Grande successo di pubblico il 24 agosto al Castello Branciforti di Raccuja, per la presentazione del romanzo “Quando l’amore inganna” della neo scrittrice santangiolese Rosalia Maria Nolfo, edito dalla nota casa editrice Albatros e distribuito anche dalla Mondatori.
Antonino La Mancusa
L’evento, inserito nel calendario estivo del Comune di Raccuja, fa parte degli incontri culturali “Letture nel borgo”, rassegna letteraria giunta alla terza edizione, dallo scorso anno intitolata al professore Antonino La Mancusa, per volontà dei familiari e dell’Amministrazione Comunale di Raccuja, guidata dal sindaco Ivan Martella.
Nino La Mancusa, come tutti lo intendevano, era un uomo di cultura e di indubbie qualità umane che ha ricoperto i ruoli di insegnante, preside e docente universitario. L’intero hinterland nebroideo lo ricorda, dalle svariate generazioni di studenti ai tantissimi docenti, per i quali rappresentava un solido punto di riferimento.
Un amico geniale, noto per l’umiltà, l’originalità, la simpatia e il senso dell’umorismo che caratterizzavano l’indole di Nino La Mancusa.
Fortemente legato alle proprie origini, alla famiglia e agli affetti più importanti, amava particolarmente la propria terra, Raccuja, dove trascorreva il suo tempo libero e le ore libere e più spensierate.
Proprio a Raccuja si conclude la sua vita terrena; l’ ha salutata tragicamente anche alla fine dei suoi giorni.
la serata letteraria
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco, avvocato Ivan Martella, l’autrice Rosalia Maria Nolfo, è stata presentata da Giuseppina Laguidara, giornalista e funzionario del Comune di Sant’Angelo di Brolo e dalla professoressa Rosa Pintaudi, nipote del compianto professore, che ha illustrato, altresì, la rassegna letteraria in memoria dell’ indimenticabile zio.
Rosalia Maria Nolfo in “Quando l’amore inganna”, edito dalla nota casa editrice Albatros e distribuito anche dalla Mondatori, tratta un tema importante, tutt’oggi tabù nelle società occidentali, qual è l’incesto, in Italia considerato reato e disciplinato dall’ art.564 del c.p.
Quando l’amore inganna metaforicamente vuole significare il “fato ” dell’amore che non ci si aspetta, non tanto impraticabile quanto indicibile. In modo mirabile, con un linguaggio chiaro, scorrevole ed efficace, racconta una storia d’ amore tra fratelli, ignari di essere consanguinei. L’ autrice santangiolese, laureata in lettere, docente per alcuni anni alle scuole superiori in provincia di Brescia, ritorna definitivamente a Sant’ Angelo di Brolo negli anni ottanta e, assieme al marito, il professore Vincenzo Mondello, si dedica all’ insegnamento privato.
Generazioni di giovani alunni di vario grado ricordano i coniugi, noti per cultura e capacità, competenza ma, soprattutto, per la grande disponibilità e umanità.
Quando l’ amore inganna è un libro avvincente e coinvolgente, che accende i riflettori su un argomento delicato e scottante sul quale tanto si è scritto nei secoli anche nella narrativa italiana. Durante il dialogo con l’ autrice sono state poste delle domande interessanti da parte del pubblico presente. Davvero illuminanti e apprezzati gli interventi del professore Nunziato Adornetto e della sua gentile consorte, professoressa Francesca Lenzo, che hanno evidenziato con intelligenza e dovizia di particolari importanti aspetti culturali del romanzo.
A rendere ancor più accattivante ed interessante la presentazione del romanzo “Quando l’amore inganna” le letture di alcuni brani del testo, affidate a Letizia Martella, presidente del Circolo Arci 13 ottobre di Raccuja. Tra gli altri, presenti nel pubblico la sorella di Nino La Mancusa, professoressa Franca e la compagna di vita, già dirigente scolastico del liceo Lucio Piccolo di Capo d’ Orlando, professoressa Margherita Giardina, madre dell’ adorata figlia Francesca.
GSL