Le pagelle azzurre
– di Saverio Albanese –
La formazione guidata da Massimo Barbolini si dimostra più forte di tutte le avversità: delle avversarie, di arbitri incapaci e anche degli sui attuali limiti psicofisici.
Ciò che risalta maggiormente in questa seconda gara del Mondiale giapponese, la capacità di soffrire e portare a casa la vittoria in una gara che ha visto le nostre ragazze inseguire nelle fasi iniziali di tutti e cinque i parziali.
Ma Barbolini è stato pronto a tirare fuori dal cilindro una Barcellini strepitosa che ha suonato la riscossa a forza di schiacciate a tutto braccio. Probabilmente era poco conosciuta e quindi poco marcata, ma lei è stata bravissima a sfruttare tutte le occasioni che le sono capitate. Con la Barcellini è iniziata la riscossa di una squadra in grado di tornare ai suoi livelli abituali di gioco, dopo un primo set da cancellare. E con la schiacciatrice novarese, la vittoria sull’Olanda porta la firma di Valentina Arrighetti, definitivamente sciolta di braccio e di testa dopo la promozione causa maternità di Jenny Barazza. Altre due debuttanti insomma a spingere la baracca insieme alla solita Gioli che, pure marcatissima dal muro olandese con 23 punti è stata la seconda miglior marcatrice (prima delle azzurre) dopo i 35 devastanti punti firmati dalla Flier. Buona la prova della Lo Bianco in palleggio e soprattutto quella della Cardullo in ricezione e difesa, retta in perfetta sintonia con la Del Core a tratti un po’ trascurata dalla distribuzione di gioco, ma sempre presente nei momenti decisivi.
Avvio in salita per Simona Gioli e compagne costretta ancora una volta a rinunciare a Francesca Piccinini, sostituita nello starting –six da Lucia Bosetti, perché la squadra guidata da Avital Selinger si dimostra puntuale nel fondamentale del muro, efficace al servizio che gioca un volley molto vario, soprattutto al centro e con gli attacchi di una incontenibile Flier, sempre combinati tra seconda linea o posto due.
L’Italia non è incisiva col servizio e consente alle olandesi di giocare sul “velluto” perchè in attacco stenta parecchio soprattutto con Lucia Bosetti non riesce a ripetere la prestazione positiva del debutto contro Portorico e presto si ritrova in panchina sostituita da Chiara Di Iulio. La laterale napoletana Antonella Del Core non viene chiamata in causa e solo Serena Ortolani e Simona Gioli non bastano per garantire punti e rimanere a contatto con le olandesi, che contano anche sulla “verve” offensiva della mancina Grothues, davvero fastidiosa da contenere (18 a 25).

Le azzurre reagiscono con grande autorevolezza dopo un primo set sottotono, nonostante la compagine olandese continui a macinare gioco di ottima fattura. Eleonora Lo Bianco chiama in causa la Del Core che fa sentire il suo peso offensivo (8–6), ma dopo qualche errore gratuito di Ortolani e uno della Gioli ci ritroviamo ad inseguire con la coperta che inizia ad essere davvero corta (10–13). Barbolini intuisce che la Bosetti non riesce ad entrare in partita e mette dentro la Barcellini: è la mossa decisiva, anche perchè la ricezione gira e il muro inizia a far male con una Valentina Arrighetti finalmente incisiva. Da 11–14 risaliamo fino a 19–16 con la Barcellini sugli scudi e una Paoletta Cardullo che raccoglie anche le briciole in difesa. L’Olanda prova a restare attaccata, ma capitan Lo Bianco e compagne gestiscono con oculatezza il vantaggio e con Serena Ortolani rimettono la contesa sui binari del più assoluto equilibrio (25–21).
Nel terzo set le nostre ragazze subiscono un parziale terrificante di uno a sei, per due tre punti diretti presi in ricezione su servizio della Flier, ma riusciamo a rimetterci in carreggiata con una combattiva Valentina Arrighetti che compensa il marcamento strettissimo operato sulla Gioli e con una Del Core brillantissima. Però le arancioni tengono botta con una superlativa Flier e con una davvero brava Gruthues. Ma le azzurre dimostrano una compattezza da grande squadra lottando punto a punto anche contro i propri difetti e limiti attuali e da 8 a 13, riescono a coronare il lungo inseguimento sul 22 pari, siglato dal muro di un’ottima Barcellini che poi avrà il merito di mettere sul taraflex il punto conclusivo del 25 a 23 con una sontuosa schiacciata.
Il “cliche” non cambia nemmeno nel quarto set (2–7 e 8–13) ma riesce a risalire la corrente tirando fuori orgoglio a go–go, carattere e una tecnica sopraffina per un ennesimo straordinario recupero che si completa nella fase centrale con un poderoso contro –break di otto a tre (16–16). Cristina Barcellini, sempre più positiva, e la 33enne centrale di Rapallo in forza alla Dinamo Mosca Simona Gioli firmano il sospirato sorpasso (21–19). Sprechiamo due match–boll consecutivi sul 24 a 23 e 25 a 24 , con Serena Ortolani che commette un paio di errori di troppo (uno davvero clamoroso) e la Stalens porta la contesa al tie –break decisivo (26–28).

Anche nel set decisivo le nostre ragazze si fanno sorprendere in avvio (0–2), ma la reazione è veemente con quattro punti consecutivi firmati da Barcellini e Ortolani. Serena commette un altro rave errore ma riusciamo a venirne fuori con la nuova ossatura che si sta costituendo alla prova del campo. Arrighetti e Barcellini fanno la differenza, mentre la Gioli ci mette del suo. Voliamo fino a 12–7, poi ci fermiamo, rimediando un parziale di 0–3, che riporta pericolosamente le olandesi sul meno due (12–10). La Flier, mvp della contesa con 35 punti, ci aiuta con un errore al servizio e sul rettilineo finale Barcellini firma il 14esimo punto. Huurman annulla il primo match ball, ma un mani fuori da manuale della napoletana Del Core mette in ghiaccio il set (15–12) e la contesa, al termine di una partita avvincente, non perfetta dal punto di vista tecnico ma che alla fine ha premiato la squadra più forte.
Difficilmente vedremo domani (ore 7.30 italiane, diretta su RaiSport1) in campo l’Italia titolare contro il modesto Kenia. Con ogni probabilità Massimo Barbolini farà un logico turn –over per far riposare il gruppo e allo stesso tempo lasciare spazio alle ragazze della panchina. Con tutto il rispetto possibile, il Kenya non è avversario che possa nemmeno impensierire i sonni e i progetti azzurri, nemmeno delle quelli delle cosidette seconde linee. Troppo basso il livello delle ragazze africane messo in mostra nelle prime due partite della prima fase contro Brasile e Portorico. Qualche progresso rispetto alla prima partecipazione di quattro anni fa, ma poca cosa. Il cammino per raggiungere il resto del mondo è ancora lunghissimo e nemmeno la nuova guida tecnica del giapponese Irisawa sembra poter accelerare i tempi. Materiale fisico a disposizione notevole, ma il livello tecnico è davvero sotto il livello del’asfalto. Del resto in Kenya esiste poco o nulla per garantire la crescita necessaria. E le ragazze giocano a pallavolo come seconda attività. Ben otto atlete di questo gruppo infatti lavorano come agenti carcerarie in un penitenziario. Alle azzurre il compito, tutt’altro che proibitivo di non farsi ingabbiare.
Italia– Olanda 3–2
Parziali: 18–25/ 25–21/ 25–23/ 26–28/ 15–12/
Italia: Lo Bianco (cap.) 3, Ortolani 17, Gioli 23, Arrighetti 18, Del Core 14, Bosetti 2, Cardullo (libero); Di Iulio, Barcellini 14, Rondon, Crisanti, Arcangeli (2°libero) n.e. Allenatore:Massimo Barbolini 8
Olanda: Dijkema 2, Flier 35, Visser 11, Wensink 11, Staelens C. 10, Griothues 22, Van Tienen (libero); Huurman 3, Staelens K. 1, Koolhaas, Blom n.e., De Kruijf n.e. Allenatore: Avital Selinger 8
Arbitri: Liu (Cina) 7e Nastase (Romania) 6,5
Note– Spettatori 1500; Italia: 3 aces (2 Del Core, 1 Arrighetti), 3 errori in battuta; muri vincenti 14(5Arrighetti, 5 Gioli, 3 Del Core, 1 Barcellini); punti realizzati 88; attacchi vincenti: 73 (5 da seconda linea), errori: 15; Olanda: 6 aces (4 Flier, 1 Grothues e C. Staelens), 4 errori in battuta; muri vincenti 16 (6 Flier, 5 Wensink, 3 C.Staelens, 2 Gorthues); punti realizzati 94; attacchi vincenti: 76 (16 da seconda linea), errori: 20. Durata set: 24’/ 26’/ 27’/29’/ 16’/ Totale: 124 minuti
SITUAZIONE– Pool A (Tokyo)– 29 ottobre: Perù–Algeria 3–0 (25–16, 25–12, 25–18), Serbia–Costarica 3–0 (25–15, 15–14, 25–18), Polonia–Giappone 2–3 (28–26, 25–21, 20–25 23–25 12–15);
30 ottobre: Costarica–Algeria3–0 (25–18, 25–20, 25–21), Serbia–Polonia 3–1 (19–25, 25–23, 26–24, 25–22), Giappone–Perù 3–1 (25–15, 25–15, 22–25, 25–24). Classifica: Serbia e Giappone 4, Perù e Costarica 2; Polonia e Algeria 0.
31 ottobre: Perù–Serbia, Polonia–Costarica, Algeria–Giappone; 2 novembre: Serbia–Algeria, Polonia–Perù, Costarica–Giappone; 3 novembre: Perù–Costarica, Algeria–Polonia, Giappone–Serbia.
Pool B (Hamamatsu)– 29 ottobre: Brasile–Kenya 3–0 (25–15, 25–16 25–11), Rep.Ceca–Olanda 0–3 (24–26, 20–25,14–25), Porto Rico–Italia 0–3 (20–25, 11–25, 18–25); 30 ottobre: Rep.Ceca–Brasile 2–3 (25–22/ 22–25/ 25–23/ 20–25/ 9–15); Kenya–Porto Rico 0–3 (20–25, 23–25,19–25), Olanda–Italia 2–3 (25–18/ 21–25/ 23–25/ 28–26/ 12–15). Classifica: Brasile e ITALIA 4, Olanda e Porto Rico 2; Kenya e Rep. Ceca 0.
31 ottobre: Porto–Rico-Rep. Ceca, Italia–Kenya (ore 7.30), Brasile–Olanda; 2 novembre: Brasile-Porto Rico, Olanda–Kenya, Rep–Ceca–Italia (ore 10.45); 3 novembre: Porto Rico–Olanda, Kenya-Rep.Ceca, Italia–Brasile (ore 10.00).
Pool C (Matsumoto)– 29 ottobre: Germania–Kazakistan 3–0 (25–21, 25–14, 25–16), Stati Uniti–Thailandia 3–1 (23–25, 25–17, 25–17, 25–21), Croazia–Cuba 3–0 (25–23, 34–32. 25–21); 30 ottobre: Stati Uniti–Croazia 3–0 (25–16, 25–13, 25–23), Thailandia–Kazakistan 3–1 (25–16, 25–18, 20–25, 25–16), Cuba–Germania 0–3 (24–26, 17–25, 23–25). Classifica: Usa e Germania 4; Thailandia e Croazia 2; Kazakistan e Cuba 0.
31 ottobre: Kazakistan–Cuba, Croazia–Thailandia, Germania–Stati Uniti; 2 novembre: Croazia–Germania, Thailandia–Cuba, Stati Uniti–Kazakistan; 3 novembre: Kazakistan–Croazia, Germania–Thailandia, Cuba–Stati Uniti.
Pool D (Osaka) – 29 ottobre: Russia–Rep.Dominicana 3–1 (21–25, 25–9, 25–17, 25–11), Canada–Corea del Sud 0–3 (19–25, 19–25, 14–25), Turchia–Cina 3–1 (19–25, 25–14, 25–20, 25–17);
30 ottobre: Russia–Turchia 3–1 (25–27, 25–22, 25–11, 25–17), Rep.Dominicana–Corea del Sud 0–3 (27–29, 23–25, 20–25), Cina–Canada 3–0 (25–16, 25–19, 25–10). Classifica: Russia e Corea 4; Turchia e Cina 2; Rep. Dominicana e Canada 0.
31 ottobre: Turchia–Rep.Dominicana, Canada–Russia, Corea del Sud–Cina; 2 novembre: Turchia–Canada, Russia–Corea del Sud, Rep.Dominicana–Cina; 3 novembre: Canada–Rep.Dominicana, Corea del Sud–Turchia, Cina–Russia.
LE PAGELLE AZZURRE:
Eleonora Lo Bianco 7,5– Soprattutto nel set iniziale fatica più del previsto, ma quando la nostra ricezione si riprende fa la sua bella partita, variando il gioco e distribuendo con esperienza, equilibrio, consumata esperienza e bravura palloni a tutte le compagne con grande equilibrio. Qualche palla in più alla Del Core non guasterebbe.
Serena Ortolani 6– La 23enne opposta di Faenza ha le qualità tecniche per fare la differenza ma ancora non riesce a metterle in evidenza. Sbaglia tante palle importanti, alcune delle quali non sono affatto proibitive, però fa in pieno la sua parte. Regala punti e anche difese, ma da lei ci si aspettano più certezze di quelle che da.
Simona Gioli 8– “Mamma Fast” si dimostra una volta ancora, se ce ne fosse bisogno, una giocatrice imprescindibile per gli schemi di gioco dell’Ital–volley rosa: soffre tantissimo la marcatura asfissiante del muro arancione, la murano, la difendono, ma lei insiste e alla fine riesce a spuntarla: 23 punti con cinque muri vincenti, decisiva come sempre…!!!
Valentina Arrighetti 7,5– Dopo un inizio col freno a mano tirato contro Portorico, Valentina inizia ad essere ad essere una giocatrice determinante, grintosa a muro e in attacco, che abbiamo ammirato nella sua squadra di club della Foppapedretti Bergamo. L’eredità di Jenny Barazza era pesante, lei la sta raccogliendo con buona autorevolezza.
Antonella Del Core 7,5– Quando ha la possibilità di attaccare palloni “puliti” li mette a terra con grande autorevolezza. Il suo lavoro oscuro in ricezione e difesa è come sempre, molto prezioso, ma in attacco poteva e doveva essere chiamata maggiormente in causa viste le difficoltà di Ortolani e Bosetti. Non sbaglia mai le palle decisive.
Lucia Bosetti 6– Sufficienza stiracchiata per la 22enne di Tredate, che soffre troppo la fisicità olandese e non riesce a dare il suo contributo. Massimo Barbolini la sostituisce nelle fasi iniziali del terzo set con la Barcellini ed è la mossa risolutiva della contesa. Si rivede nel quarto set al posto della Ortolani e regala il suo contributo al successo.
Paola Cardullo 8– Dopo la prestazione odierna tutti i dubbi sulla sua tenuta psicofisica legati alla dopo operazione alla caviglia sono definitivamente spariti: è tornata il talismano della difesa e ricezione.
Cristina Barcellini 7,5– Entra a freddo nel suo esordio in una competizione mondiale ed è subito determinante per la fondamentale vittoria contro una squadra che ci poco più di un mese fa ci aveva sonoramente sconfitti per tre a zero a Cagliari, nella terza partita del girone di qualificazione al World Grand Prix 2011. Tira a tutto braccio, suona la carica e tira fuori la nostra squadra dalle “sabbie mobili” insieme a Gioli, Arrighetti, Lo Bianco e Cardullo.
Massimo Barbolini 8– L’aveva preparata bene, s’è arrampicato sugli specchi in mezzo a mille difficoltà e alla fine ha trovato la soluzione giusta e coraggiosa con la Barcellini. Se si vince anche con tutti questi problemi…!!!
Giulia Rondon s.v.,
Chiara Di Iulio s.v.,
Lucia Crisanti s.v.,
Chiara Arcangeli n.e.