– di Corrado Speziale –
Con una nota inviata alle autorità preposte, la Pro Loco Capo Peloro ha comunicato di “rinviare a data futura” la bellissima manifestazione che da quattro anni si svolgeva dopo Ferragosto sulla spiaggia del Pilone, attirando in due giorni migliaia di persone festose, in un angolo di “paradiso”. In quattro punti, l’associazione organizzatrice ha letteralmente “messo alle corde” il Comune di Messina, dinnanzi alle proprie responsabilità. Tra le cause, evidenziate le assenze di un sistema di viabilità e di controllo, di programmazione e sostegno finanziario, di dialogo tra gli enti sul piano autorizzativo. Dalla proposta di delibera che prevede la compartecipazione del Comune agli eventi estivi, “appare singolare come sia assente un evento come Capo Peloro Fest”, denunciano gli organizzatori. E dire che il successo riscontrato alla terza edizione del Festival degli Aquiloni, organizzato sempre dalla Pro Loco, svoltasi proprio al Faro dal 26 al 28 aprile scorsi, nonostante i numerosi disagi, lasciava presagire qualcosa di diverso. All’inaugurazione era intervenuta l’assessore Dafne Musolino e i buoni propositi non erano certo mancati…
Quinta edizione Capo Peloro Fest: “manifestazione rinviata”…a data da destinarsi. Non sarà lo stesso fine agosto degli scorsi anni alla Punta: quest’anno niente festa sotto il Pilone, gratis e libera, aperta a tutti. Cosicché i Kunsertu e i Malarazza, giusto per citare due gruppi musicali protagonisti della riuscitissima edizione dello scorso anno, resteranno un semplice ricordo. Così come resterà un ricordo il coinvolgente racconto di “Salvezza” da parte del fumettista Lelio Bonaccorso e tanto altro ancora. Si sarebbe trattato di due giorni, le cui date ancora non erano state fissate, nei quali per il quinto anno consecutivo si sarebbero vissuti momenti di musica, arte, cinema, intrattenimento. Insomma, di cultura. E in più, con dati rilevanti circa la ricaduta economica sul territorio. Ma non è tempo. Con una nota inviata al sindaco di Messina, al questore, al dirigente del demanio marittimo e alla VI Direzione – Ambiente della Città Metropolitana di Messina, la Pro Loco di Capo Peloro ha comunicato, a seguito di delibera del direttivo, “di non essere nelle condizioni di organizzare la V edizione del grande atteso evento Capo Peloro Fest (…) rinviandola a data futura”.
L’ultimo evento organizzato dalla Pro Loco al Faro risale allo scorso aprile. Il Festival degli Aquiloni, anche quest’anno, aveva portato a Capo Peloro una marea di gente, famiglie, appassionati, cultori dei magnifici aquiloni in una manifestazione sempre in crescendo per varietà a qualità. All’inaugurazione aveva partecipato l’assessore Dafne Musolino, ritagliando un pomeriggio dalla propria agenda, fitta d’impegni, durante la campagna elettorale per le Europee. E a Capo Peloro, i buoni propositi, le promesse, l’auspicio di sinergie e collaborazioni, non erano certo mancati. L’assessore ne aveva discusso, fianco a fianco, con il presidente della Pro Loco Nello Cutugno. Tuttavia, evidentemente, col Comune non è andata così. Eppure la Pro Loco era riuscita, giusto un mese e mezzo fa, ad organizzare a Ganzirri “Mytilus Circus Fest”. Ma adesso, in quattro punti estremamente chiari, dai contenuti forti, è stata articolata tutta l’amarezza dell’associazione, accompagnata dalla rabbia tipica di chi vuol proteggere e promuovere un territorio, facendo le cose gratis, senza fine di lucro, desiderando quantomeno d’essere ascoltato, ottenendo qualche riscontro. Niente affatto. Il quadro è evidente e il malessere va ben oltre la manifestazione: “Assenza di un sistema di viabilità che risponda alle effettive esigenze del territorio; non sono mancate a tal proposito da almeno tre anni a questa parte proposte dei cittadini che vengono sistematicamente disattese o addirittura ignorate”, scrivono dalla Pro Loco. E ancora: “Assenza, nelle ore particolarmente interessate, di controlli da parte delle istituzioni al fine di evitare il grave disordine che interferisce sulla vita dei residenti creando turbativa alla tranquillità e anche all’incolumità degli stessi; non sono pochi i tafferugli registrati nelle ore post 24 che turbano la quiete pubblica nella gran parte delle ore notturne; a tal riguardo la nostra preoccupazione si rivolge alla gestione delle strutture per la fruizione del mare (lidi) dove è autorizzata musica da discoteca (in impianti che non sono discoteche e dunque non dotate di misure di insonorizzazione e che di conseguenza oltrepassano sistematicamente i decibel massimi stabiliti dalla legge) fino alle ore 03:00 del mattino a poche decine di metri da abitazioni, luoghi di relax e precario equilibrio ambientale”. A seguire, non di poco conto, l’aspetto economico: Capo Peloro Fest esclusa degli eventi che prevedono la compartecipazione del Comune. “Assenza di programmazione e sostegno finanziario. Abbiamo appreso che l’Assessorato allo Spettacolo del Comune di Messina starebbe approntando una proposta di deliberazione di Giunta Municipale relativa alla compartecipazione del Comune ad eventi e feste che si svolgeranno nella stagione estiva (siamo già a metà stagione e il ritardo è imbarazzante) – rimarcano gli esponenti della Pro Loco – e che vedranno la partecipazione di numerosi cittadini e turisti, nel quadro dei capitoli di finanziamento di bilancio relativi alle azioni di “Internazionalizzazione”. Nello scorrere la lista degli eventi cui l’Amministrazione intenderà compartecipare, tuttavia, appare singolare come sia assente un evento come il Capo Peloro Fest”. Da qui, viene fatta rilevare anche l’assenza di “una programmazione estiva condivisa con le associazioni Pro Loco che nascono proprio con l’obiettivo di promuovere il territorio a livello turistico e sociale anche attraverso l’organizzazione di eventi”. Dunque, le promesse mancate: “Tutto ciò – prosegue la nota – nonostante lo stesso Ente, più volte aveva pubblicamente ribadito negli ultimi mesi l’importanza di essere partner principale di un evento come appunto il nostro Capo Peloro Fest”.
Non da meno, l’appunto proprio sulla mancanza di sinergie: “Assenza di dialogo tra tutti gli enti sul piano autorizzativo. Anche alla luce, degli ultimi eventi organizzati da questa Pro Loco, (vedi Mytilus Circus Fest), necessita un dialogo tra tutti gli enti sul piano autorizzativo già in fase di programmazione, in quanto il rischio di un eventuale annullamento porterebbe un durissimo colpo sia a livello d’immagine che finanziario, a questa organizzazione, quasi devastante. In quanto il Capo Peloro Fest porta con sé mesi di lavoro e contratti tra terzi e sponsorizzazioni inderogabili”. L’impegno e lo scopo: “Si ricorda – proseguono nella nota gli organizzatori – che la nascita di questo evento è frutto di sacrifici volontari senza alcun lucro, come previsto dallo statuto delle Pro Loco, con l’unico scopo di colmare un’assenza istituzionale a promozione del territorio”.
Tra le priorità, la cura e la salvaguardia di quel magnifico lembo di terra e dei suoi abitanti. La Pro Loco sottolinea “la triste condizione della Riserva di Capo Peloro, il suo rapporto con i borghi di Ganzirri e Torre Faro e la sofferenza di una comunità che paga un alto costo in particolare durante il periodo estivo”. I motivi e le finalità della Pro Loco di Capo Peloro: “Tra i maggiori obiettivi, la sostenibilità ambientale, la rigenerazione urbana e sociale. Motivi per i quali continuiamo con dedizione e impegno a promuovere il nostro territorio, appendice importante dell’intero comune di Messina, cercando al tempo stesso di lasciare un segno positivo soprattutto per le nuove generazioni”.
Delusione e spirito di denuncia, dunque, ma anche fiducia e speranza: “L’intera comunità della Pro Loco Capo Peloro – conclude la nota – pone piena fiducia nelle autorità costituite affinché possa recuperarsi questo degrado ambientale e sociale che costituisce impoverimento dell’economia e provoca lo sgretolamento di valori morali fondanti, su cui una società moderna deve poggiare. In virtu’ delle intese precedentemente prese, tra cui la formazione del nuovo ‘Distretto Turistico di Capo Peloro’, auspichiamo che possano essere portati in atto interventi che le circostanze richiedono”.
Così, ripartendo dai buoni propositi, affidandosi alla “sensibilità degli uffici in indirizzo”, dalla Pro Loco lanciano un nuovo appello.
Intanto, questa estate, il Capo Peloro Fest, all’ombra del Pilone, non sarà nient’altro che un’occasione mancata.