L’INTERVISTA – La spiritualità di Chiara Taigi splende nel ruolo di Suor Angelica
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L’INTERVISTA – La spiritualità di Chiara Taigi splende nel ruolo di Suor Angelica

Di Denise Ubbriaco

 

Il soprano di fama internazionale Chiara Taigi continua a conquistare il plauso di pubblico e critica, dimostrando un pieno controllo vocale, una potenza ed una musicalità fuori dal comune. In particolare, le sue doti tecniche e comunicative sono emerse nell’opera Suor Angelica di Giacomo Puccini, andata in scena il 15 agosto in occasione del 34° Festival Internazionale di Mezza Estate per il centenario dalla prima rappresentazione al Metropolitan di New York. Un’opera importante, spirituale e drammatica, tra le più complesse. Chiara Taigi ha interpretato il ruolo di protagonista con grande abilità, ammaliando un pubblico intervenuto in massa nel Chiostro di San Francesco a Tagliacozzo in Abruzzo.

 

Dopo numerosi successi, premi e riconoscimenti alla carriera, chi è oggi Chiara Taigi?

Chiara Taigi oggi? E’ un soprano che vuole essere un esempio per i giovani e che con la dedizione, costanza e la passione per il canto lirico ha realizzato se stessa ed una carriera senza compromessi. Oggi, è un soprano che passa da Medea a Suor Angelica, dai VierLetzte Lieder alla 4° sinfonia di Mahler cercando di donare emozioni con la stessa intensità. Un lupo solitario che si regala al pubblico.

 

C’è un personaggio a cui sei particolarmente legata? Qual è il ruolo che più ti rappresenta?

Difficile dirlo… Colpiscono l’aspetto romantico forse Tosca, Manon Lescaut, Maddalena in Andrea Chenier. Per il lato drammatico, anche se non sono particolarmente legata, rimane il fascino del cambiamento di carriera dopo l’eroina di Cherubini, Medea.”

 

Quanto ha inciso la tua fede nell’interpretazione di Suor Angelica?

Direi che Suor Angelica è un’opera molto spirituale, ma è una tragica storia di fede costretta che termina con una reale redenzione. Posso aggiungere che, essendo cresciuta a scuola con suore buone e sincere, il mio vissuto mi ha sicuramente guidato ed aiutato ad entrare nel contesto e nella storia. L’opera si basa su una storia reale.”

 

Quali sono le difficoltà tecniche che può presentare questo ruolo?

Non parlerei di difficoltà, anzi, basta avere una buona tecnica vocale ed occorre molto studio. E’ un’opera che richiede vocalità, estensione, musicalità, controllo e potenza vocale allo stesso tempo.”

 

Una curiosità o un aneddoto sulla preparazione di quest’opera?

In DeutcheOper, Suor Angelica per tutta l’opera era legata ad un letto. E’ possibile immaginare la difficoltà di cantare sdraiata tutto il tempo. In questa rappresentazione, i momenti inaspettati sono stati l’idea di togliersi il velo nel finale e l’apparizione del bimbo in punto di morte. Un aneddoto impensabile è stato che, nel giorno dell’Assunzione in Cielo della Madonna, non si riusciva a trovare una statua della Madonna, sembrava impossibile e poi all’improvviso, abbiamo avuto addirittura due Madonnine grazie a Frate Attilio e Don Dino.”

 

Suor Angelica è una delle composizioni più sentite di Giacomo Puccini. Cosa ti affascina?

Musicalmente è una delle opere più complesse e moderne di Puccini. Nulla è lasciato al caso. Se si legge la partitura, è impressionante il lavoro che ha fatto. Ci sono momenti ipnotici, epici, di contemplazione, di attesa e di grande esplosione musicale.”

 

Cosa ami delle opere di Puccini?

Sono come i quadri di Gustav Klimt: tutte le sue donne sono state rappresentate in musica. Sono tutti personaggi veri e per questo travolgono chi li interpreta e chi li ascolta.”

 

Nel corso della tua carriera, costellata da grandi successi, hai interpretato ruoli molto diversi fra loro. In particolare, Medea che per vendetta ha ucciso i suoi figli e Suor Angelica che decide di suicidarsi dopo l’annuncio della morte del suo bambino. Non tutti sono in grado di ricoprire questi ruoli con ottimi risultati. Qual è il tuo segreto?

In effetti, avendo oltre 70 opere in repertorio, un elemento comune c’è. Studiare molto la piece teatrale, come un’attrice di prosa, in modo che il personaggio calzi a pennello con tutte le sue sfumature. Una parola sola: studio.”

 

Il prossimo ruolo che vorresti interpretare?

Desdemona dell’Otello ed Amelia del Ballo in Maschera, per non fare torto a Giuseppe Verdi dopo tante opere pucciniane.

 

Progetti futuri?

Pur rispettando la sacralità del teatro e del canto lirico, portare e far conoscere  in tutte le case l’emozione della musica con i nuovi media per arrivare al cuore delle persone ed insegnare l’ascolto critico della voce del cantante. Sto valutando sia l’ambito televisivo per una serie di programmi ed alcuni nuovi strumenti multimediali per raggiungere questo scopo.”

 

Un consiglio per i giovani che vogliono brillare nel mondo della lirica?

Avere il coraggio di spegnere il cellulare e non cedere mai alle false illusioni.”

 

 

27 Agosto 2018

Autore:

redazione


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