Milano – La Cina che non ti aspetti infrange il sogno mondiale di una Italia capace di soffrire e reagire ma che alla fine ha dovuto cedere l’onore delle armi alle avversarie che raggiungono così la finale di questa sera. L’Italia dice addio al sogno iridato ad un passo dal traguardo, la Cina trova la partita perfetta, ci hanno provato le azzurre a rimettere il match sui giusti binari, coach Bonitta richiama in panchina Costagrande e spedisce Diouf in banda, scelta supportata anche dalle buone percentuali in ricezione dei primi due set, e la scelta appare azzeccata tanto che le azzurre chiudono agevolmente la frazione. Le cose sembrano andare per il verso giusto, spinte da un pubblico caloroso, le azzurre di Bonitta sembrano lanciate verso il tie-break. Sul 15-12 per Del Core e compagne ecco che la Zhu rimette il turbo alla Cina tanto da realizzare un parziale di 6-0 che sembra fatale per le ragazze di Bonitta. Il cuore della nazionale italiana viene fuori e la Cina deve sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione di una Italia che ci crede e prova a restare attaccata al match con le unghie e con i denti. 5 i match point annullati dall’Italia, alla sesta occasione le asiatiche chiudono il conto e festeggiano l’accesso alla finale. “Nei primi due set abbiamo fatto veramente fatica: loro attaccavano e difendevano, mentre noi non riuscivamo a incidere in battuta– ha dicharato a fine match coach Bonitta-. Vedendo che in ricezione stavamo andando bene ho provato a rafforzare l’attacco e la scelta ha funzionato. Abbiamo avuto anche la possibilità di andare al tie-break, ma nel complesso dobbiamo ammettere che la Cina ha meritato la vittoria. Il nostro attacco e il servizio non è stato abbastanza efficace, mentre in difesa secondo me abbiamo fatto vedere buone cose. Nonostante la delusione sappiamo tutti che non è finita qua, scemata l’adrenalina della partita bisognerà concentrarsi sul Brasile. Alla fine del Mondiale manca ancora un giorno“.
Le lacrime a fine match di Valentina Arrighetti sono l’istantanea della delusione azzurra dopo la sconfitta di ieri, le azzurre hanno lottato ma hanno dovuto, loro malgrado, cedere nel finale. “Ci abbiamo provato in tutte le maniere– ha affermato Nadia Centoni-, cercando di restare attaccate alla partita in ogni modo, ma non è bastato. Fino alla fine è stata una battaglia vera. Rispetto alla Cina vista a Bari hanno difeso molto meglio, anche le palle più impossibili non cadevano mai e questo è un loro grande merito. Domani dovremo trovare le forze per affrontare il Brasile, perché rimuginare su quello che è stato non serve a niente. È vero che la Cina andrà a disputare la finale 1-2 posto, ma noi con la finale 3-4 posto abbiamo– ha concluso- ancora la possibilità di conquistare una medaglia dal valore altissimo“.
“Ci abbiamo messo il cuore, perché altrimenti il risultato sarebbe stato diverso “, ha assicurato la capitana Francesca Piccinini, l’unica che coach Bonitta non ha mandato in campo. “La Cina è più forte di quanto ci aspettavamo, contro il Brasile ci proveremo anche se non sarà facile” è la promessa, invece, di Carolina Costagrande.
Italia 1
Cina 3
(21–25/ 25–17/ 25–20/28-30)
ITALIA: Del Core 16, Chirichella 9, Centoni 15, Costagrande 8, Arrighetti 5, Lo Bianco 1, De Gennaro (L). Ferretti, Diouf 15, Bosetti C., Folie 4. Non entrate: Piccinini. All. Bonitta.
CINA: Hui 12, Yang J. 8, Wei 2, Zhu 32, Yuan 16, Zeng 8, Shan (L), Wang, Yang F., Shen. Non entrate: Chen (L), Liu. All. Lang Ping.
Arbitri: Akihiko Tano (Giappone) e Danny Cespedes (Repubblica Domenicana)
Note– Spettatori: 12600; Durata set: 26’/ 27’/27’/37’. Totale: 117 minuti; Italia: 10 aces, 12 errori in battuta, muri vincenti 10, punti realizzati 73; Cina: 2 aces e 12 errori in battuta, muri vincenti 14, punti realizzati 78.