PATTI – Quella Risonanza Magnetica che non funziona
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PATTI – Quella Risonanza Magnetica che non funziona

Dopo la denuncia di Areté – Comitato per la tutela dell ‘Ospedale Barone Romeo, c’è oggi anche la nota di protesta che diventa interrogazione del consigliere Filippo Tripoli

“riteniamo che i continui silenzi da parte di chi ha l’obbligo quanto meno morale di dare risposte in materia di sanità, sia ormai oltremodo inaccettabile. La deputazione regionale è molto attenta in quest’ultimo periodo alle vicende Pattesi, anche in vista delle future amministrative, pretendiamo lo stesso impegno sulle annose problematiche del Barone Romeo, ora! “

Scrive al Presidente del Consiglio Comunale, al Segretario Generale , alla conferenza dei capi gruppo ed al direttore sanitario dell’ospedale Barone Romeo di Patti dott. Catalfamo il consigliere comunale Tripoli Filippo del gruppo Patti Futura, per sapere se, e quali interlocuzioni si sono poste in essere al fine di comprendere le ragioni di tale disservizio – il non funzionamento della risonanza magnetica all’ospedale pattese – e quali iniziative si intendono promuovere al fine di sbloccare il silenzio dell’assessorato regionale e dell’assessore Razza per  dare risposte concrete agli utenti del Barone Romeo e alle tante associazioni che nel pieno rispetto del loro ruolo sociale che ricoprono, continuano con orgoglio la campagna di sensibilizzazione di un settore vitale quale la sanità pretendendone risposte.

Tripoli evidenzia che da anni si dibatte  in merito alle  delicate problematiche del ospedale pattese e che alcuni mesi fa si è riusciti a richiedere ed ottenere un consiglio comunale allargato, coinvolgendo le  associazioni locali e una deputazione regionale, che però non si è presentata. Poi evidenzia che in questi ultimi mesi la denuncia circa i  disservizi sanitari  quali quello legato alla  “Risonanza Magnetica” già istallata, collaudata, ma ancora non attivata presso il nosocomio Pattese, sulla quale oggi torna a denunciarne la questione  a gran voce l’associazione Areté, inizia a prendere una brutta piega che ha portato la Uil a sollecitare l’intervento della corte dei conti, e che l’assenza della deputazione regionale e dell’assessore Razza più volte invitati ai consiglii comunali la dice lunga sul grado d’impegno dei rappresentanti regionali per questo territorio non adeguatamente rappresentato,
Poi affonda il colpo scrivendo “che il silenzio delle istituzioni sanitarie regionali, locali e del nostro primo cittadino, non possono  essere più tollerati”.
5 Febbraio 2021

Autore:

redazione


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