Alle 21:30 al Teatro Antico di Tindari, andrà in scena Deus ex machina (Una commedia divertente?), regia di Stefano Molica.
Antonio Silvia, attore di fama nazionale già ospite delle stagioni teatrali pattesi, sarà affiancato da Tony Bellone, attore pattese ex allievo di Molica, e dagli allievi de La Macchina dei Sogni.
La collaborazione tra Teatro dei due mari, che ha prodotto lo spettacolo, e Nuovi Teatri, continua ad accrescere l’esperienza dei nostri attori e la dinamicità del movimento teatrale pattese e non solo. Si rafforza così, anche il ruolo di Patti come ponte tra realtà diverse e apparentemente lontane fra loro. L’incontro tra attori e allievi apre nuove prospettive lavorative, ma è soprattutto motivo di crescita umana e culturale, prima che professionale.
Dopo il successo di Giocasta con Caterina Vertova (2013), Macbeth con Renato Campese (2014) e GiocastaEdipo con Caterina Vertova ed Edoardo Siravo (2015), Antonio Silvia e il cast di Deus ex machina stupiranno ed emozioneranno ancora una volta il pubblico di Tindari.
Il testo è frutto di una drammaturgia di Stefano Molica, il quale ha messo insieme due testi apparentemente molto diversi tra loro: Dio di Woody Allen e Insulti al pubblico di Peter Handke. L’obiettivo è puntare l’attenzione sul pubblico, sulle sue aspettative e sul suo ruolo fondamentale. « Il linguaggio del teatro – afferma Stefano Molica – non può fare a meno del pubblico, che deve risvegliarsi e prendere coscienza di questo suo ruolo: deve diventare anch’esso attore».
Il testo di Allen parla di uno spettacolo classico che non riesce a prendere forma per la crisi perenne del rapporto tra autore e attori. Le gag continue riguardano soprattutto il meccanismo teatrale e tutti i luoghi comuni ad esso collegati. In pratica i due testi si assomigliano moltissimo, anche se quello di Handke scava naturalmente più in profondità e ci fa riflettere in maniera provocatoria sul Teatro. Handke propone infatti degli attori che non vogliono recitare nulla, mentre quello di Allen presenta degli attori che tentano in tutti i modi di mettere su uno spettacolo, ma devono arrendersi al fallimento. Il testo di Allen sembra la dimostrazione pratica dei concetti espressi da quello di Handke: anche se provate a recitare non verrà fuori nulla.
«In realtà è vero il contrario – spiega Molica – tutti i tentativi e i fallimenti di questi attori sono in verità già teatro, così come lo sono tutte le negazioni, le provocazioni e gli insulti: è impossibile che il teatro non avvenga anche se lo si nega o lo si fallisce».
Ciò che unisce è il pubblico, che torna sempre ad essere chiamato in causa, a prendere parte attiva della commedia.
«Il Teatro – continua il regista pattese – senza il sostegno della gente, sia a livello economico che emotivo, non esiste. Quindi, anche i provocatori insulti rivolti alle persone in platea durante la commedia, non sono altro che un grande abbraccio, un atto d’amore nei confronti delle persone che ci consentono di continuare a lavorare e a fare Teatro in questa terra difficile e bellissima: il pubblico».
In scena:
ANTONIO SILVIA
TONY BELLONE
ANASTASIA ALIZZI
STEFANIA DISTEFANO
CLAUDIA DI PASQUALE
VALERIA MARTINO
ANTONELLA MOLLICA
ANGELO NAPOLI
JOSEPHINE SCIOTTO
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