Giornata intensa al CGA di Palermo dove si discuteva del ricorso presentato dalla lista “Rita Borsellino-La Sinistra l’Arcobaleno”, in merito alle ultime elezioni regionali.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa si è riservato di decidere, termine ipotizzabile per l’emissione della sentenza, entro sessanta giorni.
Le parti legali hanno rappresentato le rispettive ragioni in un dibattito lucido e serrato, ad indicare la valenza politico-amministrativa del ricorso.
Ricordiamo che la querelle ruota principalmente intorno a presunte irregolaritànelle quali erano incorsi, in fase di presentazione delle liste, sia il Pdl che la lista “Lombardo presidente Sicilia forte e libera” in provincia di Trapani, va specificato inoltre che, nelle scorse regionali, il raggruppamento guidato da Rita Borsellino, non è riuscito, per una manciata di voti, ad ottenere il quorum fermandosi al 4,89%, mentre la soglia di sbarramento prevista è del 5%. “Rita Borsellino-La Sinistra l’Arcobaleno”, per mezzo del collegio difensivo, ha reiterato le richieste, con particolare riferimento alla ripetizione delle elezioni in provincia di Trapani od al ricalcolo delle preferenze con la conseguente proclamazione degli eletti.
Ricordiamo che i ricorrenti erano: Rita Borsellino, Massimo Fundarò, Teodoro Lamonica, Giovanni Giuca, Calogero Miccichè, Giuseppe Ortisi, Fabrizio Ferrandelli, Giuseppe Furnari ed Antonio Giuseppe Parrinello, a resistere al ricorso quasi cinquanta parlamentari siciliani, l’Avvocatura dello Stato e l’Ufficio elettorale.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Antonio Parrinello, candidato alle ultime elezioni regionali nel collegio trapanese: – “sono fiducioso e certo che la Corte di Giustizia Amministrativa saràserena nel giudizio. Il nostro ricorso trae ispirazione da fatti acclarati, ammessi perfino dai protagonisti di questa storia, in pubblica piazza, durante un comizio.” – ed ancora – “qualora la corte si pronunciasse a favore di un riconteggio, la lista Rita Borsellino-La Sinistra l’Arcobaleno otterrebbe il 5,04%, utile non solo ad eleggere gli aventi diritto, ma anche a ridisegnare gli equilibri politico-amministrativi della regione siciliana”.

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