SANT’ANGELO DI BROLO – Il sindaco Caruso scrive all’ATOME2

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che  il sindaco Basilio Caruso ha scritto al Consiglio d’Amministrazione dell’ATO ME2.

Sant’Angelo di Brolo,15 giugno 2009

OGGETTO: gestione dei servizi di igiene ambientale e tariffa.
Richiesta pagamento conguaglio 2005/2006.

L’ultima trovata di codesto Consiglio di Amministrazione è quella messa in atto nei giorni scorsi, quando ha disposto l’invio ai cittadini dell’ennesimo balzello, ossìa la richiesta di pagamento del conguaglio 2005 e 2006.
Si tratta di un’altra iniziativa posta in essere dalla Società, che mette a dura prova la pazienza dei cittadini-utenti, ai quali si chiede di sanare i disastri commessi da chi sta portando l’Ato Me2 alla bancarotta, con i debiti che aumentano quotidianamente e che scoraggiano anche quei cittadini che fino ad ora hanno pagato non solo il dovuto, ma tutto quello che è stato loro richiesto. Peraltro, la rideterminazione degli importi è stata effettuata in violazione del comma 8, dell’art. 49 del D.l.vo 22/97, il quale recita che “la tariffa è determinata dagli enti locali, anche in relazione al piano finanziario degli interventi relativi al servizio”.
Il senso di responsabilità istituzionale, che ha contraddistinto il comportamento di tanti soci, si è esaurito. E’ ora di chiamare alle responsabilità chi ha procurato l’attuale disastrosa situazione, ormai fuori da qualsivoglia forma di controllo, senza alcuna possibilità che la medesima possa essere riportata ad uno stato di normalità.
Nei giorni scorsi si è spenta anche l’ultima speranza per tamponare sulle difficoltà finanziarie. L’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, ha informato anche i Soci che la richiesta per l’accesso al fondo di rotazione presentata dall’Ato Me2, non era accoglibile perché avanzata in difformità alle vigenti disposizioni normative. Tutto questo fa diventare sempre più concreta la possibilità che a strettissimo giro, ci troveremo con i rifiuti nelle strade.
Negli anni non è stato garantito il rispetto del contratto di servizio a suo tempo sottoscritto. Ma la cosa ancora più grave è che si è svilito il senso della gestione d’ambito, che ha sostituito quella comunale. Il sistema virtuoso che avrebbe dovuto portare benefici all’utenza e all’ambiente, è rimasto sulla carta. L’inerzia per l’avvio della raccolta differenziata, strumento che avrebbe consentito un notevole risparmio, sia per il trasporto, che per lo smaltimento in discarica, ha contribuito significativamente a fare aumentare i costi. Da tutto questo chi ha avuto grandi benefici è stata Tirreno Ambiente, la società che gestisce la discarica di Mazzarrà.
Considerando non più rinviabile l’assunzione delle responsabilità di ognuno e l’adozione di decisioni importanti, con la presente si chiede:
1.la sospensione immediata della riscossione per le fatture relative al conguaglio del 2005 e del 2006;
2.la convocazione straordinaria e urgente dell’Assemblea dei Soci; se i Comuni che non hanno proceduto a versare la quota relativa all’aumento di capitale sociale non possono fare parte dell’Assemblea, come impropriamente fatto dallo scorso anno ad oggi, si paghino i debiti nei confronti di questi ultimi (Sant’Angelo vanta un credito di 543 mila euro) e si espellano dalla Società d’Ambito, affinché gli stessi possano riorganizzarsi e gestire direttamente il servizio.
3.La rideterminazione della tariffa nelle misura vigente per la Tarsu al momento del trasferimento dei servizi all’Ato, maggiorata del tasso di inflazione.
Nelle more che siano adottati provvedimenti, si consigliano i cittadini-utenti a non procedere al pagamento delle fatture relative al conguaglio 2005 e 2006.
Qualora dovesse perdurare questo stato di cose, si preannunciano iniziative di mobilitazione con il coinvolgimento dei cittadini, che hanno il sacrosanto diritto di ricevere i servizi per i quali viene loro richiesto il pagamento.
In attesa di urgente riscontro si porgono cordiali saluti.