MONDIALE VOLLEY FEMMINILE – Italia vs Rep. Ceca 2–3
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MONDIALE VOLLEY FEMMINILE – Italia vs Rep. Ceca 2–3

Palazzetto_Hamamatsu– di Saverio Albanese

Hamamatsu (Giappone)– Come un filmine a ciel sereno è arrivata la prima sconfitta in questo mondiale per la nazionale italiana che viene superata da un ottima Repubblica Ceca si impone al quinto e decisivo parziale per 17 a 15, rimontando due set di svantaggio. Una sconfitta che potrebbe costare molto cara a Francesca Piccinini (ottimo il suo rientro nello starting–six) e compagne che se non batteranno domani i campioni olimpici del Brasile la strada per il podio finale si complica maledettamente. La squadra ceca vince una partita dove alla fine il computo degli errori punto è favorevole alle azzurre. In realtà la maggior parte di questi (in totale 22) sono “spesi” nel set di apertura (10): dopo saranno le nostre ragazze l’Italia a regalare. La formazione guidata da Siller dimostra che aver portato al quinto set la nazionale carioca (nostra prossima avversaria), non è stato un frutto delle circostanze. Il muro della capitana Plchotova (dieci, tre dei quali nel quinto e decisivo parziale) e della Pastulova (quattro) ha blindato il risultato, costruito mattone dopo mattone da una strepitosa performance dell’opposta Aneta Havlickova top–scorer de match con 35 punti, devastante per potenza e precisione sia da posto quattro che da posto due, ma di notevole spessore anche la prestazione di Helena Havelkova che sul tatraflex ha messo a terra ben 19 pesantissimi palloni: la  23enne opposta natia di Mladà Boleslav, l’anno scorso protagonista della promozione di Urbino in A1, quest’anno giocherà insieme alla sua compagna di nazionale Helena a Busto Arsizio.Francesca_Piccinini

Alle nostre ragazze è mancato quel “quid” di imponderabile che può far pendere il piatto della bilancia dalla parte giusta piuttosto che in quella sbagliata: quel “quid” è stato l’insicurezza, la pazienza e continuità sui palloni decisivi. Avanti per due set a zero, vinti a fatica ai vantaggi (27–25 e 29–27) Simona Gioli e compagne, sul 23–23, non sono riusciti a chiudere la gara, contro la squadra ceca che ha lottato col coltello tra i denti dal primo all’ultimo pallone della contesa: davvero troppo poco per fermare una Repubblica Ceca, forte e potente, che già aveva portato al quinto il Brasile.

Una sconfitta, comunque, che fotografa perfettamente una stagione travagliata: una serie incredibile di infortuni alle nostre giocatrici più rappresentative non ultimo il forfait della schiacciatrice italo–argentina Carolina Costagrande. Tra le poche note liete di questa partita il ritorno sul rettangolo di gioco della universale Francesca Piccinini (reduce da un problema muscolare) nel sestetto di partenza: la 31enne fuoriclasse di Massa Carrara ha chiuso la contesa con 25 punti, il 63 per cento in ricezione ed il 60 per cento in attacco. Ottime anche le prestazioni di Paola Cardullo, Serena Ortolani, 25 punti, con quattro muri vincenti e Simona Gioli, 18 punti, che ha sparacchiato una comoda conclusione, regalando il successo alla Repubblica Ceca.  

Il coach azzurro Massimo Barbolini nella conferenza stampa pochi minuti dopo la partita è stato molto onesto nelle sue dichiarazioni: “La vittoria della Repubblica Ceca è meritata, perché le mie ragazze hanno giocato tutta la gara in affanno. Abbiamo vinto i primi due, grazie anche ai loro tanti errori nei finali. Poi quando è stato il momento di spingere, di prendere in mano la gara, non l’abbiamo fatto. Non abbiamo avuto pazienza e lucidità, qualità che mostrate in altre occasioni. La squadra non ha quelle certezze e quelle sicurezze necessarie. Loro hanno messo in mostra le loro armi: servizio e muro. Contro la battuta non si può combattere contro il muro si. Noi non l’abbiamo fatto bene. E non abbiamo nemmeno difeso come avremmo potuto”.Massimo_BarboliniMarco_Bracci

Ma la nostra squadra, ad onor del vero,  non aveva nemmeno convinto nei primi due parziali dove ci siamo imposti ai vantaggi: troppo discontinua e fallosa per essere vera ma la squadra di Siller era riuscita a sbagliare troppo per portare a casa qualcosa e l’Italia ne aveva approfittato.

Raggiunto il dopo vantaggio la nostra squadra era, forse, convinta di aver messo in cassaforte la quarta vittoria consecutiva, pagando dazio nel corso della contesa anche perché, l’atteggiamento sbagliato ha fatto disunire una squadra già ricca di piccoli, grandi problemi.

La 28enne napoletana Antonella Del Core è stata l’ombra di se stessa sia in attacco che in difesa: un errore molto grave per un tecnico esperto come Barbolini che l’ha sostituita nella fase centrale del quarto set, con una Barcellini apparsa la più carica del gruppo, quando la gara aveva preso una brutta piega.  

Altra nota dolente riguarda la ricezione, messa  a “ferro e fuoco” dalle insidiose battute soprattutto della Barborkova, cosi come non ha brillato di luce propria tutto il sistema muro difesa

L’opposta Aneta Havlickova e la schiacciatrice Helena Havelkova, 54 punti in due, ottime valide giocatrici, ma certamente non due fuoriclasse e siamo riusciti a fermarle poco e male, il che chiama anche in causa il muro, troppo spesso scomposto. E anche se alla fine ne abbiamo presi 14 sono sembrati più figli di un talento individuale. La centrale di Rapallo Simona Gioli (18 punti ma anche 6 errori) pur giocando una buona partita, non è riuscita a ripetere le brillanti prestazioni delle partite precedenti contro Portorico e Olanda.  Serena Ortolani ha dato il suo contributo importante alla causa (25 punti) ma nei momenti decisivi o ha sbagliato o si è fatta murare. In questo senso la classe della Piccinini è stata superiore alla media, soprattutto per essere al rientro dopo tre settimane di stop. Ma stavolta è mancata un po’ la squadra, troppo convinta di aver già in tasca la vittoria dopo aver messo in cascina” il doppio vantaggio.

Simona_Gioli

– Francesca Piccinini ha brillato di luce propria ed è stata una spanna e mezza, forse, pure due sopra le sue compagne di squadra, ma i suoi 25 punti non sono serviti per impedire, francamente, l’inaspettata sconfitta:“Non è bastato e a dire il vero avrei preferito restare in panchina e veder vincere la squadra…ma,  battute a parte, sono davvero molto amareggiata.  E’ stata una partita che potevamo vincere, ci siamo forse adagiate troppo quando eravamo avanti. La Repubblica Ceca è una squadra forte, ha muro e difesa ed hanno giocatrici molto buone. Insomma eravamo preparate per affrontare una squadra forte ma qualcosa è venuto meno: c’era da aiutarsi. Non è stata la solita Italia, nella quale certe sbavature solitamente non si vedono. Adesso dobbiamo pensare a quanto abbiamo sbagliato e guardare avanti sempre, perché comunque sarà lunga, pensiamo al Brasile”.

Valentina Arrighetti è lucida nell’analisi della partita: “Non ci voleva, la gara presentava già delle difficoltà di suo, quando ci siamo trovate avanti due set a zero, abbiamo calato troppo la tensione. E’ stato un errore. Sapevamo che dovevamo chiudere, sapevamo che le Ceche erano un avversario quotato, che giocano e giocano bene. Abbiamo pagato, colpa della concentrazione. Abbiamo commesso tantissimi errori. Anche loro ne hanno fatti tanti nei set che abbiamo vinto. Ma ne abbiamo fatti troppi, è inspiegabile…!”.

Il libero azzurro Paola Cardullo è molto delusa, ma tira fuori “l’hanimus –Pugnandi”: “Abbiamo perso una gara, non è compromesso nulla. C’è una serie di partite lunghe e ci sta che si possa perdere, quello che non ci sta è il come l’abbiamo persa. Ora bisogna pensare subito a domani, quello con il Brasile sarà un grande incontro che bisognerà solo vincere”.

Antonella_Del_Core

–La gara contro i campioni olimpici in carica del  Brasile di domani all’Hamamatsu Arena, ore 18.00 locali (10 italiane, diretta tv RaiSport1), mette ora la squadra di Massimo Barbolini nella condizione di non sbagliare più o quasi, anche l’equilibrio mostrato sin qui dal torneo, lascia presagire che ci potrebbero essere altri colpi di scena.

La nazionale guidata da Ze Robertoè una delle favorite al titolo iridato dopo la finale persa con la Russia quattro anni fa, il titolo olimpico conquistato a Pechino e nonostante l’assenza di due pezzi da novanta come i martelli Mari e Paula (ko entrambe nella final –six del Grand Prix).

Due squadre che si conoscono molto bene e proprio per questo si temono e rispettano in egual misura. Il Brasile può contare su un gruppo di sicuro talento, con una prestanza fisica superiore, soprattutto tra le centrali dove Fabiana e Thaisa superano i 190 cm, una muraglia davvero difficile da superare. Qui in Giappone, Zè Roberto, il tecnico che ha fatto grande sia il Brasile maschile (oro olimpico 1992) che quello femminile, oltre alla Scavolini Pesaro, sembra aver fatto una scelta per la palleggiatrice, dando più spazio a Fabiola rispetto a Dani Lins che pure era partita titolare. L’opposta è Sheilla Castro che conosciamo bene per avere giocato quattro stagioni a Pesaro, i martelli Fabiana (prima delle defezioni riserva dell’opposto) e un’altra vecchia (si far per dire) conoscenza del campionato italiano, Jacqueline Carvalho, consorte di Murilo, nonchè una delle bellezze conclamate del Mondiale. Il cavallo selvaggio di Recife ha giocato un anno a Pesaro e uno a Jesi. A completare il sestetto titolare l’ottimo libero, Fabi. Tra le riserve si trova anche la terza centrale, Caroline Gattaz, che nel 2007 giocò a Jesi.

Italia e Brasile in questa stagione si sono incontrate in due occasioni sempre nel Grand Prix: una vittoria per parte. La prima proprio in Brasile a San Carlos: con le verdeoro al completo, le azzurre vinsero 3–1. Poi, alle finali di Ningbo in Cina, con le brasiliane senza le infortunate, capitan Eleonora Lo Bianco e compagne rimediarono un sonoro tre a zero, in un momento delicato della stagione dopo i due ko di fila con Usa e Giappone. In questa circostanza, però, questa infinita partita Italia–Brasile, vale la zona medaglie.

I precendenti tra le due squadre sono 56: undici vittorie per le azzurre a fronte di 45 sconfitte: l’ultima vittoria e l’ultima sconfitta entrambe nel Grand Prix di quest’anno.

Italia– Rep.Ceca 2–3

Parziali: 27–25/ 29–27/ 23–25/ 22–25/ 15–17/

Italia: Lo Bianco (cap.) 4, Ortolani 25, Gioli 18, Arrighetti 11, Del Core 6, BìPiccinini 25, Cardullo (libero); Barcellini 1, Crisanti 1, Bosetti, Rondon, Di Iulio n.e. Allenatore: Massimo Barbolini 6,5

Rep. Ceca: Mushlsteinova 2, Havlickova 35, Plchotova 18, Barborkova 10, Pastulova 12, Havelkova 19, Jasova (libero); Melicharkova, Utla 1, Vanzurova 2, Jelinkova, Kallistova n.e. Allenatore: Siller

Arbitri: Karampetsos (Grecia) e Zenovich (Russi).

Note– Spettatori: 1000; Durata set: 28’/ 30’/ 27’/ 26’/ 18’/ Totale: 129 minuti

Italia: 6 aces (2 Arrighetti e Lo Bianco, 1 Ortolani e Del Core) e 5 errori in battuta; muri vincenti 14 (5 Gioli, 4 Ortolani, 3 Arrighetti, 1 Crisanti e Lo Bianco); punti realizzati 91; errori: 15; 42% attacco; 66% ric. pos. (43% prf).

Rep.Ceca: 7 aces (4 Barborkova, 1 Vanzurova, Plchtova e Muhlsteinova) e 12 errori in battuta; muri vincenti 22 (10 Plchotova, 4 Pastulova; 3 Havelkova, 2 Barborkova, 1 Havlickova, Mulhsteinova e Utla), punti realizzati 99; errori: 13, 43% attacco; 59% ric.pos. (40% prf)

Ecco la situazione aggiornata al termine della quarta giornata della prima fase

SITUAZIONE– Pool A (Tokyo)– 29 ottobre: Perù– Algeria 3–0 (25–16, 25–12, 25–18), Serbia–Costarica 3–0 (25–15, 15–14, 25–18), Polonia– Giappone 2–3 (28–26, 25–21, 20–25 23–25, 12–15); 30 ottobre: Costarica– Algeria 3–0 (25–18, 25–20, 25–21), Serbia–Polonia 3–1 (19–25, 25–23, 26–24, 25–22), Giappone– Perù 3–1 (25–15, 25–15, 22–25, 25–23); 31 ottobre: Perù– Serbia 1–3 (21–25, 25–16, 21–25, 18–25), Polonia–Costarica 3–0 (25–14, 25–12, 25–15), Algeria– Giappone 0–3 (18–25, 7–25, 14–25); 2 novembre: Serbia– Algeria 3–0 (25–15, 25–12, 25–21), Polonia– Perù 3–0 (25–10, 25–15, 25–16), Costarica– Giappone 0–3 (9–25, 13–25, 8–15).

Classifica: Serbia e Giappone 84, Polonia , Perù e Costarica 2; Algeria 0.

3 novembre: Perù– Costarica, Algeria– Polonia, Giappone– Serbia.

Pool B (Hamamatsu)– 29 ottobre: Brasile– Kenya 3–0 (25–15, 25–16, 25–11), Rep.Ceca– Olanda 0–3 (24–26, 20–25,14–25), Portorico– Italia 0–3 (20–25/ 11–25/ 18–25); 30 ottobre: Rep.Ceca–Brasile 2–3 (25–22, 22–25, 25–23, 20–25, 9–15), Kenya– Portorico 0–3 (20–25, 23–25,19–25), Olanda– Italia 2–3 (25–18/ 21–25/ 23–25/ 28–26/ 12–15); 31 ottobre: Portorico– Rep.Ceca 0–3 (14–25, 14–25, 14–25); Italia– Kenya 3–0 (25–9/ 25–7/ 25–21); Brasile– Olanda 3–0 (25–19, 25–16, 25–14);  2 novembre: Brasile– Portorico 3–0 (25–20, 25–18, 25–20), Olanda– Kenya 3–0 (25–8, 25–14, 25–11), Italia –Rep.Ceca 2–3 (27–25/ 29–27/ 23–25/ 22–25/ 15–17).

Classifica: Brasile 8, ITALIA 6, Olanda e Rep.Ceca 4, Portorico 2; Kenya 0.

3 novembre: Portorico– Olanda, Kenya– Rep.Ceca, Italia– Brasile (ore 10.00).

Pool C (Matsumoto)– 29 ottobre: Germania– Kazakistan 3–0 (25–21, 25–14, 25–16), Stati Uniti–Thailandia 3–1 (23–25, 25–17, 25–17, 25–21), Croazia– Cuba 3–0 (25–23, 34–32, 25–21); 30 ottobre: Stati Uniti– Croazia 3–0 (25–16, 25–13, 25–23), Thailandia– Kazakistan 3–1 (25–16, 25–18, 20–25, 25–16), Cuba– Germania 0–3 (24–26, 17–25, 23–25); 31 ottobre: Kazakistan– Cuba 2–3 (25–20, 15–25, 25–27, 25–23, 10–15), Croazia– Thailandia 0–3 (15–25/ 14–25/ 17–25), Germania–Stati Uniti 0–3 (23–25/ 24–25/ 17–25); 2 novembre: Croazia– Germania 0–3 (24–26, 18–25, 21–25), Thailandia– Cuba 0–3 (19–25, 27–29, 25–27), Stati Uniti– Kazakistan 3–0 (25–17, 25–19, 25–19).

Classifica: Stati Uniti 8, Germania 6, Cuba e Thailandia 4, Croazia 2, Kazakistan 0.

3 novembre: Kazakistan– Croazia, Germania– Thailandia, Cuba– Stati Uniti.

Pool D (Osaka) – 29 ottobre: Russia– Rep.Dominicana 3–1 (21–25, 25–9, 25–17, 25–11), Canada– Corea del Sud 0–3 (19–25, 19–25, 14–25), Turchia– Cina 3–1 (19–25, 25–14, 25–20, 25–17); 30 ottobre: Russia– Turchia 3–1 (25–27, 25–22, 25–11, 25–17), Rep.Dominicana– Corea del Sud 0–3 (27–29, 23–25, 20–25), Cina– Canada 3–0 (25–16, 25–19, 25–10); 31 ottobre: Turchia–Rep.Dominicana 3–2 (25–20, 25–14, 23–25, 23–25, 15–10), Canada– Russia 0–3 (13–25, 16–25, 21–25); Corea del Sud– Cina 3–0 (25–22, 25–23, 25–23); 2 novembre: Turchia– Canada 3–2 (19–25, 20–25, 25–14, 25–17, 15–8); Russia–Corea del Sud 3–1 (25–18, 25–17, 19–25, 25–22), Rep.Dominicana– Cina 0–3 (12–25, 21–25, 14–25).

Classifica: Russia 8, Corea del Sud  e Turchia 6, Cina 4, Rep. Dominicana e Canada 0.

3 novembre: Canada– Rep.Dominicana, Corea del Sud–Turchia, Cina– Russia.

3 Novembre 2010

Autore:

admin


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