E’ iniziata lunedi e durerà ad oltranza la protesta delle 37 ex guardie giurate della Società Il Detective che con un sit-in permanente davanti la KSM, un’altra società di sicurezza che detiene gran parte degli appalti a Messina.
A sostegno dei lavoratori c’è il sindacato autonomo ORSA che da tempo segue la vicenda. Il calvario di queste ex guardie giurate, che hanno tutte sostenuto il giuramento a Roma e che detengono regolare porto d’armi, inizia il 15 dicembre 2011 quando vengono poste in mobilità in seguito al fallimento della società per cui prestavano servizio, Il Detective appunto. Di lì a pochi mesi però una speranza perviene dalla vittoria della gara d’appalto, per la vigilanza dell’Università, da parte di un’ATI composta dalle società di vigilanza KSM e da Mondialpol, ricevendo rassicurazioni sulla loro integrazione all’interno di questo appalto.
Purtroppo però di queste guardie giurate solo 45 sono state assunte mentre le 37. che adesso manifestano in modo permanente il loro disagio, non vengono prese in considerazione.
A far aumentare le ire di questi vigilantes sono state anche le circa 60 assunzioni fatte dalla KSM negli ultimi 2 anni, visto la presenza dei propri vigilantes in tutti i luoghi la cui vigilanza gli è stata assegnata a seguito di una gara d’appalto. Infatti le guardie della KSM, società che ha sede a Palermo, vigilano non solo sull’Università di Messina ma anche sul Porto di Messina e Milazzo, numerose filiali bancarie e il Papardo.
Al fianco delle 37 guardie giurate c’è Francesca Fusco dell’ORSA che spiega gli ultimi passaggi di questa vicenda tortuosa “noi chiediamo solo che questi lavoratori possano essere ricollocati nel loro settore, si tratta di personale altamente qualificato, con anni d’esperienza alle spalle e che sa svolgere il proprio lavoro al meglio.
L’avvocato Basile presidente di KSM– ha dichiarato Francesca Fusco – aveva preso un determinato impegno circa il reinserimento di questi lavoratori ma così, purtroppo, non è stato fatto. Inoltre per nostra stessa volontà, circa 2 mesi fa, è stato stilato un elenco delle guardie giurate che però non è stato preso in considerazione.
Noi lunedì abbiamo avuto un incontro con la dirigenza di Messina di KSM, non abbiamo riscontrato una grande disponibilità purtroppo ma siamo comunque riusciti a strappare un incontro con Basile. Noi – ha poi continuato Francesca Fusco – resteremo qui ad oltranza fino a quando non avremo risposte certe sul futuro di questi lavoratori, inoltre vogliamo ulteriore chiarezza circa i criteri d’assunzione di questa società.
Credo che questo sia il momento per pensare ad un loro inserimento visto gli sgravi fiscali a cui andrebbe incontro la società dovuto al loro stato di mobilità ”.
La rabbia e lo sgomento per i lavoratori aumenta al pensiero che la mobilità scadrà i primi giorni del mese di dicembre, facendo letteralmente sfumare quelle poche certezze economiche ormai rimaste.
Quella delle ex guardie giurate del Detective è solo una delle tante vertenze lavorative che attanagliano il mondo del lavoro a Messina, una città ormai diventata sinonimo di precariato e incertezza sociale.
Antonio Macauda