RTRATTI – Berto Ricci, il volto dell’eresia della gioventù ribelle
Cultura, Cultura, Fotonotizie, In evidenza

RTRATTI – Berto Ricci, il volto dell’eresia della gioventù ribelle

Eretico. Fondatore de l’Universale a Bari. Spirito anticonformisti, poeta armato, andò sempre contro vento, mettendosi in gioco fino al punto di rischiare e perdere pericolosamente la sua vita.

Come oggi ottant’anni fa moriva in guerra Berto Ricci. Aveva 36 anni.

Berto Ricci fu scrittore e fascista, seppure eretico. Montanelli, che fu suo grande amico e che lo definì “il solo maestro di carattere che abbia avuto”.

Berto Ricci “è stato un italiano con la schiena diritta, uno che fu anarchico quand’era difficile esserlo e poi fascista, ma anche in pieno regime non ebbe vantaggi e benché ammirato da Mussolini in persona, che gli aprì le colonne del Popolo d’Italia, si vide ostacolato nei suoi difficili esercizi di passione ed eresia, ebbe problemi per la sua ostilità al carrierismo di alcuni gerarchi, all’imbecillità militante di altri, all’ipocrisia borghese, all’alleanza con la Germania e all’importazione del razzismo” come lo dipinge oggi Marcello Veneziani su suo blog.

L’Universale, la rivista che amò e fondò nel ventennio divenne un punto di riferimento, scritta da ragazzi fu sede di confronto tra quelli che divennero fior di fascisti, di antifascisti e di afascisti come Diano Brocchi che restò fascista, Romano Bilenchi che diventò antifascista e Indro Montanelli che per decenni ondeggiò tra ricordi fascisti e rivendicazioni di antifascismo.

Quando venne chiusa la rivista, sospesa tra fascismo ed eresia, Berto Ricci smise di scrivere e partì volontario in guerra. E da volontario morì in Africa, eroe di un’Italia che non lo aveva riconosciuto e di un fascismo verso cui mostrava ardore e insofferenza.

Morì alla stessa età di Che Guevara  e come lui può essere assimilabile ad un mito romantico  come Giaime Pintor, tra gli antifascisti, come Salvo d’Acquisto e Italo Balbo, per restare in Italia. Berto Ricci, tra i fascisti inquieti e ardenti, ma per lui nè poster nè magliette.

Berto Ricci seppe unire la passione ideale al disincanto, la fede alla critica. “Amava questa porca Italia e nondimeno la considerava porca. Intelligenza affilata e mai posata, rifiutò di entrare nel dissenso, come gli suggerì Montanelli che aveva sicuramente più fiuto di lui quanto al clima che cambiava. Preferì costeggiare l’eresia, abitare in quella fascia scomoda e isolata dove non si è fascisti organici e nemmeno antifascisti, ma si è fedeli a un’idea e ribelli a un potere” sempre dal blog di Veneziani che aggiunge “Nostalgia di Berto Ricci, del suo italiano asciutto e vivo, della sua scrittura tesa e mai superflua, acuta nel cogliere le cose e mai condiscendente. Un italiano di carattere tra tanti caratteristi”.

Beppe Niccolai, scrive di Ricci così: Berto Ricci fu uomo di cocenti passioni. Chi disprezzava, Berto Ricci? I babbuini (così li chiamava), i fiaschi vuoti, i palloni gonfiati, i «farabutelli», coloro che stanno sempre alla finestra, coloro che, dopo essersi rinchiusi in casa, scendono per la strada a cose fatte e magari dicono che hanno vinto. Mentre Berto Ricci amava gli inquieti, i liberi, «quelli simili a praterie che inarca il vento alle foglie ambiziose», come egli scrive in una sua poesia.

Berto Ricci ci lascia principalmente due volumetti molto esili e introvabili: uno di poesie e l’altro di pezzi poetici. E sono tutta l’eredità che lui lascia. È sempre Montanelli che dice: «sulla prosa poetica mi pare di poter dire che la letteratura giornalistica italiana non ne abbia avuta più una di così stringente, dura e, qua e là, spavalda».

  • Berto Ricci, Poesie, 1930, Ed. Vallecchi.
  • Berto Ricci, Lo scrittore italiano, (ripubblicato per Ciarrapico editore, 1986, con prefazione di Indro Montanelli), 1931.
  • Berto Ricci, Errori del nazionalismo italiano, Firenze, Edizioni fiorentine, 1931.
  • Berto Ricci, Corona Ferrea, 1933.
  • Berto Ricci, Tempo di sintesi, (perduto in guerra), 1940.
  • Berto Ricci, La rivoluzione fascista. Antologia di scritti politici, 1996, Società editrice Barbarossa.
  • Berto Ricci, La rivoluzione fascista, 2014², AGA Editrice.

i

2 Febbraio 2021

Autore:

redazione


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist