Patti non cresce, non si rilancia, non sogna più. A dirlo senza mezzi termini è Anna Sidoti ed il Movimento Patto per Patti
Il Movimento in una lettera aperta mette sotto accusa i quasi quattro anni dell’attuale amministrazione comunale.
Non un generico dissenso, ma un atto d’accusa politico diretto e frontale: “assenza di una visione strategica, mancanza di progettualità, nessuna prospettiva di sviluppo”.
Il movimento, che nel 2021 aveva sostenuto la candidatura a sindaco dell’ingegnere Anna Sidoti, raccogliendo 2092 voti di pattesi che chiedevano cambiamento, oggi rilancia il suo impegno: rappresentare chi non si rassegna ad una città ferma, che vive di ordinaria amministrazione e perde occasioni decisive.
“Questa amministrazione non ha avuto né idee né coraggio – si legge tra le righe del comunicato – e il risultato è sotto gli occhi di tutti: Patti è rimasta indietro, senza la spinta verso una città più moderna, verde, trasparente e capace di stare al centro della scena provinciale e regionale.”
Il direttivo di Patto per Patti non usa giri di parole: denuncia una città prigioniera di immobilismo, con un futuro sequestrato da chi amministra senza una rotta, mentre altrove i comuni progettano, intercettano fondi e immaginano nuove centralità.
Da qui la promessa: nei prossimi mesi il movimento tornerà a lavorare per costruire un progetto alternativo, partecipato e condiviso, un vero “cantiere di cambiamento” per ridare a Patti una direzione e una dignità politica.
Un avviso chiaro e inequivocabile: la pazienza è finita, l’alibi del tempo scaduto.
O Patti cambia, o rischia di rimanere definitivamente ai margini.