RESPECT – Sonia Alfano chiede attenzioni per la memoria del padre
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RESPECT – Sonia Alfano chiede attenzioni per la memoria del padre

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“Sono stanca di reclamare attenzione per la memoria di mio padre”. A Barcellona tra parcheggi, lapidi e ricordi.

“Buona finta memoria!”

In un post tutta l’amarezza della figlia del giornalista Beppe Alfano.

“Lo faccio da 27 in qualsiasi sede. E lo faccio pressoché in totale solitudine con la mia famiglia e qualche vero amico/a.”

Inizia così l’amato sfogo dell’europarlamentare Alfano che si dice stanca di reclamare attenzioni per la memoria del padre.

“Oggi si consuma l’ennesimo oltraggio, non alla memoria, ma alla dignità di mio padre.” Così posta una foto dove è racchiusa quella che definisce “la nostra delusione, la rabbia e la strafottenza di una amministrazione che finge di non vedere e di non sapere”.

Siamo a Barcellona Pozzo di Gotto, in via Marconi, esattamente nel punto in cui è stato ucciso il giornalista, e come si può ben vedere, sotto la lapide che dovrebbe ricordare quell’omicidio , ci si posteggia di tutto. In questo caso un furgoncino che vende tranquillamente la sua merce.

Basterebbe un semplice divieto di sosta, delle strisce gialle  dipinte sull’asfalto per impedire la sosta. Poco più di nulla.

Negli anni siamo stati abituati a tutto, – scrive Sonia Alfano – persino ai cassonetti della spazzatura posizionati esattamente sotto la lapide. Questa foto è il simbolo del degrado della memoria civile del nostro paese, e della latitanza della cultura antimafiosa. E vi prego, smettetela di dire che le vittime innocenti della mafia sono tutte uguali, perché ormai non ci credete più nemmeno voi quando lo dite. A me, certi atteggiamenti fanno schifo, ma mi fa ancora più ribrezzo la finta memoria. E adesso possiamo dare il via a chissà quale alibi o presunte scuse.

E conclude con una scudisciata: “Buona finta memoria!

7 Luglio 2020

Autore:

redazione


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