SANT’AGATA MILITELLO – Mancuso si riconferma sindaco. Ma non si placano le polemiche
Comunicati Stampa

SANT’AGATA MILITELLO – Mancuso si riconferma sindaco. Ma non si placano le polemiche

di Francesco Marando

Finalmente è finita. Lo avranno pensato in tanti all’indomani di un’elezione, il cui esito scontato, ha riconfermato a Sant’Agata Militello, con più del settanta per cento dei consensi, l’uscente sindaco Bruno Mancuso.

bruno_mancuso_13_400_x_300

E finalmente è finita possono dirlo soprattutto i cittadini, “tartassati”a tutte le ore del giorno e della notte da gran parte dei 229 candidati in lizza per un posto in consiglio comunale.
Quella che si è appena conclusa, è stata una campagna, condotta nel peggiore degli stili elettoralistici. I comizi al vetriolo, non hanno risparmiato neanche la sfera privata, sia dei candidati alla carica di sindaco, sia dei candidati al consiglio, ma neanche quella dei coordinatori delle liste, arrivando persino a tirare in ballo i parenti defunti di alcuni, per non parlare dei rimpalli di responsabilità in negativo che Mancuso, Vicari e Versaci, ed i loro sostenitori, si sono fatti vicendevolmente al limite della decenza.  E’ stato veramente troppo per tutti, forse pure per gli stessi candidati.
C’è anche da sottolineare il fenomeno del voto disgiunto, che questa volta ha quasi nelle stesse percentuali interessato entrambi gli schieramenti più importanti, mentre la scorsa tornata elettorale aveva fatto “precipitare” Bruno Mancuso a circa 800 voti in meno rispetto alle compagini che lo supportavano.
Numerosi i volti nuovi che formeranno il consiglio comunale, tra questi, spicca il dottore Nino Giallanza, che con i suoi 242 voti è arrivato a “piazzarsi” secondo degli eletti, dopo l’uscente assessore Andrea Barone, ma non è stato il solo. Grande affermazione pure per Gerlando Strati con 170 voti, Salvatore Armeli con 157, Domenico Barbuzza con 189 voti, Enrico Natale, 177 voti, a sorpresa primo della lista Alleanza per le libertà, ma soprattutto per gli “emergenti”, Calogero Indriolo, con 185 voti nella lista del Pd e Calogero Carrabotta 159 voti di “Riscattiamo Sant’Agata”, entrambi in liste “di minoranza” facenti capo all’avvocato Alfredo Vicari.
Mancuso, “ha riconfermato”, gli uscenti Carmelo Sanna, Aldo Reitano, Calogero Pedalà e Filippo Travaglia, già designati assessori, Salvatore D’Angelo, l’ex assessore Corrado Liotta, Gianluca Amata, Achille Befumo, e il “veterano” della politica, che la scorsa tornata aveva avuto una battuta d’arresto, Massimiliano Sberna. I seggi assegnati saranno 15 a favore del sindaco Mancuso, e 5 per lo sfidante Vicari, solo briciole a Nicola Versaci, che però ha raccolto 224 preferenze, aumentando così il suo quoziente personale.
Sugli scranni della minoranza, invece, siederanno oltre a Carrabotta ed Indriolo, Giuseppe Puleo secondo eletto nella lista del Pd, Nenè Blandi, per “Riscattiamo Sant’Agata” e Calogerino Maniaci, unico esponente dell’Udc.     
Grande amarezza per i non riconfermati assessori, Bernardo Paratore e Piero Inferrera, ma anche per i non rieletti consiglieri, Giuseppe Campisi, Biagio Nocifora, Luca Agostino Ninone, Giuseppe Vitale, Enzo Zingales, Benedetto Caiola, Nino Villa e Salvatore Brogna. Qualcuno ha incassato con molta signorilità la sconfitta, rimettendosi con serenità al verdetto delle urne, altri, pochi in verità, stanno ancora leccandosi le ferite, arrivando addirittura ad ipotizzare presunti brogli elettorali.
Tra i nomi eccellenti all’appello, manca l’assessore uscente Biagio Speciale, che per sua scelta non si è ricandidato.
Contando su una larghissima maggioranza, il sindaco Mancuso, potrà continuare a governare nel segno della continuità, sicuro che i cittadini santagatesi condividono le sue posizioni, vista la percentuale di consensi ottenuti, e ci auguriamo, che l’opposizione, sia ferma ma costruttiva, per il bene di Sant’Agata e dei suoi abitanti.

10 Giugno 2009

Autore:

admin


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist