Alla manifestazione, organizzata dalla FAI, saranno presenti il presidente nazionale Pippo Scandurra ed il presidente onorario Tano Grasso.
All’incontro parteciperanno tutte le associazioni antiracket della Sicilia, i rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine, dei sindacati, degli ordini di categoria e professionali che vorranno testimoniare con la presenza la propria solidarietà.
L’iniziativa nazionale dell’antiracket sarà preceduta da un corteo del mondo studentesco promosso dall’amministrazione comunale di Sortino insieme alla rete associativa locale.
Intanto a Brolo, dopo la convalida di tre arresti per i quattro giovani (uno è minorenne ed uno ha ottenuto i “domiciliari”) colti con le mani nel sacco dai Carabinieri mentre tentavano di estorcere denaro ad un’azienda locale – una settimana fa – continuando le indagini per definire tutti i contorni dell’inquietande vicenda, mentre lascia perplessi in tanti come mai nessuna attestazione di solidarietà né ufficiale nè pubblica sia giunta da parte dell’associazione dei commercianti brolesi né al sindaco né all’Elettrosud, l’azienda colpita dalle attenzioni del racket che comunque ha colto quella, all’unanimità, del Consiglio Comunale e dall’associazione Sak Be che con un secco “noi non ci stiamo” ha perfettamente sintetizzato la denuncia sociale sul fenomeno delinquenziale.
Una non presa di posizione ufficiale che a parte i “chiacchiericci” fa registrare anche un commento autorevole e costruttivo, quello di Linda Marino, commerciante, attenta osservatrice della realtà economica-sociale non solo di Brolo, e già presidente dell’Acib che a proposito, su facebook – spinta a dire la sua da un consigliere comunale – scrive:“la solidarietà in questi casi se viene negata deve essere motivata…perchè non è consentito per il ruolo che si ricopre darsi alla latitanza – aggiungendo – Sono certa che il presidente dell’Acib,chiarirà al piu’ presto. E’ un dovere non una scelta”.
La Marino, ben lungi dal voler fare o entrare in polemica, chiaramente non intende contrapporsi al presidente dell’Acib ma vuol definire, anche ai terzi, i ruoli che si devono rivestire in un classico gioco delle parti quando si diventa “istituzioni”.
E certamente, anche in casi come questi, il disquisire, il chiarire i ruoli e le posizioni, spiegare i perchè serve ad evitare il crearsi delle zone d’ombra, dove insorgono le polemiche, inutili e dannose.