L’INTERVISTA – Lidia Gaudio… quale futuro politico si auspica per Sinagra
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L’INTERVISTA – Lidia Gaudio… quale futuro politico si auspica per Sinagra

Il presidente del consiglio singarese, non è un mistero, oggi assume una posizione autonoma, fuori dagli schemi, rispetto a quella della sua, ormai, possiamo dirlo, ex compagine amministrativa. Ecco cosa dice.


Ma è una frattura davvero insanabile? Qualche domanda per saperne di più.

Una posizione oggi, quella di Lidia Gaudio, a Sinagra, di distanza. Per molti sempre più netta… Ma è una frattura davvero insanabile?

Qualche domanda per saperne di più. Partiamo dalla serata del Piturro. La punta dell’iceberg di un dissenso che solo pochi non avevano notato, viste anche le assenze in piazza.

Certamente una “nobile “scusa politica o molto di più?

Nessuna scusa, non ne utilizzo mai.

Partecipo da sempre e più che posso alle iniziative del mio paese a prescindere dal ruolo che svolgo.

L’iniziativa, di cui lei parla direttore, non mi poteva vedere in piazza perché non presenzio a cose che non condivido solo per dovere istituzionale.

La forza politica che ha patrocinato l’iniziativa è molto lontana dagli ideali che mi stanno a cuore, temi importanti come i diritti civili e l’accoglienza di vite umane in difficoltà, che non riesco a mettere in secondo piano. Le idee della Lega su questi temi confliggono con la mia sensibilità.

Cosa si sente di dire al suo “ex” sindaco, che ha sottolineato senza se e senza ma la sua assenza, del resto ben evidenziata e spiegata dal suo post su facebook che riportiamo in fondo all’intervista?

Il Sindaco già sapeva che non avrei partecipato, ne avevamo parlato e gli avevo anche chiesto di evitare questo tipo di manifestazione, visto anche il momento delicato che stiamo attraversando.

A bocce ferme ritiene che ci siano spazi di recupero, di un nuovo dialogo con quest’amministrazione?

Il dialogo è qualcosa che io tendo a non interrompere mai per il bene del mio paese. Ma su spazi di recupero mi sento di escludere, ci ho provato a far andare bene le cose ma purtroppo viaggiamo su binari di visioni differenti.

Io sono una che se c’è un problema preferisce affrontarlo subito , in questi anni invece non si è fatto altro che rimandare.

Cosa dovrebbe cambiare o meglio cosa si è inceppato, nel tempo nel confronto istituzionale tra giunta, sindaco e gruppi consiliari, per essere giunti a questo punto?

Si è inceppata da subito la condivisione delle decisioni, il noi si è fatto sopraffare da personalismi e poi la concretezza dell’agire è andata sempre più a sfumare. Con i consiglieri c’è un bel rapporto, abbiamo condiviso molte riflessioni e fatto sintesi ( a volte difficili ), io e il consigliere Costantino abbiamo lasciato per primi il gruppo ma posso dire che abbiamo attraversato insieme a tutti gli altri senza mai nasconderci la storia di questi anni.

Aria di elezioni…. Cosa cambierà o cosa è già cambiato a Sinagra?

È cambiato il clima sociale, i cittadini sono molto più consapevoli di quello che accade, ma nel frattempo qualcosa è crollato, a causa anche della pandemia, il paese rischia di spegnersi e non possiamo e non dobbiamo permetterlo.

In quest’esperienza amministrativa, cosa avrebbe voluto realizzare e cosa è rimasto nel cassetto dei sogni?

Maggiore confronto tra maggioranza e opposizione, di questo mancato dialogo non voglio dare la colpa a nessuno, io ho provato a fare la mia parte, ma qualcosa non ha funzionato.

Sogno che Sinagra sia un paese dove crescere i propri figli, con servizi adeguati, dove tutti possano partire con le stesse possibilità.

Insomma una squadra che sogna in grande ma che abbia i piedi ben piantati nelle piccole esigenze quotidiane dei cittadini. In questi anni mi sono spesa molto affinché il sociale non fosse trascurato, ma purtroppo non ho trovato il terreno giusto.

Il fatto di non avere una presenza in giunta volta all’ascolto di questi temi ci ha penalizzato.

E poi sicuramente tra le cose che speravo di realizzare c’è la riqualificazione del cimitero, anche questa sempre procrastinata (nonostante le nostre insistenze) e una sistemazione incisiva della situazione acquedotto soprattutto per la zona di Gorghi dove spesso d’estate vi è carenza d’acqua.

Cosa si sentirebbe di dire a Nino Musca:

Un consiglio?

Ho sempre dato i miei consigli (anche non richiesti) al sindaco, ma Nino, giustamente, ha agito sempre come meglio riteneva.

Un rimprovero?

Non sono nessuno per rimproverare. Posso dire cosa avrei fatto al suo posto : avrei affrontato i dissapori interni , rimescolando anche le carte soprattutto dei ruoli con risultati carenti.

Ma anche un plauso su qualche cosa che ha realizzato (anche con l’appoggio del consiglio comunale)?

Sicuramente abbiamo fatto delle cose per questo paese, ma le cose che sono state fatte sono principalmente quelle dove i consiglieri siamo stati protagonisti, e questo credo meriti una riflessione.

Il gioco della torre

Non vogliamo fare il gioco della torre, quindi non buttiamo nessuno giù da questa, ma può dirci qualcosa, a proposito della Torre, e su come mai non si vedono operai sull’imbracatura dei lavori di  restauro?

Un finanziamento ereditato dalla passata amministrazione, che ci ha visti come gruppo, più volte, cercare notizie attraverso il dirigente tecnico qualche mese fa.

I lavori sono fermi per una richiesta di variante fatta dal Comune.

Il punto, però, è sempre politico.

Chi segue questo iter? C’è una regia politica oppure tutto è lasciato ai tempi biblici della burocrazia? Si può perdere tutto questo tempo per un lavoro con decreto di  finanziamento del 2017?

Tra l’altro uno dei pochi lavori pubblici partiti in questo mandato.

Dopo il post dove c’era tutto il suo dissenso politico (è la sua storia)  ma anche personale sulla presenza in piazza dell’onorevole leghista cosa è successo?

Chiaramente chi ha voluto fortemente l’iniziativa si è risentito, ma la politica è fatta anche di critiche non si possono sempre avere applausi, complimenti e foto sorridenti.

Che reazioni ha registrato?

Ho riscontrato molta vicinanza da parte dei miei concittadini, che hanno capito il perché di quello sfogo.

Quando scrive che emergono “Nuovamente comportamenti con logiche del passato” cosa intende dire?

La censura non mi piace, stigmatizzare il comportamento di qualcuno che esprime un’opinione contraria a quello che pensiamo mi da sempre l’idea di qualcosa di vecchio, di pericoloso.

La politica a Sinagra

Ma a Sinagra c’è un’opposizione reale – quella istituzionale voluto dal responso delle urne, o sono i due gruppi definitisi all’interno della stessa maggioranza a svolgere attualmente e forse  in futuro questo ruolo?

Il mio gruppo attualmente si trova all’opposizione di questa amministrazione. Non mi piace parlare degli altri gruppi, ognuno sceglie per sé e lo fa attraverso i fatti.

Che ne pensa della presa di distanza, di queste ultime ore, di Giovanni Bucale?

Io e Giovanni forse siamo quelli che all’interno dell’ex compagine amministrativa ci conosciamo meglio, perché siamo cresciuti insieme. Sapevo già che sarebbe successo e ritengo che abbia fatto bene a rimettere le deleghe, non aveva più senso mantenerle.

“Valorizziamo Sinagra” che futuro politico ha? E con “Prima Sinagra” c’è dialogo?

Insieme al mio gruppo politico siamo concentrati a pensare al nostro di futuro e io per prima in questi anni ho maturato l’idea che non bisogna essere pro o contro qualcuno. L’ unica strada che vogliamo percorrere è quella di una persona credibile che abbia chiare le piccole e prioritarie esigenze di questa comunità.

Il dialogo, come abbiamo già scritto nel nostro primo comunicato, su i temi non verrà mai meno.

Se lo auspica?

Io auspico di fare meglio, di aver imparato dagli errori fatti e di mettere nella prossima campagna elettorale tutta l’esperienza che sto maturando nel mio lavoro.

Ora cosa succederà…?

Sicuramente a breve ci saranno nuove scosse all’interno della maggioranza. Corteggiamenti vecchi e nuovi.

Da parte mia direttore posso già dirle che sarò impegnata in prima linea nella prossima campagna elettorale, ci sarò perché la passione è più forte della distanza e l’amore viscerale per il mio paese vince la delusione e la tristezza di questo epilogo amministrativo.

Non mi sento esente da colpe (nessuno lo è), ma ogni giorno provo a fare tesoro degli errori fatti e non credo che nessuno possa negare l’impegno messo in questi anni.

Ho già un’idea su come far ripartire la macchina amministrativa: attraverso le persone, perché sono loro il motore principale.

Mi attende un periodo impegnativo, ma ho tutte le energie che mi servono e soprattutto un gruppo politico solido con cui affrontare quello che verrà.

il post

Mi piace passare l’estate nel mio paese, lo sanno tutti, lo faccio da sempre. Ieri sera forse è una delle poche serate a cui decido di non partecipare. Lo decido per la scelta del tipo di manifestazione che non mi è sembrata per nulla appropriata al momento in cui ci troviamo, ma soprattutto perché trovo inconcepibile una manifestazione in cui l’ospite d’onore è la Lega nord, un partito intollerante che ancora oggi prova ad utilizzare la Sicilia per cercare di accaparrarsi poltrone e potere. La Lega Nord a Sinagra non è benvenuta, potrà essere solo il mio pensiero ma ci tenevo a chiarirlo, anche perché i principi della Lega non hanno nulla a che fare con la storia politica di Sinagra.
Ps: all’assessora della Lega ricordo che tra i vari segreti del borgo c’è anche, ad esempio, la mancanza lungo la villa comunale da più di un mese dei contenitori per i rifiuti. Attendo presto di averne notizia.
( -ed è solo un esempio tra i tanti- )
da leggere
23 Agosto 2021

Autore:

redazione


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