Senza scusanti. La legge chiede ai pescatori di rispettare le risorse del mare e di rispettare regole precise, il buon senso anche di utilizzarle queste risorse in modo sostenibile
La foto è di stamani, inviata da alcuni bagnanti
Contribuendo alla scomparsa delle specie e degli habitat marini, mettendo in pericolo pesci e l’intero ecosistema.
Questo sotto gli occhi di tutti.
Senza contare che a rimetterci sono anche i piccoli pescatori onesti che oltre a dover fare i conti con i grandi pescherecci che solcano i mari, depredandoli in maniera incontrollata delle risorse, a scapito dei piccoli pescherecci e dei pescatori artigianali, che stanno lentamente morendo e abbandonando le loro piccole barche, anche con chi ama questa pesca “sfrontata ed eccessiva”, condotta senza il minimo rispetto per i tempi di riproduzione delle risorse ittiche, della normativa e anche con metodi di pesca dannosi.
Tutto questo sta lentamente mettendo in serio pericolo il mare e la sua biodiversità.
Si chiama pesca illegale, senza tener conto di regole e normative.
Certo mangiare una buna frittura è cosa stupenda… ma senza far danno e senza infrangere la legge.
Il mare è di tutti.
Giusto per ricordare
È vietato esercitare qualsiasi tipo di pesca, compresa la pesca con canna e/o lenza da riva, nella fascia di mare di 200 metri dalla costa e dalla spiaggia frequentata da bagnanti, tra le 08,00 e le ore 20,00 con esclusione delle zone di spiagge libere non densamente frequentate e delle zone specificamente riservate
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