

Comunicati Stampa
Laboratorio teatrale al Monte di Pieta’. Il 9 e 10 agosto 2010, alle ore 21.30, “Il gioco piu’ serio – Capitolo I: A Sud di Shakespeare”.

MESSINA – Laboratorio teatrale al Monte di Pietà

Si svolgeranno lunedì 9 e martedì 10 agosto 2010, alle ore 21,30 al Monte di Pietà con ingresso libero, due serate sperimentali che vedranno protagonisti i partecipanti al laboratorio “Il gioco più serio – Capitolo I: A Sud di Shakespeare”, ideato e diretto da Annibale Pavone ed Angelo Campolo e realizzato con la collaborazione di altri professionisti messinesi come Giovanni Moschella e Roberta Ricci.
Le due serate, denominate “Incontri”, costituiranno un’interessante occasione per assistere ad alcuni momenti del lavoro di ricerca teatrale svolto dal gruppo e saranno scandite dalla musica, dal ritmo, dalle parole di William Shakespeare, dal sudore dei corpi in allenamento, per aprirsi, senza vincoli e condizionamenti, ad un’esperienza teatrale condotta nel segno del gioco, con rigore ed entusiasmo.
“Il laboratorio teatrale rappresenta una valida occasione” – dichiarano Annibale Pavone ed Angelo Campolo – “per costituire un’assemblea civile di persone, di cittadini (non necessariamente aspiranti attori) che, attraverso lo studio del proprio corpo e dei meccanismi di comunicazione teatrale, danno un segnale vitale, gioioso e d’impegno verso Messina che sempre più necessita di momenti di aggregazione pubblica”.
Le due serate, denominate “Incontri”, costituiranno un’interessante occasione per assistere ad alcuni momenti del lavoro di ricerca teatrale svolto dal gruppo e saranno scandite dalla musica, dal ritmo, dalle parole di William Shakespeare, dal sudore dei corpi in allenamento, per aprirsi, senza vincoli e condizionamenti, ad un’esperienza teatrale condotta nel segno del gioco, con rigore ed entusiasmo.
“Il laboratorio teatrale rappresenta una valida occasione” – dichiarano Annibale Pavone ed Angelo Campolo – “per costituire un’assemblea civile di persone, di cittadini (non necessariamente aspiranti attori) che, attraverso lo studio del proprio corpo e dei meccanismi di comunicazione teatrale, danno un segnale vitale, gioioso e d’impegno verso Messina che sempre più necessita di momenti di aggregazione pubblica”.

