Partiamo subito dalla “riflessione personale” che Carlo Amato ha pubblicato su facebook, oggi.
Da qualche giorno sono venuto a conoscenza di un manifesto che mi riguarda.
Adesso voglio fare una riflessione pubblica chiedendomi perché…..?
I valori che mi hanno sempre guidato nella mia vita e nella mia professione sono stati il servizio agli altri, la lealtà, la coerenza, l’onestà, e sopratutto lo sforzo di essere sempre e comunque utile agli altri.
Mi sono sempre speso e a volte con sacrifico per essere sempre disponibile e fare quello che posso per tutti coloro che hanno avuto bisogno di me e senza mai chiedere niente in cambio. Nonostante riconosca i miei errori ancora mi chiedo perchè?????.
Avrei voluto solo essere a servizio della mia comunità, così come sono…con il mio modo di essere…con il mio carattere….ma sicuro che mai avrei agito per interessi privati miei o dei miei amici, amo troppo la mia gente per tradirla…..e poi non potrei perchè non ci riuscerei proprio.
Questo manifesto ha aggiunto la tristezza all’amarezza………….un colpo alla mia anima…………….una profonda pugnalata alle spalle da cui non so difendermi……………..
Mi chiedo perchè????? questo trattamento eppure non credo di aver fatto qualcosa perchè tutto questo avvenga.
In un famoso scritto di John Spindelrtman, poco conosciuto poeta dell’Irlanda del Nord così si esprime:”colpisici un popolo e si saprà difendere, colpisci razza e si saprà difendere,…..colpisci un uomo nella sua solitudine ed egli perirà”.
La voce del silenzio a volte colpisce più forte di quanto si pensa…..copisce dritto………..senza ripensamenti…………!
Ho fatto molti sacrifici nella mia vita, come tanti altri, e sono sempre coerente con me stesso pagando spesso di persona…..ma ho anche avuto molto dalla vita……..e continuerò ad amarla perchè la vita è il pensiero più bello di Dio…..e la coscienza della propria esistenza è il sussulto di Dio in ogni uomo.
Amici miei…….nonostante ancora non abbia capito il perchè?’????? passo da un pensiero all’altro per convincermi che ancora vale la pena spendersi per gli altri, continuare ad amare la gente, le persone, essere disponibile, continuare senza mai chiedere niente in cambio….a noi spetta seminare nella speranza che almeno altri raccoglieranno……..passo da un pensiero all’altro per convincermi che, nonostante tutto, gli uomini sono la bontà di Dio, ma sono semplicemente distratti………………passo da un pensiero all’altro che, nonostante tutto, quello che lasceremo di noi è solo il ricordo del bene o del m ale che hai seminato durante il lungo cammino della vita……passo da un pensiero all’altro per convincermi che, nonostante tutto, non è giusto mollare per la stanchezza e la delusione…..perchè forse ancora c’è qualcuno che conta su di me.
E se fosse uno solo allora credo che vale la pena spensersi solo per quello solo.
Grazie
Avevamo voluto non dare la notizia, condividendo in pieno il pensiero di Carlo, ma oggi che la nhotizia rimbalza sulla rete, ed esce dai confini di un comune è opportuno anche segnalare la solidarietà che lo stesso Amata ha subito incassato con la nota di
Francesco Mollica e Marcello Mollica.
Usare la denigrazione è proprio di chi è debole o carente di idee, di chi di concerto vive nel terrore delle idee altrui perché incapace di contrastarle usando i metodi della civile convivenza, gli stessi su cui poggiano i fondamentali di una democrazia compiuta.
Salvuccio (Carlo) Amato è stato in questi giorni colpito da un vigliacco attacco anonimo attraverso un metodo che, pur anche se fosse stato fatto da balordi, è proprio della peggior tradizione mafiosa, che vive di anonimato perché estremamente debole e che si manifesta proprio nei momenti di maggior difficoltà, cioè quando attaccata.
Manifestini mortuari ricordano la dipartita di Salvuccio dai suoi elettori con evidente riferimento ad alcune problemi nella formazione della nuova giunta del Comune di Piraino.
Ovvio quindi che per gli autori del manifestino l’essere rappresentato in giunta è una questione di vita o di morte.
Per chi la pensa come Salvuccio, però, questo non corrisponde alla realtà, perché si può essere attivi nella società civile anche senza essere parte dell’amministrazione.
La storia personale di Salvuccio ne è prova inconfutabile.
E’ evidente che Salvuccio costituiva un pericolo per quella cultura. Salvuccio però non è mancato, anzi è più presente che mai, ed a Piraino ci sono tantissimi Salvuccio che non sono mancati e che non hanno nessuna intenzione di mancare.
Questo a prescindere dal fatto che la pensino o meno politicamente come Salvuccio, perché la difesa delle idee e della libertà non deve avere discriminanti politiche o settarie.
Francesco Mastrolembo
Marcello Mollica