la terminologia astratta di coloro che non vogliono mai rispondere nel dettaglio alle domande. E fanno immensi giri di parole per non dire nulla.

Tra Conte e Salvini li butto tutti e due dalla torre.

Entrambi, per aspetti diversi, veramente imbarazzanti. Con Di Maio formavano veramente un terzetto insuperabile. Ed infatti oggi ne paghiamo ancora le conseguenze di quel governo.

  1. Tornando a Brolo: In che modo ha cercato di rappresentare e soddisfare le esigenze dei cittadini di Brolo durante il suo mandato?

Cercando di svolgere il mio ruolo con grande impegno, dedizione e passione.

E soprattutto sempre e solo guardando all’interesse della collettività.

  1. Quali sfide ha affrontato durante la sua amministrazione e come ha contribuito a superarle?

La sfida più difficile ed enorme è stata quella sui conti del Comune. Sulla situazione disastrosa nata a causa di chi ha utilizzato per anni il Comune di Brolo come un bancomat personale per soddisfare esigenze private e capricci vari.

Mi sono impegnato giorno e notte, insieme a tutti i componenti della giunta e al responsabile dell’area economica, per cercare di riportare i bilanci comunali nell’alveo della regolarità e dell’attendibilità economico/contabile. È stato difficile, molto difficile. Anche dover portare in consiglio comunale due dichiarazioni di dissesto in 3 anni.

Ma quando si agisce con serietà e responsabilità bisogna assumersi l’onere di compiere scelte difficili ma indispensabili per il futuro del Comune.

Così abbiamo fatto e spero che quelle decisioni (obbligate) un giorno saranno riconosciute.

Cose che fino ad oggi non è mai stata fatta.

  1. Tre cose che ritiene che Brolo, come comunità abbia di bisogno nel prossimo futuro?

Innanzi tutti impegno politico di gente “nuova” che abbia voglia veramente di mettersi in gioco per il bene del paese ( lo ritengo molto difficile).

Incentivazione alla realizzazione di nuove strutture ricettive e valorizzazione e ampliamento dell’offerta turistica stagionale (è un vero peccato non sfruttare il meraviglioso clima che abbiamo da maggio a ottobre, sei mesi potenziali piuttosto che i venti giorni di agosto).

Stimolo al commercio con incentivi e/o detrazioni per l’apertura di nuove attività soprattutto a favore dei giovani e in determinati settori.

   17.  Ora che si è dimesso dalla carica di consigliere comunale, quali progetti futuri o ruoli politici potrebbe considerare nel prossimo futuro? E non solo a Brolo

Nessuno. La mia esperienza politica ritengo sia terminata qui.

  1. Alla luce della sua esperienza, quali consigli o suggerimenti darebbe a coloro che desiderano intraprendere una carriera politica locale di successo?

Per una carriera politica di successo dovrebbero chiedere consigli al Sindaco Laccoto. Invece il mio modesto consiglio è di studiare bene la macchina amministrativa, leggere, approfondire, comprendere come funzionano gli uffici comunali, essere sempre presenti sul territorio, ascoltare le istanze dei cittadini ed essere determinati e incisivi nel portare avanti le proprie istanze. Quando ci si candida e si chiede il voto ai cittadini/elettori poi bisogna impegnarsi a svolgere il proprio ruolo con responsabilità, passione e competenza.

Io in 16 anni non sono mai andato in una seduta di consiglio comunale senza studiare approfonditamente i punti all’ordine del giorno, mentre spesso vedevo colleghi consiglieri arrivare in aula senza nemmeno sapere gli argomenti in discussione.

  1. Ritiene che per le prossime amministrative Laccoto correrà da solo? C’è un movimento strutturato che potrebbe svolgere il ruolo di competitor. Lo dica liberamente al di là del suo rapporto di stima e amicale che ha e che ha detto di avere con Irene Ricciardello, oggi forse l’unica figura in grado di aggregare una coalizione anti “Professore”.

Un Sindaco/candidato che corre da solo è la sconfitta della democrazia, sarebbe una vergogna assoluta per il paese di Brolo che solamente nel 2014 esprimeva ben 5 candidati a Sindaco! Una democrazia ha bisogno di chi governa e di chi controlla (liberi e senza condizionamenti).

Ritengo che se Irene Ricciardello riuscisse a creare una coalizione con i migliori (e leali..) elementi del vecchio gruppo politico aggiungendo elementi nuovi, magari provenienti da realtà politiche eterogenee, potrebbe sicuramente essere un competitor molto valido (il mio voto è assicurato).

Ma, onestamente, ritengo che l’obiettivo di coloro che sfideranno il Sindaco uscente –  Laccoto – dovrà essere non so quello di cercare di vincere le elezioni ma soprattutto quello di creare un nuovo gruppo , una nuova classe politica (che magari si faccia le “ossa” per cinque anni all’opposizione) che possa divenire la classe dirigente del futuro.

In politica bisogna essere lungimiranti, non pensare di ottenere, ove non ci sono oggettivamente le condizioni, tutto e subito, magari presentandosi con le solite improvvisate armate Brancaleone che si dissolvono una settimana dopo le elezioni. (chiaramente ritengo che siamo già quasi fuori tempo massimo).

  1. Il momento più bello e più brutto di questi tuoi 16 anni di vita politica a Brolo?

Sicuramente il momento più bello è stato quando abbiamo vinto le elezioni, quel pomeriggio è stato bellissimo, emozionante, un ricordo indelebile. Il più brutto (oggi lo posso raccontare) non è riconducibile ad una elezione persa ma ad un episodio avvenuto durante i nostri 5 anni di amministrazione: quando durante una riunione ho subito un vero e proprio agguato (premeditato) da parte di alcuni assessori e consiglieri i quali mi hanno additato come “il problema dell’amministrazione Ricciardello”.

È stato, sinceramente, il momento più brutto della mia vita politica, una cosa che io non avrei mai fatto, un gesto di grande vigliaccheria.

È stata una pugnalata alle spalle farmi sentire “il problema del paese”, farmi sentire un peso, mal sopportato da alcuni componenti del gruppo, anche perché io, a differenza di alcuni dei miei accusatori, ho cercato, con miei pregi e difetti, di dare sempre il mio contributo, impegnandomi al massimo, ogni singolo giorno per 5 anni.

Fu lì, in quel momento, che dentro di me si ruppe per sempre qualcosa.

Un comportamento che io non avrei mai immaginato né mai tenuto, e/o comunque non in quella maniera. Ovviamente ho perdonato quelle persone, ma facendo tesoro della celebre frase pronunciata da John Fitzgerald Kennedy, “Perdona i tuoi nemici ma non dimenticare mai i loro nomi”.

  1. Ultima domanda a parte la bicicletta, il lavoro, i figli, il mare quale sono i “sogni” nel cassetto di Gaetano?

Per adesso la bici è in pausa ,mi dedico alla corsetta e alla dieta ( con risultati confortanti). Più che sogni, desideri futuri: tornare a viaggiare con una certa assiduità e dedicarmi a tutte quelle che sono da sempre le mie passioni.

E per chiudere… le domande poste non hanno avuto nessuna censura come anche le risposte ricevuto.

E aggiungiamo che certamente qualche riserva sul “pensionamento” politico di Gaetano Scaffidi Lallaro lo nutriamo. Staremo a vedere.

17 Ottobre 2023

Autore:

redazione


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