SUI MIASMI FOGNARI PER LE STRADE DI CAPO D’ORLANDO ED I RIPETUTI BLOCCHI DELLE POMPE DI SOLLEVAMENTO CON SCARICO DELLA FOGNATURA SULLA SPIAGGIA ED IN MARE L’OPPOSIZIONE CONSILIARE VUOL SAPERNE DI PIU’
I Consiglieri Comunali, Sandro Gazia, Salvatore Alessio Micale, Angiolella Bottaro e Renato Mangano premesso che in questi giorni, girando per le vie di Capo d’Orlando, si viene attratti non solo dalle bellezze del luogo ma soprattutto dal lezzo nauseabondo di fogna che fuoriesce dai tombini di raccolta delle acque bianche; Che ciò oltre al disagio soggettivo per il cittadino o turista, crea non pochi problemi per le attività commerciali che utilizzano e pagano il suolo pubblico per la somministrazione di bevande e/o alimenti.
Evidenziando che questa situazione è di una preoccupante pericolosità in quanto si sprigiona solfuro di idrogeno, o H₂S, è un gas tossico che si trova spesso in reti fognarie, impianti di trattamento degli scarichi di fognatura e impianti di trattamento delle acque reflue industriali. Si sviluppa nelle fognature a causa delle attività biologiche nelle acque reflue e che dal 2010, il solfuro di idrogeno viene considerato dall’Unione Europea come gas tossico.
E i consiglieri comunali firmatari dell’interrogazione aggiungono anche che i ripetuti blocchi delle pompe di sollevamento della rete fognaria continuano a causarelo sversamento di reflui fognari non depurati sulla spiaggia, formando “sinistri torrentelli” che raggiungono il mare con tutta la loro carica batterica inquinante; e che da tali sversamenti potrebbero scaturire gravissime conseguenze sul piano igienico sanitario per i fruitori delle spiagge, per la flora e la fauna marina da tutelare., ora interrogano il sindaco per sapere se:
Se è a conoscenza del lezzo nauseabondo che ammorba le vie cittadine
Quali iniziative ha intrapreso per conoscere le cause del problema
Se ha disposto delle analisi per conoscere il tipo di gas che viene liberato e se lo stesso possa recare nocumento alla salute dei cittadini
Quali iniziative ha posto in essere per risolvere il problema
Il blocco delle pompe che ha causato i continui sversamenti in mare è stato da Lei imputato a lavori che l’Enel ha eseguito sugli impianti elettrici senza una preventiva comunicazione ufficiale agli uffici comunali, ed abbiamo appreso, dal suo comunicato stampa, che ciò l’ha indotta ad inoltrare diffida nei confronti dell’Enel. Dal comunicato non si evince se ha imputato e quindi richiesto a tale azienda i danni materiali e di immagine per quanto accaduto.
Perché non ha provveduto tempestivamente ad allertare ditte specializzate che con apposite idrovore avrebbero impedito agli sversamenti di raggiungere il mare, imputandone il costo all’Enel.
Se ha provveduto, trovandoci durante la stagione balneare, a richiedere le analisi per appurare la balneabilità delle acque e a disporre il divieto di balneazione, in conformità alla normativa, nei tratti in cui si sono verificati gli sversamenti in mare.
Dal suo insediamento ad oggi quante pompe di sollevamento sono state acquistate e per quale importo totale di spesa e quante pompe sono in atto funzionanti per ogni pozzo di sollevamento.
E chiedono la risposta scritta e l’inserimento all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio Comunale.