PIRAINO – Il punto di vista di Salvatore Mastrolembo
Cronaca Regionale

PIRAINO – Il punto di vista di Salvatore Mastrolembo

Aria torrida a Piraino, dopo la botta e risposta tra sindaco e opposione al termine dell’approvazione del bilancio di previsione, Salvatore Mastrolembo, consigliere d’opposizone, non ci sta  su quanto dice Campisi quando definisce sterile l’azione politica della opposizione consiliare e torna sull’argomento esprime concetti, pensieri, accuse, proposte.

Volevo mettere in evidenza qual è il significato politico, nel senso più ampio del termine, dell’approvazione del bilancio di previsione e di conseguenza chiarire gli emendamenti, proposti dall’opposizione consiliare, di cui in questi giorni si è discusso anche sui mezzi di informazione locali.

L’approvazione del bilancio di previsione, deliberata dal consiglio comunale di Piraino in questi giorni, cosi com’è avvenuto anche per gli anni precedenti, è purtroppo vista dalla maggioranza consiliare come un’obbligatoria e mera azione burocratica e non già per quello che in realtà essa rappresenta, ossia il momento di confronto, riflessione e sintesi per la definizione delle scelte, delle priorità e delle strategie pensate per la crescita futura della comunità.

Con la discussione e l’approvazione del bilancio il consiglio comunale dovrebbe svolgere uno dei compiti più importanti della sua attività e ciò al pari dell’adozione, deliberata e discussa, del piano regolatore e del controllo sugli atti dell’amministrazione.

Ho usato il condizionale perché, ahinoi, tali nobili funzioni sono di fatto state inibite dalle supine, quasi inebetite, presenze dei consiglieri di maggioranza

Il bilancio di previsione indica come i soldi dei contribuenti verranno utilizzati per il bene comune del nostro paese. Infatti le entrate del bilancio, in fondo, altro non sono che la parte di lavoro, quantificata in denaro, che ciascun cittadino destina ai beni della comunità, mentre la previsione delle spese in bilancio spiega come questo lavoro accumulato, sempre quantificato in denaro, verrà utilizzato dall’amministrazione comunale.

Ritenendo davvero importante questo concetto, ricordando che dietro a ogni numero ed ad ogni cifra ci stanno il lavoro e la fatica dei nostri concittadini, delle nostre imprese, artigiani, commercianti, professionisti ecc., che ogni giorno producono e vivono sul nostro territorio e ci stanno anche le difficoltà che altri affrontano perché disoccupati, infermi, anziani, ecc. tenendo, insomma, precipuamente presente questa dimensione umana del bilancio, il gruppo di opposizione (ancora oggi composto da sei consiglieri comunali) ha presentato complessivamente 22 emendamenti, 11 a firma dei consiglieri Natoli- Ceraolo e 11 a firma dei consiglieri Marino-Mastrolembo-Ricciardi A. e Ricciardi F.

Tutti gli emendamenti presentati avevano lo scopo di meglio razionalizzare la spesa in rapporto alle reali esigenze della nostra comunità.

Gli emendamenti presentati prevedevano, nel loro complesso, lo spostamento di € 192.400 – da prelevare in massima parte nei capitoli: spese telefoniche (prev. 47.000 € circa ); del turismo (prev.345.000€ circa distribuiti in vari capitoli + 244.000€ residui); consumo dell’energia elettrica (prev. 500.000 € circa); spese per liti ed arbitraggi ( €55.000 circa); fondo di riserva ordinario (24.000 € circa); ecc. – verso interventi di carattere sociale e cioè: estensione del servizio domicilia

re alle persone allettate o limitate nella deambulazione; contributo straordinario ai soggetti in difficoltà economica anche con buoni libro e ticket per la refezione scolastica; bonus a favore dei nuovi nati e verso interventi infrastrutturali e nel campo dei servizi quali: studio di fattibilità per la raccolta differenziata; la sostituzione di tratti di condotte idriche vetuste; straordinaria manutenzione delle fontane pubbliche sparse sul territorio e dalle quali si attinge acqua per uso potabile; pulizia straordinaria del territorio (strade, piazze, torrenti, burroni, parchi ecc. ecc.); controllo e monitoraggio periodico delle acque marine; sistemazione e recupero di parte delle antiche trazzere comunali; interventi sulla spiaggia e sugli impianti fognari; ecc.

E’ oltremodo evidente come il filo conduttore degli emendamenti indicasse un percorso finalizzato al risparmio rispetto all’insostenibile spesa che, come per il passato, è prevista in alcuni capitoli del bilancio anche in rapporto all’aspetto finanziario che emerge dai documenti contabili.

Nessuno di tali 22 emendamenti ha avuto un solo voto favorevole da parte del gruppo di maggioranza.

La conseguenza di tale miopia è a tutti evidente. La preoccupazione, che assale qualunque buon padre di famiglia che legge il bilancio approvato dalla maggioranza, deriva dall’indebitamento, sempre crescente, a cui il Comune è andato incontro in questi anni.

I debiti del Comune, che assommano complessivamente a circa 5.737.000 €, dei quali 2.341.000 per mutui contratti con la cassa depositi e prestiti e per i quali il comune paga ogni anno la somma di € 241.000 tra quota interessi e quota capitale.

Oltre che per questi debiti, il buon padre di famiglia è assillato dal vociare diffuso che riferisce di altri debiti, questa volta fuori bilancio, che dovrebbero, a breve, essere sottoposti all’approvazione consiliare.

Angoscia ancor maggiore destano le richieste di risarcimento danni da parte dell’impresa aggiudicataria e dell’impresa esecutrice dei lavori del consolidamento del centro storico.

Opera, questa, deleteria e inutile che non solo non aveva nulla da consolidare (anzi dopo l’intervento messo in atto si è esposto a seri pericoli tutto il costone sottostante) ma che, aggiungendo al danno la beffa, rischia di generare il dissesto economico finanziario del comune, dopo aver generato quello paesaggistico ed ambientale del centro storico del paese.

Purtroppo chi subirà le certe e nefaste conseguenze saranno le amministrazioni e le generazioni future incolpevoli di tanta sprovveduta (o dolosa?) spregiudicatezza.

Di tali lapalissiane situazioni, però, non sembra abbiano coscienza il sindaco e la giunta comunale che, infatti, con le loro dichiarazioni o con i loro bovini silenzi e/o mancate risposte agiscono come se nulla fosse coinvolgendo in tali dissennati comportamenti i consiglieri di maggioranza guidati da un capo gruppo il cui cognome (Bascio) coincide con l’emblematica valutazione del livello dell’azione politica svolta e da un presidente completamente incapace di interpretare il proprio ruolo e questo nonostante da parte dell’opposizione consiliare siano, da sempre, venuti continui e pressanti richiami, richieste e solleciti volti a ricondurre la gestione della cosa pubblica verso quei principi etici indispensabili per una crescita vera e sostenibile.

“Opposizione Sterile.. che nulla ha saputo fare e proporre in questi anni passati all’amm.ne.. ?????? O piuttosto una amministrazione completamente fallimentare …….

Ed infine il consigliere Salvatore Mastrolembo  conclude con un post scritto:

QUALCUNO HA CHIESTO AL SINDACO CAMPISI PERCHE’ DOPO LA REVOCA, NEL LONTANO 2004, DELLE DELEGHE ALL’ASSESSORE ALL’URBANISTICA DELL’EPOCA, REVOCA MOTIVATA CON LA NECESSITA’ DI SVELTIRE L’ITER DEL NUOVO PIANO REGOLATORE, ANCORA OGGI, ALLA SIDERALE DISTANZA DI SETTE ANNI DALLA REVOCA, IL PIANO REGOLATORE GIACE ANCORA NEI CASSETTI DEL COMUNE AL PARI DEL PIANO DI RECUPERO DEL CENTRO STORICO PRESENTATO DAI PROGETTISTI INCARICATI GIA’ NELL’ANNO 2002?????

Qualcuno chieda lumi sulle evidenti calunnie poste alla base di quell’assurda motivazione e, se la risposta sarà come sempre il silenzio o, ancora peggio la menzogna, tragga da solo le facili conclusioni.

24 Luglio 2011

Autore:

admin


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