L’evento nasce in collaborazione con: Club della Grafica – ROMA, Palazzo MARTINEZ – ROMA, VILLA FLORIO grafica d’arte – PALERMO e VILLA TOBER – TAORMINA e propone le opere di: Carlos ATOCHE, Milvia BORTOLUZZI, Serena CAVALLINI
Paolo Francesco CIACCHERI, Graziella CONTI PAPUZZA, Loretta GALVAN, Cristiano GIUFFRÈ, Luigi MARCON, Olimpia MORGANTE, May NAKAJIMA, Enzo NAPOLI, Noriaki OGOSHI, Irene PODGORNIK e Maria Luisa SCOZZOLA.
In questo contesto Loretta Galvan – artista veneta, orlandina d’adozione – espone, da sabato 11 ottobre sino al 30 ottobre, presso la Gioielleria Contemporanea di Roberto Intorre, in via Bara all’Olivella, 115 a Palermo.
Una galleria artistica insuale, nell’isola pedonale dell’Olivella, che comprende le viuzze che sbucano di fronte al Teatro Massimo.
Una gioielleria, in un angolo vivace, nel cuore di Palermo, brulicante di locali e fantasiose botteghe artigiane.
Roberto Intorre, proprietario di questa atipica gioielleria è un architetto che ha deciso di riversare il suo talento nella progettazione e nella lavorazione di monili che esprimono un’idea moderna e vivida di sicilianità.
Le creazioni di Intorre si distinguono per l’originale connubio tra modelli creativi e moderni e l’uso di materiali fortemente legati alla Sicilia, come il rinomato corallo rosso e la pietra lavica, protagonisti assieme all’argento della collezione Gocce di Magma.
Un luogo ben organizzato, non nuovo a mostre fotografiche e d’arte, ideale per ospitare – ora – gioielli d’arte come le incisioni della Galvan.
Quest’evento è anche una preziosa occasione per far presentare all’artista orlandina anche il suo nuovo segno grafico,
Lei che è una tra le più belle espressioni del nuova panorama delle incisioni d’arte.
Loretta Galvan, veneta di Bassano del Grappa, vive da molti anni a Capo d’Orlando in Sicilia.
L’incisione e la computergrafica: due mondi apparentemente opposti ma uniti da un filo comune, la curiosità rivolta all’apprendimento di tecniche che permettono alla creatività di esprimersi e questo è da molti anni il suo lavoro che porta avanti con instancabile passione.
Ha ottenuto vari riconoscimenti alle manifestazioni cui ha partecipato.
I suoi lavori di grafica e pittura sono presenti in numerose collezioni private e in enti pubblici.
Hanno scritto di lei
Una traccia incisoria che incanta lo sguardo e fa affiorare ricordi intessuti da un percorso umano e poetico in una realtà appena cosparsa da un senso di magico realismo.
Costruisce, attraverso le immagini, ambienti in cui compie un’esperienza percettiva e sensoriale che apre nuovi mondi, scorci fantastici, immersi in un momento giocoso dove l’autenticità della vita si ritrova in piccoli particolari quasi a dare l’impressione che, lì, il tempo si sia fermato.
Non ricordo di aver mai sperimentato un simile silenzio ed una tale tranquillità fuoriuscire da una preziosissima stampa, non esiste un solo punto che distoglie l’attenzione osservando le incisioni di Loretta Galvan, tutto comunica con tutto.
Da: “I segni della memoria” di Laura Emiliani

“Sull’arte contemporanea – ha sottolineato il Ministro Dario Franceschini, presentando l’iniziativa – il nostro paese è in un colpevole ritardo. Una delle urgenze è acquisire patrimonio, valorizzare i talenti. E una giornata che mette insieme tutti i musei privati e pubblici, a prescindere dalla proprietà o dalla regione di appartenenza, è una straordinaria occasione di investimento. Che non vuol dire solo metter soldi, ma anche sostenere e valorizzare“.
“La Decima Giornata del Contemporaneo – ha spiegato Gianfranco Maraniello, rappresentante di AMACI – non è un evento finalizzato al suo consumo, ma uno strumento per misurare la “temperatura” e la vivacità dell’interesse in Italia verso il contemporaneo e per fotografare l’esistente messo in luce da tante pratiche quotidiane dei musei, che non sono solo quelle espositive, e che contribuiscono anche alla costruzione identitaria del paese“.
