MESSINA – Intervento Rete No Ponte stamattina in conferenza PD
Cronaca Regionale

MESSINA – Intervento Rete No Ponte stamattina in conferenza PD

La decisione la Rete No Ponte – Comunità  dello stretto l’aveva  presa nel corso dell’ultima assemblea tenutasi nella sede della “Casamatta”.

Ed un documento appositamente predisposto aveva fissato i contenuti dell’azione di sensibilizzazione nei confronti dei gruppi d’opposizione in Consiglio Comunale.

L’anno scorso l’intera città di Messina ha dovuto subire la presenza di enormi trivelle che hanno perforato e deturpato il suo territorio, con enormi disagi per tutta la popolazione.

Lo scopo era quello di fornire al contraente generale Eurolink, incaricato della progettazione e realizzazione del Ponte sullo Stretto, tutti i sondaggi geognostici necessari per la stesura del progetto definitivo dell’opera.

A dicembre 2010 quest’ultimo è stato ultimato e consegnato alla società Stretto di Messina per le relative deduzioni e l’inoltro al Ministero delle Infrastrutture, e quindi al C.I.P.E., per le istruttorie ed approvazioni finali, prima di avviare la fase esecutiva. Questo è quanto fatto sapere dalla “Stretto di Messina” per bocca del suo plenipotenziario commissario Pietro Ciucci.

Ma allora, come mai, puntualmente, ad inizio estate, così come lo scorso anno, nel silenzio e nella disinformazione più assoluta, sono ricomparse le trivelle a Torre Faro? Questo è quanto si chiedono gli esponenti della Rete No Ponte, enumerando alcune delle ipotesi e facendosi carico delle istanze di tanti cittadini indignati, scesi il 14 maggio scorso, ancora una volta, in piazza a protestare.

Ma più che chiederlo a se stessi o in astratto, lo chiedono a chi è deputato, in seno al Consiglio Comunale, “secondo le più elementari regole di democrazia rappresentativa”, al controllo dell’attività amministrativa della città, ossia i consiglieri che fanno parte dei gruppi d’opposizione.

Stamattina, la circostanza era delle più favorevoli, sia nella tempistica che nel merito: i principali rappresentanti cittadini del PD, partito che comprende il maggior numero di consiglieri d’opposizione, ha tenuto una interessante e motivata conferenza stampa nell’aula consiliare sullo stato di degrado in cui versano le strade cittadine.

Sullo sfondo, ovviamente, la pessima gestione amministrativa di un settore che presenta inefficienze di ogni tipo, a fronte di un’enorme richiesta di occupazione che richiede il comparto. Ben 18 operai del settore della manutenzione stradale, ex CEA, L.S.U., presenti alla conferenza e rappresentati da Daniele David della Fillea – Cgil, vedono interrotto da un anno il rapporto di lavoro e congelato il proprio contratto a tempo indeterminato, quando il Comune di Messina preferisce, invece, affidare i lavori ad imprese attraverso cottimi fiduciari, all’atto in cui se ne presenta l’emergenza.

E’ corale ed agguerrita, in questo caso, l’azione dei rappresentanti cittadini del PD contro il sindaco Buzzanca e l’assessore alle manutenzioni Isgrò.

Alla conferenza erano presenti il segretario cittadino, Giuseppe Grioli, uno dei responsabili operativi della segreteria, Armando Hyerace e i consiglieri comunali Gaetano Gennaro e Nicola Cucinotta, assieme al loro coordinatore a Palazzo Zanca, Felice Calabrò. Visto l’argomento, che interessa così tanto direttamente le singole zone cittadine, c’erano i rappresentanti dei quartieri, con i presidenti della IV e V Circoscrizione Francesco Quero e Alessandro Russo, e Santi Interdonato, consigliere della III.
L’annosa questione della manutenzione delle strade, sulle quali non si programmano più interventi ordinari dal biennio 2008/2009, presenta dati davvero preoccupanti, conseguenza di una evidente inefficienza amministrativa.

Chieste ad alta voce le dimissioni di Isgrò ed inoltrata formalmente la richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario. Ma non finisce qui, perché Grioli ha preannunciato altre conferenze sui “mali” cittadini, come il problema del verde urbano e la manutenzione dei torrenti, che con l’avvio della prossima stagione autunnale torneranno ad essere le “bombe ecologiche” ben note a tutti.

Ed il Ponte sullo Stretto? Dopo “l’incursione” di stamattina dei no-pontisti messinesi, sembra proprio che anche l’opposizione alla mega opera torni all’ordine del giorno del PD messinese: “Volete svolgere il vostro ruolo in sede istituzionale?” chiede loro Santino Bonfiglio, intervenuto alla conferenza per conto della Rete No Ponte sul finire dei lavori, esortando i presenti dinnanzi a specifiche e chiare responsabilità: “Essere contro il Ponte significa fare precise scelte politiche”, ha affermato Bonfiglio.

Parole che non possono cadere nel vuoto, tant’è che non è mancata, da parte di qualche consigliere presente, una certa, sana, autocritica: “Abbiamo da troppo tempo accantonato il problema del Ponte” dice Gaetano Gennaro, del quale – riferendosi all’apposita commissione – afferma: “Abbiamo la presidenza ma non sappiamo sfruttare tale opportunità”. In relazione, poi, direttamente, al comportamento del proprio partito, sostiene che “il PD ha mantenuto un profilo troppo basso rispetto all’entità dell’opera”, e grazie a questo, conclude con

Una fondata riflessione: “Siamo troppo in ritardo, sul problema dobbiamo sollecitare il PD nazionale”.
Grioli, sull’argomento, si è fatto carico di proporre alla Commissione Ponte di invitare i rappresentanti della “Rete” alle prossime riunioni, giudicando il problema “fondamentale”.

Quero, che assieme ai militanti del suo circolo di partito partecipa attivamente alle manifestazioni No Ponte, ha ricordato che il governo nazionale, ai tempi di Prodi, aveva stornato dal progetto i cosiddetti fondi ex Fintecna, poi reintrodotti da Tremonti, e che quindi le posizioni del partito sono sempre state chiare. Tuttavia, il presidente della IV Circoscrizione ammette che “nel PD esistono varie posizioni ed occorre trovarne una maggioritaria”.

Il documento consegnato loro stamattina non ammette risposte a metà: “La città ha il diritto di sapere come stanno le cose, così come ha il diritto –  riporta la nota – di sapere da che parte stanno i consiglieri comunali d’opposizione, che in questi ultimi tempi, con l’avanzamento delle fasi che conducono alla realizzazione del Ponte, non hanno dimostrato alcun interesse nella ricerca della verità su un’opera che è circondata da tanti, troppi segreti”.

A cominciare dalle ultime trivelle, presenti nuovamente a Torre Faro ad inizio estate e, principalmente, a progettazione definitiva già ultimata e consegnata.

Ma non basta, perché occorre andare fino in fondo, avverte la Rete No Ponte: “La scoperta delle tante verità, fino ad ora occultate da chi sta portando avanti il progetto del Ponte, condurrebbe all’annullamento dell’intero iter, prima che il territorio venga irrimediabilmente compromesso”.

corrado speziale

21 Giugno 2011

Autore:

admin


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