SANT’AGATA “ANONIMA” – Nino ed il giallo dei locali
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SANT’AGATA “ANONIMA” – Nino ed il giallo dei locali

anonimoCi scrive Nino, anonimo account “alice”.

 

 

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato, in sequenza, due articoli.

Il primo era il comunicato delle opposizioni consiliari relativo ai ritardi sull’allestimento dei locali atti ad ospitare alcuni uffici\servizi della Provincia a Sant’Agata ed il rischio di perdere tali attività.

Poi la replica del sindaco, Bruno Mancuso, che sottolineava il “fare” dell’amministrazione, quasi ironizzando sull’interrogazione, giunta fuori tempo, cioè dopo che l’amministrazione aveva espletato, affermava Mancuso su tanta stampa on line, tutte le incombenze del caso.

Uno scambio, quasi istituzionale, tra parti politiche contrapposte. Una “danza” dialettica, quasi un gioco tra le parti nel rispetto dei ruoli.

Ci aspettavano la controreplica da parte dei gruppi consiliari… anche questa sarebbe stata “secondo copione” di una danza politica, invece nella mail, in redazione, troviamo la nota di “Nino”, non identificabile, senza cognome, senza qualifica, ma certamente attento conoscitore della querelle

 “Questo articolo non è veritiero – scrive -…basta controllare il protocollo d’intesa firmato dal comune di S.Agata e la provincia regionale di Messina…ben precisamente l’articolo n°5 ke recita: “Il Comune … per l’attivazione di quanto previsto nel presente protocollo d’intesa s’impegna: a fornire gratuitamente idonei locali e dotarli dell’arredamento e di tutte le attrezzature necessarie (computers, stampanti, scanner, linea telefonica e collegamento internet) per garantire n° 2 efficenti postazioni di lavoro”.

Ecco – continua Nino – ..di tutto questo, non c’è niente..Tanto che oggi 8/2/2011..il sindaco Bruno Mancuso, sul giornale di Sicilia, ha fatto marcia indietro…”

Abbiamo pensato se rispondere o meno, se pubblicare o meno, ma alla fine crediamo che una risposta va data.

Non ci stiamo all’affermazione “non veritierio”.

Abbiamo riportato le facce della medaglia di un unico “affaire”, da cronisti, e non accettiamo lezioni  o bacchettate da “anonimi”, anche se definitisi Nino.

Non vogliamo assistere nè a sgommate in avanti, nè a retromarce di politci od amministratori. Non siamo ad una gara.

Facciamo un lavoro, lo facciamo seriamente, rispettando i nostri lettori.

A volte si sbaglia, e forse abbiamo sbagliato a pubblicare l’articolo (non sappiamo quale dei due).

Ma forse abbiamo fatto bene, anzi sicuramente lo abbiamo fatto, a dare voce e spazi a due aree politiche “lontane”.. e lo faremo ancora; forse ha sbagliato Mancuso, o gli uffici non sono stati solerti; forse l’opposizione è stata tardiva, forse tutto o niente, ma certamente noi ci abbiamo messo la faccia. Come sempre.

Caro Nino, perchè ancora anonimato, il calendario batte l’anno domine 2011, non siamo tra i giacobbini, nè alla corte della Regina di Saba, perchè ancora queste voci dal buio; perchè non aver il coraggio di usare un nome ed un cognome, qualificarsi, senza paura?

Dire, se si ha voglia di dire, coerentemente, con un ruolo.

Cresciamo insieme tutti, maturiamo un pò per volta con dignità, nel rispetto ciascuno del “proprio pensiero”, della propria intelligenza; se usiamo l’arma dell’informazione in maniera corretta, leale e con coraggio, possiamo davvero cambiare questa Società…. altrimenti rimaniamo “anonimi” per sempre.

E poi lo sapevi che attraverso l’IP, anche di Alice, si risale al profilo di chi scrive?

10 Febbraio 2011

Autore:

admin


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