Le cover
Ieri sera pausa caffè e barretta energetica per svegliarsi un attimo.
Carlo Conti e Roberto Benigni aprono la quarta serata del Festival e finalmente il comico nazionale toglie il velo al festival delle restrizioni. “Giogia ci sarà ogni anno credetemi, per tanti tanti anni” e non sta parlandi di Giorgia la cantante. Musk, rai, lega, Forza Italia, mediaset. Uno dopo l’altro almeno ha nominato il convitato di pietra. Certo ci è andato molto leggero, interrotto da Carlo Conti che gli fa subito fare pubblicità per il suo spettacolo del 19 marzo su Raiuno.
Rincara la dose per tutta la serata Geppy Gucciari che batte ininterrottamente sui treni fantasma e quindi su Salvini, sui magistrati, Trump, ecc.
Deve sfuggire da Conti, ma ce la fa. Una grande, sempre.
Mahmood un pò smarritro, ma resta se stesso e si propone con un medley spettacolare energico e di altissima qualità.
Conti continua ancora con i necrologi e gli anniversari 10 anni , 40 anni persino i 160 anni della Marina, che voglio dire, stupendi, ma così li festeggiamo ogni anno!
Credo che ieri sera sia stato chiaro a tutti che i presentatori sarebbero dovuti essere Cattelan, Gucciari, Bianca Balti e per la musica sarebbe stata giustissima Annalisa. Il resto è stato totalmente inesistente, noioso e superfluo.
Le Cover.
Stravincono Giorgia e Annalisa con la reinterpretazione di “Skyfall” di Adele. Perfette, mai scontate nella ricerca dei suoni delle due voci legate e coerenti al pezzo ma con assolute personalita’. Grande momento di caratura internazionale.
Semplice , delicato, infantile ma nostalgico la rivelazione di quest’anno, Lucio Corsi, che con la scelta di Topo Gigio e del brano “nel blu dipinto di blu” crea un quadro di artisti di strada da Boulevard parigini. Quelli della commedì, di classe ma senza pretese. Classificandosi secondo ha certificato definitivamente che questo è il suo festival e il podio finale si insinua pericolosamente tra i favoriti della prima ora.
Ottimo Fedez con Marco Masini, in una versione rap di “bella stronza” .
Non ricordavo bene il testo , impressionante quanto calzante sia stato, con lo sguardo in camera, diretto alla Ferragni, a Tony F., e a tutta la compagnia di comparse a questo punto, di quest’anno, e non solo, che lo ha travolto. Sia chiaro, nessuno vuole farne una vittima perchè mi pare che proprio non lo sia, ma personalmente sento che questo suo “discorso” sul palco di Sanremo se lo è meritato. Terzo posto.
Gli altri:
Rose Villain con Chiello – “Fiori rosa, fiori di pesco” di Lucio Battisti, gradevole (come il resto di tutte le cover) ma ininfluente.
Modà con Francesco Renga – “Angelo” di Francesco Renga : Anche qui, ben cantato, ben arrangiato ma fuori dal mercato.
Clara con Il Volo – “The sound of silence” di Simon & Garfunkel: classificati alla posizione 9. Partono alla grande ma dopo quaranta secondi cominciano le urla del volo che dentro un brano così intenso e sussurrato non c’entrano assolutamente niente.
Noemi e Tony Effe – “Tutto il resto è noia” di Franco Califano: povera Noemi trascinata da “er monnezzaro” nel buco profondo del nulla. Lui sempre più un bambino viziato che si lamenta con la mamma perchè non gli hanno fatto mettere la collana da 1.000.000 di euro. Gnè, gnè. Anche il televoto sembra dirgli ”vattene a casa” (Madonna quanto sono velenoso con T.F.)
Francesca Michielin e Rkomi – “La nuova stella di Broadway” di Cesare Cremonini: bellissima interpretazione ignorata completamente da tutti. Questo non riesco veramente a spiegarmelo
Serena Brancale con Alessandra Amoroso – “If I ain’t got you” di Alicia Keys: alto livello, un pò fuori posto Alessandra Amoroso
Irama con Arisa – “Say something” degli A Great Big World con Christina Aguilera: posizione numero 6. Immeritata, c’è stato di meglio. La grande Arisa messa li come fosse una corista, l’arrotino col megafono Irama crede di essere solo sul palco. Ma la luce brilla solo su di lei, li ad attendere un assolo che non arriverà mai.
Gaia con Toquinho -“La voglia, la pazzia” di Ornella Vanoni: eleganti, Toquinho un grande maestro, ma Gaia, brava per carità, non riesce a far dimenticare neanche per un attimo la versione di Ornella Vanoni.
The Kolors con Sal Da Vinci – “Rossetto e caffè” di Sal Da Vinci: posizione numero10. I Kolors ormai si sono totalmente gettati verso la ricerca del tormentone, scelgono questo brano solo perchè è diventato virale sui social. Sal Da vinci, questione di gusti, per me l’ennesimo neo-melodico napoletano che forza teatralmente il suo brano. Sapete, quando strizzano gli occhi come se avessero un forte mal di pancia?
Marcella Bella con i Twin Violins – “L’emozione non ha voce” di Adriano Celentano: Peggio di così è impossibile. Se Celentano ancora riesce ad essere in se per qualche secondo ed è riuscito a sentire il brano avrà detto a sua moglie: ”Claudia, chiama i carabinieri che voglio denunciare questa pazza”. Un onesto tributo al fratello in prima fila diventa un momento imbarazzante perchè aspetta la standing ovation che non arriva.
Rocco Hunt con Clementino – “Yes I know my way” di Pino Daniele: posizione numero 7. Bravi, energia e complicità, ma parliamo di Pino Daniele e ce ne vuole.
Francesco Gabbani con Tricarico – “Io sono Francesco” di Tricarico: Questo brano ha una potenza che anche oggi arriva come una valanga, ma i due sono stati molto deboli, buttando via l’interpretazione con una sufficienza.
Simone Cristicchi con Amara – “La cura” di Franco Battiato: stranamente neanche tra i primi dieci. Bella versione, quasi esoterica e marito e moglie legano fortemente. Questo però è un brutto segnale per Cristicchi che secondo me cade la chance di vincere il festival.
Sarah Toscano con gli Ofenbach – “Overdrive” degli Ofenbach con Norma Jean Martine: Secondo me Sarah Toscano sta facendo un bel festival, il suo, e questa cover le è calzata a pennello. Quindi forza Sarah.
Coma_Cose con Johnson Righeira – “L’estate sta finendo” dei Righeira: Mi sono piaciuti e Jhonson nonostante sia ovviamente appesantito non mi è sembrato per nulla fuori luogo.
I Coma_Cose continuano il loro percorso verso le hit estive ma sicuramente con più eleganza dei Kolors.
Joan Thiele con Frah Quintale – “Che cosa c’è” di Gino Paoli: magnetici e da club. Bravi
Olly con Goran Bregović e la Wedding & Funeral Band – “Il pescatore” di Fabrizio De André: posizione 4, indice che Olly è ancora in gara per il podio. Bravissimi Bregovic e la Band baltica, bella energia. Olly il palco lo tiene e come.
Achille Lauro e Elodie – “A mano a mano” di Riccardo Cocciante e “Folle città” di Loredana Bertè: posizione numero 8: li ho trovati un pò leccati. L’urlo graffiato alla Bertè di Elodie patetico, e Achille Lauro ormai sembra sempre essere al funerale di un boss mafioso americano. Ci piace questa nuova strada autoriale, ma manca l a trasgressione. Non bastano i guanti e la maglietta trend. Cover sopravalutata
Massimo Ranieri con i Neri per caso – “Quando” di Pino Daniele: Ancora Pino Daniele e ancora Massimo Ranieri fuori posto. Bravissimi i Neri per caso.
Willie Peyote con Tiromancino e Ditonellapiaga – “Un tempo piccolo” di Franco Califano: Anche qui di nuovo Califano con un pezzo bellissimo già portato al successo dai Tiromancino. Un bel momento autoriale.
Brunori Sas con Riccardo Sinigallia e Dimartino – “L’anno che verrà” di Lucio Dalla: gettonato anche Dalla, niente da dire se non nelle parti alte dove Dimartino tendeva ad urlare. Posizione numero 5.
Bresh con Cristiano De André – “Creuza de mä” di Fabrizio De André: momento nervosismo, soprattutto per l’irascibile Cristiano. Per vari motivi tecnici è stata ripetuta tre volte. Stupendo brano e arrangiamento e l’assoluta serenità di Bresh ha alleggerito tutto. Gli brillavano gli occhi per l’inno alla sua Genova.
Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento con Neffa – “Amor de mi vida” dei Sottotono e “Aspettando il sole” di Neffa : si chiude con bellissimo sound e Shablo mostra le sue capacità.
Siamo al momento delle previsioni:
E’ un pò difficile quest’anno, perchè basta qualcosa a far saltare tutto:
Per me le 5 posizioni: Giorgia, Lucio Corsi, Cristicchi, Olly e a sorpresa Fedez e non Brunori Sas.
Vince Giorgia, ma solo perchè ha presentato xfactor che muove il televoto, secondo posto Lucio Corsi, terzo posto Fedez, quarto posto Cristicchi, quinto posto Olly.
Premio Mia Martini a Lucio Corsi, miglior testo Cristicchi, miglior arrangiamento Serena Brancale. Manca qualcosa per Brunori Sas. Ma si sa non ci becco quasi mai.
A domani.
Italo Zeus